In the court of the Pizza King
Francesco Martucci è da anni considerato il numero 1 nella pizza, ma, in realtà, è riuscito, nel tempo, ad andare oltre il concetto di pizzeria, perché, oltre alla ricerca e conseguente innovazione negli impasti e nelle cotture, ha rivoluzionato il concetto di topping. Grazie alle molteplici esperienze fatte in ristoranti di alto livello in giro per il mondo, ad un palato super, ad una ricerca continua verso il miglioramento, a investimenti in tecnologia su macchinari di ultima generazione e la volontà di lavorare su un percorso degustazione, I Masanielli si può considerare tranquillamente come un ristorante di fine dining. L’investimento ulteriore che ha fatto sul locale, con una sala dedicata al percorso degustazione, frutto di un progetto di interior design di grande personalità ed atmosfera, proietta in una dimensione in cui si percepisce immediatamente che si è in un posto unico, senza riferimenti, esattamente come il suo percorso degustazione. Se “The court of Crimson King” è il capolavoro di quel genio di Robert Fripp e dei suoi King Crimson, qui siamo in “The court of the Pizza King”; come il disco, il percorso degustazione di Martucci è un’opera dalle architetture, non sonore, ma palatali, di grande sofisticazione, complessità e bellezza. Come per Robert Fripp, il genio che ha dato vita ai King Crimson, la maestria tecnica è sublime e c’è una ricerca prolungata e continua sugli impasti, sulle cotture (vapore, fritto, forno), sulle temperature, sulle consistenze, sulle masticazioni e sui topping, tesa a ottenere un risultato di Eccellenza.
Il sentiero dell’avanguardia
Il percorso degustazione è un crescendo progressivo per arrivare al climax finale, c’è uno storytelling per ogni portata, concettuale, sugli impasti e sui topping. Quello che impressiona è la sapiente gestione armonica di diversi elementi che si sovrappongono magicamente fra di loro, pur mantenendo la loro identità, come con la Ciabatta di semola di grano duro, mousse di zafferano e di limone fermentato, mela annurca, ventresca di tonno e salame croccante. Ci si avvicina al climax finale con una portata dedicata a Massimo Bottura, Ops come Massimo, in memoria della famosa crostatina al limone: cavolo nero in due consistenze (crema e croccante), fiordilatte, alice in cottura, purea di frutti rossi, purea di zafferano, ricotta di bufala dura. Una perfetta gestione degli equilibri che troviamo all’ennesima potenza nell’esplosivo finale: Bufala marinata nel Tosazu, marmellata di rosa Ohara, camomilla e limone, grattugiata di ostrica, incredibile gioco fra sapidità, iodosità e dolcezza. Sulle pareti de I Masanielli di Francesco Martucci ci sono opere contemporanee che raffigurano gli idoli dello Chef e lui sta facendo, per la pizza, quello che hanno fatto gli stessi artisti che adora, Elvis, Lennon, Lou Reed, Bowie, Iggy Pop, Zappa, Marina Abramovic: Avanguardia. Lunga vita al Re.
IL PIATTO MIGLIORE: Bufala marinata nel Tosazu, marmellata di rosa O Hara, camomilla e limone, grattugiata di ostrica.
La Galleria Fotografica:











