Brandacujùn
Ricetta tipica ligure (in particolare del ponente) a base di patate e stoccafisso lessati, aglio, prezzemolo, olio EVO di oliva taggiasca, succo e/o zesteTermine francese utilizzato per indicare le scorze degli agrumi. Lo zester è invece lo strumento utilizzato per ricavarle, conosciuto in italiano come rigalimoni. Le zeste vengono utilizzate in cucina per insaporire pietanze a base di verdure, pesce e carne oppure, candite, in pasticceria.... Leggi di limone, sale ed eventualmente pepe. La pentola, coperta col suo coperchio, viene scossa (‘brandata’) fino all’amalgamarsi degli ingredienti. Quanto alla seconda parte del nome, ci sono due versioni contrastanti: la prima sostiene che quest’operazione veniva effettuata dagli uomini da seduti e che la pentola urtasse le “parti basse”. La seconda sostiene invece che il compito di brandare gli ingredienti fosse affidato al meno furbo del gruppo, a quello che non aveva o non poteva fare altro, il cosiddetto cujùn, appunto!