Pizzeria Ristorante Michele da Ale

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Senigallia: la piccola cittadina balneare dove tutti gli appassionati di buona cucina si imbattono nel fatidico dilemma gastrofanatico: Cedroni o Uliassi? Uliassi o Cedroni? Cedroni? O Uliassi? Ardua scelta, vero, almeno per il ristorante. Molto meno cervellotiche saranno le preferenze sulla pizzeria. Ve lo assicuriamo. Tra le poche, degna di nota è quella con l’insegna luminosa, a metà strada tra Disneyland e un Drive-Inn del Texas, sul lunghissimo lungomare Da Vinci, al civico 33. C’è parecchia coda all’ingresso. Il locale fa, ad occhio, decisamente più di duecento coperti. Ritmi serrati con attese tuttavia limitate. Senza prenotazone si deve attendere, ma non per ore.
Ale, al tempo Alessandro Coppari, è il deus ex machina di questo luogo cult, un vero e proprio cultore di prodotti alimentari di alta gamma, nonchè ideatore di un fantastico e leggerissimo impasto.
Non una ma diverse tipologie di pizze, sfornate tutte con la medesima cura per i dettagli: oltre alla pizza “al metro”, famoso must della casa, vengono proposti diversi impasti, dal kamut (qui buono come non mai), a quello senza glutine. E’ un prodotto particolare. Non proprio come la classica pizza partenopea, sebbene il tempo di lievitazione sia molto lungo (fino a due giorni). E’ tutt’altro che indigesta e presenta connotati abbastanza personali: la particolarità è il cornicione molto spesso e croccante e un centro sottile, morbido, ma compatto, tanto da riuscire a mantenere il condimento senza piegarsi. Una signora pizza con una notevole materia prima, che spazia da prodotti locali a grandi prodotti della gastronomia internazionale.
Evidando di annoiarvi con i tecnicismi si possono scegliere due tagli di pizza al metro, che viene servita su un tagliere; mezzo metro, con due gusti, un metro con quattro. Ovviamente tutte le pizze indicate nel menu possono essere preparate con tutti gli impasti e in tutti i formati proposti. Vastissima la scelta anche sul versante ristorante (quasi tutto pesce). Dignitosissimo è un aggettivo che sta stretto. Anche in questo caso prodotti di tutto rispetto. Ma per i ristoranti, come dicevamo sopra, la scelta è già abbastanza ardua, meglio quindi non complicarsi le cose e non farsi scappare questa pizza.
Si sceglie degnamente dalla carta delle birre con qualche proposta interessante europea e non.
Partiamo con l’ottima Rucola e burrata (impasto kamut), leggerissima e croccante. Poi il primo mezzo metro: Balsamica, con fior di latte, gorgonzola, radicchio, grana e aceto balsamico e la Ale, con pomodoro, mozzarella, melanzane, basilico, ricotta fresca. Classico gusto della parmigiana. Notevole sapore. L’impasto di entrambe le pizze a metro è il classico farina doppio zero, lievito madre e acqua. Secondo giro con un altro mezzo metro, sul tagliere ci sono l’Estiva, con pomodoro, mozzarella di bufala cruda, origano, olio, decisamente la migliore per ingredienti ed equilibrio di condimenti, e la più gustosa ma pesantuccia pizza con mozzarella, zucchine, salsiccia, cipolle.
A terminare il dignitosissimo semifreddo al pistacchio e caramello all’arancia, a sottolineare che anche la cucina è tutto fuorchè improvvisata.
Davvero bravi.

insegna

impasto kamut, rucola e burrata
mezzo metro balsamica e ale
dettaglio
estiva e mozzarella, acciughe, pomodoro e cipolla
dettaglio
dettaglio
una blanche in abbinamento
semifreddo al pistacchio e caramello d’arancia

Il pregio: Le diverse varietà di formato e tipologie d’impasto.
Il difetto: L’ambiente caotico. C’è sempre tanta, troppa gente.

Ristorante Pizzeria Michele da Ale
Lungomare Da Vinci, 33
60019 Senigallia
Tel. +39.071.6057
Chiuso : mai.
Prezzo 15 €;
Numero di coperti: 200

www.micheledaale.it

Visitato nel mese di Giugno 2012.


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Leonardo Casaleno

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Leonardo Casaleno

Avvocato di professione e appassionato cinefilo, il suo cammino è stato segnato fin dalla giovane età da un sorprendente incontro con una passatina di ceci sulla via di San Vincenzo: un momento che ha acceso in lui un profondo culto per il cibo. Oggi sfugge con entusiasmo alla monotonia quotidiana per andare alla ricerca di tavole tradizionali o innovative che siano, purchè autentiche e capaci di sfamare la sua curiosità gastronomica. Nutre un altro grande amore per i viaggi che si manifesta in modo spontaneo: prenota un ristorante, quindi pianifica l’itinerario.

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