Grande Cucina Talent Prize 2025

Una fotografia reale dei giovani che stanno già incidendo

Il 10 novembre, al Teatro Menotti di Milano, si è tenuta la nuova edizione dei Grande Cucina Talent Prize 2025. Un appuntamento che ha raccontato la concretezza del lavoro quotidiano dei giovani under 30 che stanno già lasciando un segno misurabile nel panorama gastronomico nazionale.

L’iniziativa nasce in un momento in cui il settore parla spesso di cambiamento senza sempre riuscire a intercettarne la sostanza. Qui, invece, l’attenzione è stata rivolta a chi ha già costruito un percorso coerente in cucina, in sala, in pasticceria e nella miscelazione.

La giuria – quasi trenta professionisti, tra cui Carlo Cracco, Cesare Battisti, Eugenio Boer, Roberto Di Pinto, Andrea Aprea, Davide Caranchini, Fabrizio Basso, Chicco Cerea, Antonio Guida, insieme a esperti dell’ospitalità e del giornalismo di settore come Chiara Maci e il nostro direttore Alberto Cauzzi – ha offerto una lettura ampia, non omologata, di ciò che oggi significa talento. Non un unico modello, ma una serie di interpretazioni possibili della professione.

Le quattro categorie individuate – Talent Chef of the Year, Pasticceria da Ristorazione, Sala e Sommellerie, Bere Miscelato – hanno messo al centro un aspetto spesso sottovalutato: il ristorante come somma di competenze complementari. Non solo cucina, non solo piatto, ma il modo in cui un’identità prende forma attraverso tutte le sue componenti.

I vincitori del Talent Prize 2025

In questo contesto, il Talent Chef of the Year è stato assegnato a Giulia Zappa, 28 anni, sous chef de La Rei Natura di Michelangelo Mammoliti a Serralunga d’Alba. La motivazione ha evidenziato lo spunto creativo, la tecnica e l’utilizzo della pasta in versione dolce. A lei è stato conferito anche il premio speciale Chef oltre la tradizione, in collaborazione con Casa Marrazzo, per la capacità di valorizzare il vegetale e, in particolare, il pomodoro.

Per la categoria Sala e Sommellerie, il riconoscimento è andato a Aurora Protano, 29 anni, chef de rang del ristorante Pipero di Roma, premiata per la solidità con cui interpreta ogni aspetto dell’accoglienza e dell’ospitalità.
La categoria Pasticceria da Ristorazione ha visto la vittoria di Elena Orizio, 29 anni, pastry chef di Trattoria Contemporanea a Lomazzo, scelta per l’equilibrio con cui riesce a connettere tecniche e creatività al percorso culinario del ristorante.
Nel Bere miscelato, il premio è stato attribuito a Davide Trocino, 23 anni, bartender del Ristorante Torre della Fondazione Prada a Milano, riconosciuto per la capacità di interpretare i classici e, allo stesso tempo, proporre drink originali con precisione e misura.

Durante la finale sono stati annunciati anche tre premi speciali. Il titolo di Miglior interprete del caffè, in collaborazione con Portioli, è stato assegnato a Alessandro Surra, 28 anni, assistant restaurant manager del Seta del Mandarin Oriental di Milano, per aver posto il caffè al centro di una proposta coerente e ragionata.

Il premio Miglior interprete della colazione d’hotel, con Coda Nera, è stato conferito a Michele Di Leva, 27 anni, pastry chef di Un Piano nel Cielo dell’Hotel Casa Angelina di Praiano, per la capacità di valorizzare il momento della prima colazione in entrambe le sue declinazioni.

Infine, il riconoscimento L’eccellenza che ispira, sponsorizzato da Debic, è andato a Cesare Battisti, chef del Ratanà di Milano.

La giornata che è stata soprattutto un momento di confronto sullo stato reale della professione: aspettative, limiti, prospettive concrete. Un dialogo utile, lontano dall’enfasi retorica e vicino ai problemi quotidiani del mestiere.

Il progetto proseguirà sulle pagine di Grande Cucina con un servizio dedicato ai premiati. Una scelta editoriale che mira a raccontare i professionisti che stanno crescendo sul campo, plasmando l’attuale cucina contemporanea.

Foto di Italian Gourmet.

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