Una cucina a vista, con “vista”
All’ultimo piano dello storico Palazzo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, da tre anni, è collocato il Ristorante Andrea Aprea. Elegante insegna che porta il nome dello Chef campano di larghe e lunghe esperienze internazionali (e milanesi). La sala, arredata finemente, offre un panorama che si divide tra il verde metropolitano e le moderne architetture, skyline incluso. Una vetrata la divide simbolicamente dalla cucina, da cui vengono scanditi i tempi del servizio, di livello e mai troppo invadente. Offerta completata dalla formula Caffè BistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi, posto nella corte del palazzo al pianterréno, un angolo quasi ovattato rispetto al frenetico mondo esterno, e dove è possibile degustare alcuni dei grandi classici della cucina dello Chef.
Giù e su per l’Italia e viceversa
L’ideale intreccio con la Campania lambisce ogni piatto, dalla millimetrica esecuzione e pregno di maturità. Va così in scena uno degli emblemi del classicismo italiano più verace, inteso quale allineamento contemporaneo, un gioco visivo e gustativo tra salse e/o condimenti, presenti in estesa e raffinata concentrazione, aspetto questo che ne eleva l’assetto proteico, presente ai più. Emblematici alcuni passaggi, netti nella percezione palatale e piacevoli in contrasti, senza particolari spigolosità. La Seppia alla Luciana evoca, come tutto il percorso Partenope (nomen omen), un viaggio/omaggio alle origini, ai ricordi. La testura del mollusco cefalopode e il ripieno di patata (più basso in temperatura) innescano morbidezza; l’intingolo del nero aromatizzato in acidità con il limone valorizza l’equilibrio globale. La doppia concentrazione di soffritto napoletano conferisce una lunga persistenza alle Eliche “selezione Gentile” dove il limone candito, in fase di masticazione, è un plus dalla “profumata” e spezzante intensità. Il Tortello ripieno di genoveseLa genovese è una ricetta tradizionale della cucina napoletana. Un ragù classico della cultura partenopea, che prevede una lunga cottura di cipolle e carne di manzo in parti uguali (oltre al solito battuto di odori e ritagli di salumi nel fondo). La salsa ottenuta viene usata per condire il tipico formato di pasta 'candele' spezzate (o le 'zite' in una... Leggi di manzo e scarola si sposa con altri due intingoli: il provolone del Monaco
Formaggio grasso, a lunga stagionatura, a pasta semidura e assai piccante. Come da tradizione casearia napoletana e sorrentina, questo formaggio a pasta filata viene prodotto con latte di vacca di varie razze fra le quali l'Agerolese, tipica del territorio. Il Provolone del Monaco si presenta a forma di melone o pera senza testina, con legatura che deve suddividere il formaggio in... Leggi e il fondo di cottura, mentre la componente vegetale, vagamente amarognola, completa il boccone, ricco e piacione, benché più complesso. Il momento non solo scenografico del pre-dessert e il doppio assaggio del reparto pasticceria – campanilista la Diplomatica Napoletana, più fresca e stagionale la Fragola al Maraschino Mascarpone e Nepetella
La 'neptella' o mentuccia comune (nome scientifico Clinopodium nepeta) è una pianta perenne della famiglia delle Lamiaceae. Ha un aroma/sapore pungente, molto fresco e balsamico, simile a quello della menta, con la quale viene spesso confusa, anche se la nepetella si presenta a forma di cespuglio, alto circa 50 cm, con foglie verdi dentellate e fiori rosa-violacei a forma di... Leggi – concludono un divertente percorso dal forte radicamento di più ampio spettro, a conferma di una originalità ben riconoscibile, non ideologica ma elegantemente ispessita da sapori dei luoghi d’origine. E che luoghi!
IL PIATTO MIGLIORE: Eliche “Selezione Gentile”, doppia concentrazione di Soffritto Napoletano, Limone Candito.
La Galleria Fotografica:



Zenzero, Cannella, Ibisco e Gassosa. Arancia, yellow bitter e acqua tonica.




in tutte le sue componenti; all’interno una spuma di mozzarella, all’esterno isomalto con punta
di dolcezza, alla base coulis di tre pomodori in conserva.







ingredienti; cottura con tre brodi (Canocchie, tartufi di mare, vongole e cozze); rifinita con tre
alghe e nero di seppia, mantecatura senza burro (con amido di riso).










proposta dalla vibrante progressione sapida.

palato, con richiami di arancia sanguinella, sia al naso che in bocca; l’abbinamento cibo-vino più
intrigante del percorso (abbinato con il piatto da noi eletto quale il migliore).

perfetta armonia con il baccalà.

cui classica dolcezza è piacevolmente attutita dalla lieve tannicità.





