Una pistola è un’arma corta, portatile e si impugna con una mano. Per questo motivo, non si può definire “pistola da 75 mm” il celebre French 75, come invece capita a volte di leggere. Il French 75 è in realtà un cannone modello 1897 da 75 mm utilizzato dall’artiglieria campale francese, che pesa circa 1500 chili, un’enorme differenza rispetto a una pistola.
Il French 75 nacque in un contesto bellico, durante la Prima Guerra Mondiale, precisamente nel 1915, al New York Bar di Parigi. L’idea era di creare un cocktail potente, capace di dare una sferzata di energia e coraggio, quasi come un colpo di cannone. Gli ingredienti iniziali erano gin, brandy di mele (Applejack), granatina e succo di limone, scelti per la loro disponibilità e robustezza.
Si dice che questo drink fosse così forte da far sentire chi lo beveva come se fosse stato colpito dal cannone da 75 mm. In seguito, la ricetta si evolse sostituendo il brandy con lo champagne per accentuare la sensazione di effervescenza e potenza, trasformandolo in un brindisi alla vittoria e un simbolo di speranza in tempi difficili. Lo champagne, con le sue bollicine, aggiungeva un tocco di festa e celebrazione.
Durante il Proibizionismo negli Stati Uniti, il French 75 conobbe una nuova popolarità. Il gin era uno degli alcolici più facili da produrre illegalmente — il cosiddetto “bathtub gin” — ma spesso di scarsa qualità. Il succo di limone e lo zucchero erano fondamentali per mascherare il sapore grezzo di questo gin artigianale, mentre lo champagne “allungava” il cocktail, rendendo l’alcol più accessibile a molti.
Col più classico dei French 75 (qui la ricetta IBA) abbinamento, si può provare con blinisPiccola pasticceria. Leggi di caviale, salmone affumicato e crème fraîche, per un’esperienza di gusto raffinata.
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