Il Concorso Internazionale di Lione

IL NOSTRO GIUDIZIO

La 15° edizione del concorso internazionale di Lione

La quindicesima edizione del Concorso internazionale di Lione dei vini, delle birre e dei distillati si è svolto il 21 e 22 marzo 2025, nella capitale della gastronomia francese, anche quest’anno con grande piacere mi ha visto partecipe come giudice per la categoria vini. Il Concorso è sostenuto da partner di rilievo tra cui Les Toques Blanches Lyonnaises, l’Association des Sommeliers Lyonnais et Rhône Alpes e la Région Auvergne-Rhône-Alpes. 

Il concorso comporta la degustazione di migliaia di prodotti provenienti da diversi paesi e premia i migliori vini, birre, distillati internazionali, nonché i migliori formaggi, latticini e salumi provenienti da tutto il mondo. Nel 2025 il concorso ha valutato 10.385 campioni, rappresentati da 54 paesi. Fin dalla sua creazione, il concorso ha promosso milioni di prodotti grazie alle sue medaglie.

Nel 2024 sono stati testati 8700 campioni degustati con 2662 medaglie assegnate

Oltre al lavoro di giudizio e confronto con gli altri giudici, le cose interessanti sono quelle di provare molti vini nuovi 2024 di zone vinicole in Italia poco conosciute e importate. La Francia, che si contende il primato di più grande produttore con l’Italia, oltre alle zone più blasonate e importanti vanta moltissime denominazioni che meritano di essere conosciute attraverso i vini. In linea generale, quasi tutto quello che abbiamo avuto modo di assaggiare seguiva il principio generale della leggerezza, della fragranza, della facile leggibilità e beva, per vini mai impegnativi dal punto di vista gustativo che non vuol dire poco complessi.

Le differenze tra Italia e Francia

In Francia si pongono meno domande sui vini rispetto che in Italia dove sembra che le informazioni essenziali su zona, suoli, tipo di affinamento, mesi sui lieviti diano già mezzo giudizio sul vino, invece di concentrarsi sul calice. Quando il vino ha feeling sul palato (freschezza, piacere, persistenza) ha raggiunto perfettamente il suo scopo per i degustatori francesi.

Il funzionamento del Concours

Ogni tavolo di giuria è composta da professionisti del vino (enologi, sommelier, commercianti di vino, produttori, chef, ecc.) e da appassionati esperti (membri di club di degustazione, giornalisti internazionali, blogger, ecc.). Ogni degustatore valuta i vini singolarmente e poi comparativamente. Il vino viene analizzato secondo diversi criteri: visivo, olfattivo, gustativo, armonia generale, la degustazione avviene alla cieca, ma la cosa interessante è che ogni tavolo decide quali sono i migliori 2 vini della giornata, quindi si ha la facoltà di scoprirli e metterli in assaggio per tutti, quindi si può avere sul tavolo il meglio del meglio, il 5% dei campioni assaggiati. Da questa batteria di vini, 15 etichette che mi sono sembrate le più significative e interessanti.

La degustazione

Chateau de Crest  Jussy-Genève Genève AOC Rosé

Domaine Château du Crest è un’azienda agricola e vitivinicola con sede nel Cantone di Ginevra. Grazie alle dimensioni del suo territorio, la tenuta è una delle più grandi aziende agricole private della Svizzera, è classificata come bene culturale di importanza nazionale.

Un rosato fresco e contemporaneo da uve Pinot nero con una piccola percentuale di Merlot. Fine e garbato all’olfatto con piccoli frutti rossi, lamponi, ribes, floreale di rosa, tocco vanigliato. Bocca densa, morbida, in ingresso, salvo poi virare su freschezza e mineralità. 88/100

Chateau de Crest  Jussy-Genève Genève AOC Rosé

Chateau de Lys Pecharmant AOC Rouge Famille Bellagamba

Il nome Pécharmant deriva dalla lingua occitana e significa “la collina incantevole”.

