Passione Gourmet Miramar, Chef Paco Pèrez, Llançà(Girona), SP - di Norbert - Passione Gourmet

Miramar, Chef Paco Pèrez, Llançà(Girona), SP – di Norbert

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

390

Recensione Ristorante

Per chi non ha avuto l’opportunità di testare l’assoluta avanguardia della mirabolante cucina del Bulli c’è la possibilità, a mezz’ora di macchina da Roses, di provare, attraverso il lavoro di Paco Perez, un dichiarato e riverente omaggio all’opera di Adrià.
Il confine tra la scopiazzatura e l’ispirazione ad un altro chef sovente è labile, e suscettibile di infinite dispute, ma in questo caso il trasporto di Perez per l’opera del Bulli è palese e per niente tra le righe. Fresco di bistellata investitura, eccovi la cronaca del mio pranzo.
L’ammirazione è manifesta e sentita e si rivela, pur restando distante dai picchi eccelsi dell’archetipo, perfino nell’impostazione del menù degustazione fatta di piccoli assaggi a mò di tapas.
Qui, nella bella veranda del ristorante storico dell’albergo di famiglia della moglie, lo chef da tempo ormai rende onore alla figura del catalano più insigne dei nostri tempi.
L’offerta gastronomica del ristorante, nonostante il menù principale sia chiaramente improntato alla cucina di cala Montjoi , contempla anche pietanze più tradizionali.
I piatti, pur non avendo l’esplosività e l’ingegno del sommo modello di riferimento, fanno sì che passare qui un paio d’ore piacevoli e divertenti non sia un’eventualità peregrina.
La Carta dei vini, molto fornita e concentrata per lo più sulla Spagna è organizzata in d.o. e presenta dei ricarichi molto abbordabili.
La nostra scelta per restare nell’empordà è il fresco e dignitosamente beverino vinya selva del mar di mas estela 2008
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Arriva così il pisco sour rivisitazione della bevanda peruviana a base di distillato e gelatina al lime
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il cappuccino di cozze ed alghe nori
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squisita e rustica la tempura di melanzana con romesco accompagnata da una bulliana ed edibile bustina di pinoli e zenzero
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le nocciole con spezie
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(un po’ troppo fredde), il pane cristallizzato(fatto di carta di riso)con dell’ottima cansalada(un taglio simile alla pancetta)iberica
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la meringa con prosciutto iberico ed acqua di pomodoro
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il ragno di mare(un corpo di gambero caramellato con zucchero filato, passaggio che mi ha lasciato un po’ perplesso)
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tartina con mais,foie e caffè liofilizzato
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bonbon di sesamo nero
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ed una insalata Caesar con parmigiano,lattuga,petto e pelle croccante di pollo(parmigiano di qualità molto discutibile)
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Segue fuori menù la tartare di ostrica, caviale ed aria di mela, piatto interessante di nome ma di fatto si rivela solo una gelatina di ostrica con caviale osetra e mela quasi per nulla percettibili
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Tanto valeva servire l’ostrica su ghiaccio e via andare.
Più ragionevole, riprendendo il percorso del menù, l’ostrica con yuzu e ponzu, due elementi che permettono di sfruttare il loro gradiente di acidità, tocco di wasabi a guarnire
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Alla ricerca dell’eleganza, ma frustrati nel perseguimento dell’obiettivo, i ravioli di tonno con pancetta gelata ed acqua di pomodoro
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mentre è decisamente più riuscita la royale di granchio con crema del corallo ed uova d’astice
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Il fossile di gambero con gambero crudo e testa e zampette fritte con pleonastica emulsione di funghi risente dell’impietoso paragone con l’equivalente bulliano, piatto di rara perfezione ed essenzialità, assaggiato poche settimane fa
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Buoni, ma nulla più, i dim sum di calamaro con uovo di quaglia e consommé del calamaro stesso
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Di livello la variazione di zucchine.La crema,la gelatina di polpa,i semi caramellati e la tempura del fiore accompagnati da un balano di mare, offrono un intermezzo vegetale molto piacevole
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Riuscito, e da queste parti non te lo aspetteresti, il risotto con verdure, tartufo estivo, gamberi e scampi
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portata che rappresenta un banco di prova non da poco dell’abilità di uno chef.
Notevole anche la rana pescatrice con salsa mole, sapientemente edulcorata, guacamole ed aglio nero
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A chiudere, fuori menù, l’ottimo piede di maiale con cetriolo di mare e salsa di verdure di stagione
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Golose le fragole con dolce lattico, zucchero filato e polvere di lampone
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meno la foresta nera con carta di riso al cioccolato,gelato alla ciliegia, aria di kirsh e panna, un dolce di puro assemblaggio.
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il pregio: Una ragionevole e possibile alternativa per avere un’idea della cucina del Bulli.

il difetto: L’eccessiva velocità del servizio.

