La birra napoletana diventa arte al CAM Museum
di Fosca Tortorelli
A Napoli la birra può diventare arte e l’arte può raccontare la città, è questo il senso dei dieci anni di Kbirr, il birrificio artigianale partenopeo che celebra il decennale con una mostra al CAM – Museo di Arte Contemporanea di Casoria, dove oltre trenta opere nate dalle etichette d’autore e dalle installazioni dei più brillanti artisti napoletani trasformano la birra in linguaggio culturale. Il CAM, fondato e diretto da Antonio Manfredi, è un polo multidisciplinare di 2.000 mq, con più di 2.000 opere provenienti da 92 paesi, laboratorio di dialogo tra arte contemporanea, cultura urbana e vita quotidiana.
Biblioteca, laboratori, co-working e il concept bar EXIT ne amplificano la vocazione internazionale, a misura di comunità creativa e identità popolare. «La nascita di una collezione è sempre un momento coinvolgente», spiega Manfredi.«Raccoglierne le opere in un corpus omogeneo significa documentare l’evolversi di una coscienza d’arte collettiva».

La collezione Kbirr, esposta per la prima volta nella sua interezza, ripercorre dieci anni di collaborazioni con dodici artisti – Roxy in the Box, Iabo, Luca Carnevale, Collettivo Cuoredinapoli, Alessandro Flaminio, Luigi Gallo, Vincenzo Ionà, Pasquale Manzo, Luigi Masecchia, Nicola Masuottolo, Maura Messina e Rossella Sacco – ciascuno capace di tradurre Napoli in un linguaggio visivo che unisce ironia, provocazione e saggezza popolare. Roxy racconta: «Dieci anni fa mi parlò della sua birra. Con l’hashtag “#DrinkNeapolitan” abbiamo portato l’arte nei bassi, la parte più intima della città. Da lì tutto ha preso inizio».

Fabio Ditto, fondatore di Kbirr, aggiunge: «Questi dieci anni sono stati un viaggio di emozioni, condivisione e creatività. Le opere in mostra sono tasselli di un progetto culturale che ha fatto della birra un manifesto visivo e sociale. Ogni artista ha interpretato lo spirito Kbirr con linguaggi diversi, rendendo il brand una galleria diffusa di arte urbana e contemporanea. Sono stati anni bellissimi e sofferti, pieni di energia che ho ricevuto da Napoli e dal suo popolo. Ho creato le etichette come fossero quadri. Siamo quasi una bandiera per la comunità. Abbiamo superato il milione di bottiglie, ma il traguardo è arrivare a dieci milioni senza mai perdere qualità: essere un’eccellenza partenopea, ecco la nostra sfida».

Kbirr, birra artigianale 100% napoletana, incarna da sempre cultura partenopea e sperimentazione creativa come veicoli di eccellenza e identità urbana. Dalle etichette alle installazioni, fino al progetto NFT firmato da Luigi Gallo, arte, gusto e talento si fondono nel bicchiere, portando Napoli al centro di una narrazione contemporanea. La mostra al CAM, arricchita dalla serata musicale del bar EXIT e dalle degustazioni speciali, sintetizza dieci anni di birra e arte, un viaggio collettivo nella creatività napoletana che dimostra come la birra possa evolvere in esperienza culturale, manifestando i valori della città grazie al contributo di artisti, designer e creativi partenopei.