Il loro terreno di sabbia e ghiaia del Périgord ricopre uno strato di argilla ferruginosa chiamata “tran”, che conferisce carattere e potenza. 80% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, dopo la vinificazione con lieviti indigeni, secondo il disciplinare dei vini biologici, seguono 12 mesi in legno. Dolce l’impatto olfattivo, ciliegia, fragola, more di rovo, cannella, liquerizia, pepe nero. Di elegante struttura, è morbido, caldo, di ottima spalla tannica e piacevolissima freschezza. Top Wine del mio tavolo, grandissimo vino anche in rapporto alla value for money. 91/100

Chateau de Lys Pecharmant AOC Rouge Famille Bellagamba al concorso di Lione

Chateau Corbiac Pecharmant AOC Rouge

Proveniente da formazioni geologiche del periodo terziario e quaternario, la famiglia di suoli denominata “sabbie e argille del Périgord” caratterizza il versante di Pécharmant.

il vigneto di Corbiac è oggi composto dai vitigni Merlot (60%), Cabernet Franc (15%), Cabernet Sauvignon (15%) e Malbec (10%).  Bella espressione  al naso, intenso e ricco, dolci frutti rossi, spezie, floreale. Bocca finissima, composta, tannino pennellato, tutto all’insegna dell’armonia  e dell’equilibrio. Uno degli assaggi più interessanti. 89/100

Chateau Corbiac Pecharmant AOC Rouge

Denominazione Pecharmant

La denominazione Pecharmant si trova all’interno della grande area di Bergerac nel sud-ovest della Francia. Comprende i comuni di Bergerac con la sua frazione omonima di Pécharmant (con la collina di Péch), Creysse, Lembras e Saint-Sauveur nel dipartimento della Dordogna con il fiume omonimo. Il clima oceanico è caratterizzato da forti precipitazioni in primavera e nel tardo autunno, estati calde e secche e inverni miti. I vigneti si estendono per oltre 400 ettari su pendii esposti a sud con terreni argillosi e sabbiosi intervallati da ghiaia e ferro, con calcare eroso nel sottosuolo. I vini rossi longevi devono essere miscelati da almeno tre delle quattro varietà permesse: Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Cot e Merlot.

Cuvée Henry 2024 Graves AOC Blanc Chateau Millet

Château Millet è il gioiello dei Domaines de La Mette, una collezione di Château che comprende 62 ettari di vigneti in  Graves e 20 ettari nella denominazione Bordeaux Supérieur, i vigneti sono piantati su un terreno ghiaioso di tipo argilloso e altopiano calcareo che domina il fiume Garonna.  Le viti esposte a sud su un terreno calcareo sono piantate con varietà di uva bianca, Sauvignon Blanc, Sauvignon grigio e Semillon. L’esposizione a sud garantisce un’eccellente maturazione per queste delicati uve.

Varietà: 50% Sauvignon Blanc, 10% Sauvignon Gris e 40% Semillon

Età delle viti vada 15 a 30 anni, vinificazione in acciaio inox; Invecchiamento in botti per 6 mesi, per 1/3 nuove. Schiude profumi tropicali, succosi, melone giallo, mango, limone, pompelmo, fiori, suggestioni minerali, tocco fumè. Bocca densa, struttura bilanciata giocata su continui rimandi fruttati, finale lungo, appagante, con un brivido sapido. 90/100

Cuvée Henry 2024 Graves AOC Blanc Chateau Millet al concorso internazionale di Lione

Le Pigeonnier White vision Viognier Lagrezette

IGP Cotes du Lot, si trova nel dipartimento amministrativo del Lot nel sud-ovest della Francia. Il dipartimento, che si trova a sud-est di Bordeaux, è stato sede di viticoltura sin dall’epoca romana ed è famoso soprattutto per la sua denominazione di livello AOC Cahors. Il terreno argilloso-calcareo conferisce la sua nota minerale alle varietà di uva Viognier.  Alain Dominique Perrin è proprietario dello Chateau Lagrézette, vecchio di 500 anni, dal 1980. Visionario, ha introdotto una filosofia basata sul terroir, vinificando ogni appezzamento separatamente.    Si apre all’olfatto con riconoscimenti di di pesca, susina, melone, agrume, fiori di acacia e chiare percezioni di pietra focaia. In bocca vanta un corpo di buona struttura, sapidità, e una apprezzabile amalgama fra gli elementi. Ottimo vino. 90/100

Le Pigeonnier White vision Viognier Lagrezette

Caleia Rosé Coteaux d’Aix en Provence Les Vignerons du Mistral

I vini provengono da terroir tra terra e mare, con un soleggiamento ideale, immersi nell’influsso marittimo e nei benefici del Maestrale, nei comuni di Aix-en-Provence, Ventabren, Coudoux, Velaux, Lançon-Provence che garantiscono uve sane e una maturazione ottimale per annate di qualità. Proviene da uve Grenache, Cinsault, Syrah.

