La prima guida che premia la trasparenza
Da anni il nostro lavoro è raccontare l’eccellenza. Lo abbiamo fatto sedendoci nei ristoranti più ambiziosi del mondo, osservando con attenzione le scelte degli chef, la loro evoluzione, la cura maniacale degli ingredienti, dello stile, del servizio e dell’ospitalità. Abbiamo cercato il meglio senza compromessi, con lo sguardo rigoroso e appassionato che da sempre caratterizza Passione Gourmet.
Oggi, accanto a questo percorso, abbiamo scelto di intraprendere una strada nuova, parallela ma complementare, segnalando tavole accessibili a molti. Siamo consapevoli che il valore della buona cucina non si esprime soltanto nel lusso o nella complessità rituale di un menù degustazione ma si misura anche nella capacità di offrire qualità e autenticità a un prezzo che permetta ad una moltitudine di persone di sedersi a tavola con piacere e senza timore per il conto.
Nasce così, in collaborazione con iliad, la guida “Piatti Chiari 2026”, un naturale ampliamento della nostra missione e un progetto che abbiamo costruito con lo stesso rigore critico dedicato ai ristoranti d’alta cucina. Una guida pensata per raccontare quell’Italia gastronomica che vive nei quartieri, nelle osterie, nei bistrot, nelle pizzerie, nelle panetterie e nelle pasticcerie: luoghi che non scendono a compromessi sulla qualità pur mantenendo uno scontrino medio sostenibile.
Cinquanta euro, al massimo, per un pasto completo, e spesso meno: intorno ai trentacinque
Per selezionarli siamo andati a scoprire, in assoluto anonimato, locali capaci di offrire un’esperienza piacevole, autentica e accogliente: posti in cui incontrare un amico, organizzare una cena romantica, assaggiare piccoli e grandi capolavori di cucina popolare o semplicemente godersi un aperitivo ben fatto. Luoghi, ne abbiamo scelti 1000 in tutto lo Stivale, che coniugano qualità, cura, umanità.
Due valori hanno guidato la nostra ricerca: trasparenza e inclusione.
Il premio Piatti Chiari
La trasparenza, tratto fondante anche del nostro partner Iliad, è diventata uno dei cardini del progetto e ha dato origine a una delle principali innovazioni della guida: il Premio “Piatti Chiari”, assegnato a 132 locali che hanno dimostrato un approccio limpido, a partire da ciò che viene proposto al cliente, passando per la disponibilità al confronto e per un corretto rapporto qualità-prezzo. Una gerarchia costruita su criteri oggettivi come il dettaglio dei piatti in ricevuta, il menù comprensibile, l’attenzione agli allergeni, la chiarezza e correttezza delle traduzioni, la trasparenza sugli ingredienti e un costo dell’acqua proporzionato al conto.
Quanto all’inclusione, abbiamo scelto di valorizzare realtà che trasformano la ristorazione in un luogo di crescita e di riscatto. Come PizzaAut di Monza o Il Tortellante di Modena, che inseriscono nel mondo del lavoro giovani con disabilità, o Roots, sempre a Modena, che offre un approdo professionale ed economico a donne provenienti da tutto il mondo.
Un’ulteriore novità, per l’Italia, è l’integrazione tra le recensioni dei nostri esperti autori e quelle del pubblico: un modo per combinare competenze tecniche e buon senso comune, sull’esempio di Tim e Nina Zagat, i pionieri della critica gastronomica partecipata. “Piatti Chiari 2026” è dunque una guida accessibile nei prezzi, ma autorevole nei contenuti; innovativa nei criteri, ma fedele ai nostri principi.
Una guida che nasce da un’idea semplice: Raccogliere un patrimonio di luoghi sinceri, accoglienti, dove la qualità è proposta con semplicità e prezzi chiari.
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