Forestis: un’oasi tra le montagne

Uno scorcio sulle Dolomiti

L’ho preso come un segno di buon auspicio. La prima neve dell’anno mi ha accolto nel tragitto verso il nord di Bressanone, conducendomi alla località Plancios. Una strada ricca di curve, percorribile con un’andatura vivace. Gli alberi del bosco, i colori autunnali si alternano al bianco del sottile strato di neve che contrasta, ora con il verde rigoglioso dell’erba, ora con il marrone elegante del foliage tardo ottobrino.

Un cancello semplice, scuro, elegante e sobrio, privo di fronzoli. Ancora qualche centinaio di metri e si apre un piccolo piazzale che conduce all’ingresso. Il car valet è di una precisione discreta, quasi silenziosa, come l’intera atmosfera circostante. Si ha la sensazione di trovarsi in un luogo senza tempo, o meglio in uno spazio in cui il tempo diventa proprio, governabile e godibile.

La struttura, concepita oltre un secolo fa come sanatorio polmonare, risale al 1912 circa, nel pieno della lotta contro la tubercolosi. Qui la salubrità è garantita dall’aria pura di montagna e dall’irraggiamento diretto del sole senza ostacoli, eccetto le Dolomiti, i cui riflessi sembrano custodire questa luce.

le dolomiti

L’esperienza gastronomica

L’accoglienza è semplice ma raffinata, un caldo minimalismo che abbraccia ovunque, rendendo l’ambiente profondamente ospitale. L’intero progetto è curato in ogni dettaglio senza clamore, con sobrietà e naturalezza.

Nei grandi spazi ci si muove liberamente, respirando ampiamente; le vetrate a tutta parete ampliano la vista con una trasparente barriera tra interno ed esterno. Il ristorante Forestis, articolato a gradoni, si presenta con linee ordinate di tavoli, ciascuno incastonato nel proprio rigore intimo e spaziale.

Il personale di sala meriterebbe una standing ovation: sorrisi, discrezione e competenza si fondono in un servizio misurato e impeccabile. Tutto si muove in perfetta sincronia con la cucina e il sommelier. Ogni piatto è un delicato equilibrio di sapori e consistenze, ogni abbinamento vino-cibo calibrato al millimetro. Anche la prima colazione, nello stesso luogo, si distingue per l’attenzione e il rispetto verso il territorio.

Uno scorcio sulle dolomiti dall'hotel forestis

Infine, si arriva a Yera, il ristorante “nascosto”. Il percorso per raggiungerlo è celato, avvolto da un fascino tolkieniano; un fuoco centrale incorniciato da sedute disposte intorno, dove un tronco fa da tavolo.

La brigata danza intorno al calore della fiamma e della brace, mentre Roland Lamprecht dirige questa orchestra gastronomica con mano sicura e rispettosa. Una forza e un’energia incredibili si sprigionano ad ogni gesto.

Si entra lasciando il cellulare all’esterno e ci si immerge nel ritmo naturale del luogo, che si esprime con eleganza nei piatti serviti. Il Forestis è un’oasi del pensiero, un luogo dove il tempo rallenta e l’emozione nasce dall’inatteso.

**Foto dell’hotel Forestis

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