Restaurant Miramar
Passeig maritim 7 Llançà(Girona)
Tel. +34972380132

Chiuso domenica sera e lunedì
Menu degustazione di stagione 60 euro, menù degustazione grande 85 euro.
Alla carta circa 80-90 euro

www.miramar.cat

Visitato nel mese di Ottobre 2010

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Norbert

10 Commenti.

  • Carlo2 Dicembre 2010

    al ragno sarei scappato via urlando. E comunque il catalano più insigne dei nostri tempi secondo me è Andres Iniesta.

  • norbert3 Dicembre 2010

    Potrei anche essere d'accordo. Ma anche Xavi non scherza. Peccato che nessuno dei due cucini....

  • Carlo3 Dicembre 2010

    Straordinari entrambi, ma Iniesta mi fa strabuzzare gli occhi in continuazione. In 94 minuti di Superclassico ha collezionato 106 minuti di highlights...

  • Giovanni Lagnese3 Dicembre 2010

    Pure a ottobre sei andato in zona? Ma allora sei proprio fissato! Giovanni P.S. Avete già trovato un altro "prenotatore" per il Bulli 2011?

  • Il Guardiano del Faro3 Dicembre 2010

    Oh Santa Maria Goretti prega per noi poveri mangiatori erranti. Quoto Carlo sul ragno, anzi in realtà sarei già fuggito al primo inquietante blocco di ghiaccio, ma con circospezione. Fossi stato invece di straordinario buon umore, all'arrivo del ragnaccio nella ragnatela mi sarei alzato, impugnato la bottiglia del vino e l'avrei abbattuto senza pietà. Nel caso ci fosse qualche concorso di fine anno sul tema top ten horror gastronomico questo è il mio candidato al primo posto. Mai vista una cosa di così pessimo gusto, e non parlo del sapore, questi sono proprio andati...

  • Il Guardiano del Faro3 Dicembre 2010

    ... ma adesso che guardo meglio, anche il fossile sarebbe da podio... più che fossile sembra finito calpestato sotto le ruote di un tir. Povera bestiola.

  • Norbert3 Dicembre 2010

    ....in effetti anch'io sono rimasto abbastanza interdetto sul ragno, ma qui siamo in piena bullilandia, e, si sa, chi va per questi mari questi pesci(o crostacei) prende, fa parte del gioco... Comunque prossimamente arriveranno su questi schermi cose più rassicuranti....

  • Il Guardiano del Faro3 Dicembre 2010

    ..terza cosa, e poi giuro che non mi accanisco più su questa roba, lo stupore di norbert per un risotto ben riuscito in spagna, terra di riso e di paella, ma ha ragione di stupirsi, il rifiuto al passato di questi cuochi è degno dei migliori psicologi. Si è sempre mangiato del buon riso, risotto e paella in spagna.

  • Norbert3 Dicembre 2010

    Infatti lo stupore era riferito alla chiara filosofia d'avanguardia del ristorante. Anche se poi a ben vedere, saggiamente, sono presenti in carta, per ogni evenienza, pietanze più tradizionali. Sul tema paella e risotto italianamente inteso non sono così sicuro che spagnoli ed italiani parlino la stessa lingua.Nel primo caso si parla di arroz(riso) per lo più ma quello che ho assaggiato io aveva un mantecatura più ragionevolmente vicina al nostro gusto....

  • jordi13 Marzo 2011

    beh io ci sono stato con un critico gastronomico 1 anno fa diciamo che e la brutta copia di adria con piatti privi di gusto e alquanto scialbi,meglio se continua a fare le cose tradizionali che credo gli riescano meglio...

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