Investire sul territorio

Nasce Hyle, il nuovo progetto di Antonio Biafora

Continua il suo lavoro in Calabria dopo il Biafora Restaurant, ristorante del complesso turistico di famiglia, Biafora Resort & Spa.

La nuovissima struttura, a ridosso della montagna della Sila, è interamente realizzata grazie all’architetto Francesca Arrighi e all’ingegnere Giuseppe Pio Mazzei che si sono avvalsi esclusivamente di artigiani e operai della zona.

Il concept di Hyle unisce due percorsi, quello personale di Antonio Biafora e quello territoriale, rappre- sentato dalla riscoperta della “via della pece”: la pece bruzia, materia prima dai mille usi: medicina, ingegneria navale, artigianato, conservazione. Come si evince da queste premesse, Hyle è un progetto strettamente legato alla Sila e all’intero territorio della Calabria: si legge “ile“, termine coniato da Aristotele che significa “materia”, e che veniva usato dai greci sin dalle prime visite sull’altopiano silano.

Una magione d’altri tempi

Hyle consta di grande sala con quattro tavoli e grandi vetrate che danno sul verde del giardino. Cucina a vista completamente aperta e un banco aperitivi. Il parquet e un’intera parete dedicata all’arte, con un abete silano stilizzato con intarsi d’oro realizzati dagli orafi del luogo, domina la zona meditazione con vista sul giardino e il camino sospeso attorno al quale quattro confortevoli poltroncine invogliano al relax, magari sorseggiando qualche distillato scelto dalla bottigliera in noce. Legno di noce anche per la scala che porta in cantina, dove la temperatura è controllata grazie a un sistema di umidificazione per preservare le bottiglie che riposano in scenografiche rastrelliere sospese su un’intera parete della stanza, mentre per gli Champagne è arrivata dalla Francia un’apposita pupitre.

Il menu

Il menu di Hyle è stato studiato da Antonio Biafora attorno al vegetale, spesso protagonista assoluto dei piatti in carta, ma anche omaggi al bosco della Sila e ai suoi tesori, come nel caso degli Spaghetti ai funghi o ai viaggi in Oriente, che hanno contribuito alla creazione del Ramen di maiale, con noodles di grano saraceno. Tra i prodotti simbolo della filosofia di Biafora, legata alla sostenibilità del territorio, la trota o l quaglia, un ricordo della cucina del nonno che qui evolve in un barbecue, glassata con Kombucha e spolverata di semi di coriandolo macinati. Oltre alla scelta à la carte, l’offerta di Hyle prevede anche due menu degustazione, due vere e proprie strade della Calabria, a partire dal nome dei due percorsi, Pùzaly e Chjùbica. Il primo, di sette portate, prende il nome dal termine greco pisseres (resinoso), il secondo è il nome antico della strada che collega a Cirò Marina e prevede 13 piatti che rappresentano quasi altrettante tappe di un viaggio.

Anche la carta dei dolci studiata con la pastry chef Francesca Mazzei ripercorre il concetto di sostenibilità e ricerca territoriale osando abbinamenti arditi che sorprendono come nel caso della Pigna con resina di pino.

La Galleria Fotografica:

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