Filetto alla Rossini
Preparazione classica, derivata, secondo reperti storici, da un’idea di Gioacchino Antonio Rossini (1792-1868): compositore noto per opere come Il Barbiere di Siviglia e La Gazza Ladra, che era anche un grande appassionato di cucina. Durante il suo trasferimento a Parigi, nel 1823, Rossini conosce i grandi interpreti della cucina francese, tra cui Anthelme Brillat-Savarin, Alexandre Dumas (il famoso scrittore e drammaturgo è anche autore de Le grand Dictionnaire de Cuisine) e Marie-Antoine Carême. L’esosità degli ingredienti prediletti dal compositore (tra cui il tartudo di Acqualagna) lo portava ad entrare spesso nelle cucine dei ristoranti nei quali mangiava, per chiedere modifiche ai piatti. Proprio così nasce il celebre filetto a lui intitolato. Alla richiesta di una variazione al tartufo su un semplice filetto di manzo, uno chef sconosciuto gliel’avrebbe negata. Rossini, irato, avrebbe esclamato: “Alors, tournez le dos!”, letteralmente “giratevi di spalle” ossia “fatevi da parte“. Da qui il nome francese del piatto, il “Tournedos” alla Rossini: un filetto di manzo cotto nel burro, accompagnato da foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi, lamelle di tartufo, spinaci saltati e salsa al Marsala.