Ricordo di averla associata al volto giovane ma diafano, quasi stanco, di Maryl Streep, posto che un volto come il suo del tutto giovane sia mai stato. E poi alla vertigine di quella mascolinità stentorea, alta e latina: ancora una volta Jeremy Irons arrivava a turbare i miei sogni. Era ne La Casa degli Spiriti, La Paloma, cantata da Rosita Serrano.
Da allora non c’è stata una volta che, nell’ordinarla, io non abbia rievocato quelle atmosfere. America Latina, inizio secolo scorso. Anche se con la paloma qui, nel bicchiere, siamo in Messico e non in Argentina: la leggenda l’attribuisce a Don Javier Delgado Corona, famosissimo bartender mancato nel 2020 officiante a La Capilla di Tequila, città e regione da cui arriva tutto ciò che concerne la produzione del famoso distillato. Lo stesso Don Javier, tuttavia, ne smentisce la paternità, rivendicando invece quella del Batanga (drink con base tequila, lime e cola).
Posto, dunque, che ogni tentativo di risalire al primo Paloma mai fatto sia perso in partenza, approdiamo alla ricetta IBA, con tanto di sale sull’orlo del bicchiere (highball, alto, non troppo stretto), a renderlo un cocktail decisamente estivo, stuzzicante anche in termini di appetito, tanto che giocando con la dose di tequila, diventerà un medium drink, apprezzabile pure prima o durante il brunch domenicale.
Ovviamente sta bene con la cucina messicana e tex-mex ma, volendo cambiare panorama, è da provare con le ali di pollo piccanti, e con tutto il repertorio di cucina BBQ.
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