Il critico della contemporaneità
“Sono nato a Parma il 7 maggio 1963, sotto il segno del Toro (con la gola nel destino, dunque)… Alla fine degli anni Ottanta incontrai il genio poliedrico di Gino Veronelli. Svoltai allora su una passione che mi insegue da bambino: il gusto e i profumi…. Cercavo sempre sfumature, non ho mai amato nulla di ripetitivo ed ero sempre alla ricerca tra gastronomie, drogherie e negozi di specialità del “nuovo” che fosse un frutto, una verdura o una caramella.”
E ancora… “Il futuro sarà sempre più vario e segmentato tra ultra-parcellizzazioni e crossover tra stili e tendenze come il mercato dei motori insegna, ma anche quello della moda. Sarà sempre più sostenibile, green, leggero e – generalmente – disimpegnato perché farà i conti su una maggior sensibilità delle nuove generazioni sui temi dell’ambiente e degli animali soprattutto. Ho appena sentito parlare di una nuova forma agrituristica dal nome davvero evocativo: “l’agrispazio“. La dice lunga su come si creino nuovi percorsi fascinosi ed evocativi.“
Sono solo alcune delle chicche “snocciolate” dal nostro Andrea Grignaffini nell’articolo-intervista-profezia uscito oggi su Identità Golose.
E ora, diteci: cosa contraddistingue, secondo voi, un critico?