La Griglia di Varrone Milano

Carne, Griglia di Varrone, Milano

VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Un paradiso per gli amanti della carne.
DIFETTI
Il servizio, che tende ad andare presto in crisi.

Passione carnivora, senza compromessi.

In posizione defilata dalla frenesia cittadina, a ridosso della trafficata piazza Gae Aulenti, il format già di successo a Lucca della Griglia di Varrone, trova positiva risposta e applicazione anche a Milano.

L’idea proposta è semplice, immediata e primordiale, come la cottura protagonista del locale: la brace. Bando a primi piatti, orpelli o dessert tra le proposte in carta, qui da Varrone l’offerta gastronomica ruota tutta intorno al succulento mondo della carne. Materia prima di altissimo livello, è il caso di sottolinearlo, selezionata e ricercata tra i migliori esemplari carnivori rintracciabili da ogni angolo del globo: Australia, Giappone, America, Italia.

Il risultato è quello di una lussuosa steakhouse, dall’ambiente chic e moderno, con una scaletta davvero ampia e minuziosa di rarità carnivore che meritano tutte l’assaggio per vari fattori: la difficile reperibilità del prodotto, la cura nella conservazione, un’esecuzione finale rispettosa in ogni passaggio.

Cucina minimale: spazio a brace e grande materia prima

La manodopera ai fornelli è essenziale, certo, ma oltre ad una serie sfiziosa e ben inanellata di antipasti con ingredienti di pregio (taglieri ricercati, prosciutto patanegra, tartare o piccole preparazioni, poco cucinate), è doveroso ammettere che per gli amanti della carne questo è davvero un luogo prezioso. Forse il miglior indirizzo sul tema in città.

Imbarazzante la varietà di tagli e razze apprezzabili con l’amata proteina animale come comune denominatore. Qui, qualsiasi scelta si rivelerà indovinata, anche ad un prezzo onesto per il prodotto trattato. Spostandosi su un’esperienza dal tenore (e dal costo) più elevato, l’attenzione ricade su carni rinomate, come l’eccezionale Rubia Gallega spagnola o il prelibato manzo giapponese di Kobe (razza Wagyu): sicuramente una spesa più sostanziosa, ma dall’appagamento assicurato.

Il locale, tanto nell’offerta quanto nel servizio, è tarato su una clientela e un’atmosfera decisamente in, dunque non aspettatevi una sala dal timbro particolarmente ingessato: i ragazzi si dimostrano volenterosi, seppur visibilmente in difficoltà quando le sedie iniziano a riempirsi (situazione frequente, che evidenzia la necessità di prenotare per tempo). Carta dei vini ben strutturata, seppur con eccessive mancanze all’appello nel corso delle nostre visite.

La Galleria Fotografica:

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Alessandro Pellegri

Progettista meccanico da sempre appassionato di moto, di lettura ma soprattutto di vini, alla costante ricerca di tavole (e relative bottiglie) che riescano a fargli provare sensazioni ed emozioni sempre nuove. Che si parli di cibo o di vino, non nasconde un forte apprezzamento per la qualità della materia prima, del terroir e della tipicità… e perché no delle novità, purché siano però sensate ed intelligenti.

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VALUTAZIONE

Cucina Classica

14/20

PREGI
Un paradiso per gli amanti della carne.
DIFETTI
Il servizio, che tende ad andare presto in crisi.

INFORMAZIONI

PREZZI

Menù degustazione: 40€, 49€, 59€
Alla carta: 60€

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