Bagaglio olfattivo piacevole, regala profumi floreali di bocciolo di rosa, fruttato di mela, pesca, succo d’arancio, soffio minerale e speziato di pepe rosa. Sul palato è un vino che regala energia, più teso che largo, fresco, vibrante, piacevole, bella la sensazione fresco sapida. 90/100

Caleia Rosé Coteaux d’Aix en Provence Les Vignerons du Mistral al concorso di Lione

Caractère Unique Saint-Chinian AOC Foncalieu Blanc

Fondata nel 1967, questa unione di cantine cooperative della Linguadoca propone vini provenienti dall’estremo sud, dalla Guascogna alla valle del Rodano. Riunisce più di 650 viticoltori e possiede 4.000 ettari di vigneti. Grenache bianco fermentato in tini, Marsanne e Vermentino in botti: la combinazione è un successo. Si inseguono dense sensazioni di frutti bianchi, mela, pera, pesca e rintocchi tropicali, finisce con note burrose, vanigliate, di erbe officinali, fiori di campo e pietra focaia. Denso e pulito al sorso, dispensa freschezza, sapidità importante e una lunga chiusura. 90/100

Chateau Saint-Robert Graves AOC Rouge Poncet-Deville

Lo Château Saint-Robert si trova nelle Graves a Pujols-sur-Ciron, a 45 km da Bordeaux. Il Ciron, che scorre a pochi chilometri dalla proprietà, favorisce la formazione di nebbie mattutine in autunno. La Cuvée Poncet-Deville, chiamata così in onore del suo precedente proprietario, è realizzata con le migliori parcelle e le viti più vecchie di Château Saint-Robert. Blend composto da 67% Merlot, 33% Cabernet-Sauvignon, fermentazione tradizionale con 12 mesi in botte. Al naso intensi aromi di succo di amarene, mirtilli in confettura, violetta, note di terra bagnata e delicata balsamicità di eucalipto, bastoncino di liquerizia, spezie dolci e grafite. Vivace e fresco sul palato ma anche di buon corpo, denota tannini ben estratti e buona bevibilità. 90/100

Chateau Saint-Robert Graves AOC Rouge Poncet-Deville

In Vino Erotico Blanc Coteaux de Beziers IGP Alma Cersius

La cantina si trova nel sud della Francia, nella regione della Linguadoca, tra il Mar Mediterraneo e gli Alti Cantoni di Béziers. Le viti di Alma Cersius prosperano nelle zone di Cers, Portiragnes, Puimisson, Hérépian e Villeneuve-lès-Béziers. Il vigneto trae vantaggio dalla vicinanza del Mar Mediterraneo, che spesso mitiga il caldo dei mesi estivi e le temperature fresche nei terreni fino a 450 metri sul livello del mare.

In Vino Erotico è un vino emozionale… da vivere. Frutto di una lunga riflessione e di una degustazione condotta con un’idea precisa in mente: creare un vino con un tocco di sensualità, un incanto aromatico e una consistenza croccante. Un blend di 3 vitigni rigorosamente selezionati: Chardonnay, Sauvignon, Viognier. Dimostra al naso eleganza e ampiezza di aromi, susina gialla, ananas, melone si legano a tocchi agrumati, di fiori di glicine e pietra focaia. La bocca ha un incipit avvolgente e vellutato con appropriata freschezza agrumata che la spinge verso una lunga persistenza. 90/100

In Vino Erotico Blanc Coteaux de Beziers IGP Alma Cersius al concorso internazionale di Lione

Chateau Ballan Larquette Bordeaux Blanc Sec

L’azienda si trova nel cuore della zona della denominazione Bordeaux, nella zona di Entre-deux-Mers, conta attualmente 27 ettari coltivati ​​a vigneto (21 ha di rosso e 6 ha di bianco) nei comuni di Saint-Laurent-du-Bois, Cantois Porte-de-Benauge, Saint-Pierre-de-Bat, Gornac Varietà di uva: Sauvignon 50% – Semillon 50% su  altopiano argilloso-calcareo di 7 ettari.

Olfatto profondo che dona sentori di  pesca bianca, pera kaiser, mela granny smith, melone bianco, erbe aromatiche, limone, note rocciose. Bocca che gioca tutta sull’eleganza e finezza, entra delicato e sfoggia una scia fresco-sapida precisa che lo spinge in un allungo deciso e lunghissimo. Vino splendido per finezza e precisione. 91/100

Chateau Ballan Larquette Bordeaux Blanc Sec

Chateau Haut-Grelot Rouge Coteaux de Méthez Blaye Cotes de Bordeaux

Château Haut Grelot nasce nel 1920 da una piccola fattoria nel villaggio di “Les Grelots”.

Oggi, Château Haut Grelot si estende su 67 ettari.  Nel vigneto predominano due terroir: sabbioso-ghiaioso sui pendii che costeggiano l’estuario della Gironda e sabbioso-argilloso-limoso sui pendii più interni. 100% Merlot da 8 ettari di vecchie vigne, affinato 12 mesi in barriques , offre un naso deciso di frutti di bosco maturi, cassis , more, rosa, violetta, tocco di liquerizia e cannella. Caldo e di buon corpo sul palato, tannini ben integrati e bel finale delicatamente mentolato. 89/100

Chateau Haut-Grelot Rouge Coteaux de Méthez Blaye Cotes de Bordeaux

Chapelle de Bacchus Rouge Grand Vin du Ventoux Claret Tournier

Rodano Meridionale, una denominazione il cui vigneto si estende su due Parchi naturali regionali: quello del Ventoux e quello del Luberon. I vini del Ventoux beneficiano quindi di un terroir eccezionalmente conservato e di una straordinaria biodiversità animale e vegetale.

Invecchiato in botti demi-muid nuove per 12 mesi. Varietà di uva: 90% Grenache noir, 10% Syrah Terreno: argilloso-calcareo. Dal calice salgono note avvolgenti, potenti, inizia con ciliegia, prugna, mora, macchia mediterranea, spezie dolci, note balsamiche, mentolate. Bocca molto piacevole, buona la materia densa e ricca, tannino vivace e un lungo finale. Da bere e ribere, coniuga complessità e scorrevolezza. 90/100

Chapelle de Bacchus Rouge Grand Vin du Ventoux Claret Tournier

Romance 2023 Cotes du Rhone AOC Rouge Arnaud Camproux

Il Domaine du Sablas è un vigneto familiare che si estende su queste terre leggendarie nel cuore della denominazione Côte-du-Rhône. Le vigne del Domaine du Sablas prosperano su venti ettari e traggono da quel prezioso terreno l’espressione singolare, l’equilibrio e l’autenticità dei vini di Arnaud Camproux. Da un blend di Grenache e Syrah si offre con un un denso rubino apre a un naso dolce e ricco, intense note di ciliegia, prugna, mora,  si alternano a soffi speziati, balsamici, mentolati. Bocca molto piacevole, buona la materia densa e ricca, tannino vivace e un lungo finale. Rosso che regala grande feeling sotto ogni aspetto. 90/100

Romance 2023 Cotes du Rhone AOC Rouge Arnaud Camproux al concorso internzionale di Lione

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Angelo Sabbadin

Nato e cresciuto a Padova, lavora nei migliori ristoranti della città; alle Calandre sviluppa la sua conoscenza e passione suggellate dal riconoscimento come miglior Sommelier nel 2011 per la Guida de l’Espresso. Il vino è materia articolata e complessa, una passione, vera, un qualcosa che ti rapisce. Da raccontare e trasmettere come emozione. Fondamentale, per scriverne, è ascoltare e capirlo.

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