Passione Gourmet La Chassagnette, Armand Arnal. Arles ( Camargue ) Il Guardiano del Faro - Passione Gourmet

La Chassagnette, Armand Arnal. Arles ( Camargue ) Il Guardiano del Faro

Ristorante
Recensito da

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

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Recensione ristorante.

Il colto e mangiato, il mangiare colto.

Con i prodotti della terra che arrivano in tavola dal circostante orto biologico, con i libri di cucina in salotto per una lettura educativa.

Il tutto in un contesto estremamente “wild”, lontano da ogni centro abitato, lontano dai rumori della città, dallo smog e da ogni stress.

Il Mas del Domaine de l’Armellière, una quindicina di chilometri a sud di Arles, in piena Camargue, all’interno di un parco naturale incontaminato.

La Chassagnette, la scelta di cambio di vita e di lavoro di Armand Arnal, originario di Montpellier e con una brillante e lunga esperienza alle spalle in un luogo ed in un contesto che definire opposto è poco : a New York alla corte di Alain Ducasse

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La idee chiare e decise del giovane Armand applicate alla cultura delle erbe, delle verdure, dei cereali, dei legumi, della frutta e delle spezie. Non mancano anche prodotti ittici e qualche selezionata carne, ma sostanzialmente sono i prodotti della terra a caratterizzare la sua cucina.

Una cucina non banale, fatta di sapori freschi e accuminati, e poi servita senza tanti formalismi in un contesto semplice e rilassato .

Si abbandona l’auto nel vasto parcheggio e ci si avvia per un sentiero dissimulato tra l’esuberante vegetazione per raggiungere l’ingresso del Mas.

L’interno è definibile quanto meno spartano. Salotto, biblioteca, banco bar e sala da pranzo sono arredati con il minimo indispensabile e senza badare troppo agli stili o all’armonia. Gli spazi sono molto ampi, ma sarà ugualmente facile ritrovarsi nei diversi momenti a conversare con altre persone capitate a La Chassagnette proprio per rilassarsi , per trovare qualche ora da dedicare alla convivialità.

Gli stessi lunghi tavoloni in legno invitano a sedersi tutti insieme, oppure se ci si vuole estraniare dagli altri si sceglieranno tavoli da due. Stessa situazione all’esterno, dove gli spazi sono ancora più vasti. Immagino pantagrueliche grigliate serali con finale alcolico. Zanzare permettendo, perché qui non scherzano i mosquitos. Qui vanno in giro con la sciabola, altro che punture di fioretto, e sarà sicuramente quello il motivo per cui alcuni spazi esterni cono stati protetti interamente da una fine rete che protegga per quanto possibile le pelli più delicate.

Come immaginabile il successo è garantito e confermato da un frettoloso pranzo di un lunedì di giugno, con almeno una quarantina persone che avevano deciso di allontanarsi da ogni statale, da ogni autostrada, da ogni centro abitato. Si, perché di qui si passa per andare da nessuna parte, salvo che la destinazione sia Salin de Giraud, o, anticipando però la deviazione al bivio precedente, Saintes Maries de la Mer.

Ma siccome non mi pare ci siano piscine attorno al Mas, perchè non prendere una bicicletta e andare in una delle vicine spiagge?

Bene, il quadro mi sembra abbastanza delineato in forma sintetica, adesso vediamo un po’ cosa si mangia e cosa si beve :

Uno spicchio dell’ampia sala principale.

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Aperitivo: focaccia , salame di toro, crema di ceci al limone e peperoncino.

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Discreto ma troppo caro questo Vermentino provenzale (45 euro…)

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Pane maison e di riso per gli intolleranti.

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Insalata di gamberi di fiume, chanterelle, pourpier, finocchio glassato e olio speziato.

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Triglia cotta, cruda e grigliata . Rapanelli, zenzero e pesto di basilico.

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Piccione alla griglia con declinazione di barbabietole e cassis.

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Tutte le carote del giardino in tre consistenze, insalate amare e spiedino di filetti di sogliola al vapore.

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Mesclun di fiori, erbe e insalatine in citronette .

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Appena dignitoso questo rosè bio, e di nuovo troppo caro…

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Variazione di zucchine e filetto di orata, zucchetta farcita di se se stessa e polpa di olive nere.

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Crumble di crema con lamponi gialli e rossi. Il loro sorbetto.

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Insalata di finocchi glassati nello sciroppo di vaniglia, filetti di arance, arancia disidratata, sorbetto di sanguinelle.

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Biscottoni morbidi al cioccolato e uvetta, per caffè e digestivi.

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il pregio : Il colto e mangiato e il mangiar colto.

il difetto : Il prezzo dei vini.

La Chassagnette

Route de Sambuc (17 km verso sud dall’uscita autostradale )

13200 Arles

tel 0033 (0) 490972696

Chiuso :Martedì e Mercoledì

Prezzi: alla carta 40 – 70 euro

Menù degustazione : 35 – 60 – 90 euro

http://www.chassagnette.fr/

Visitato nel mese di Giugno 2010

Visualizzazione ingrandita della mappa

Il salotto biblioteca.

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Il muro di foglie secche.

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5 Commenti.

  • IlSommelierAlDente9 Luglio 2010

    Vagamente "Steineriano"?

  • Puccio9 Luglio 2010

    Ciao GdF! Bella rece... una domanda: una tua valutazione della declinazione di zucchine? mi piace molto come piatto soprattutto per la difficoltà nel valorizzare questo vegetale...

  • marco629 Luglio 2010

    Ciao Roberto, bella rece, as usual...ad Arles ero stato bene a Le Cilantro, nel centro storico. Lo conosci? I miei ricordi risalgono ormai a 4 anni fa!! Salutoni! Marco

  • Fabrizio9 Luglio 2010

    de la chassagnette ho un ricordo estremamente piacevole per la cucina ma soprattutto per il contesto e l'atmosfera rilassata: si stacca la spina, ci si resetta, si scaricano le tensioni. L'infuso di erbe preparato dalla cameriera che esce in giardino con le forbici in mano e rientra con la materia prima selezionata non è solo una montatura per turisti.

  • Il Guardiano del Faro10 Luglio 2010

    Si, frutta e verdure dall'orto, tutte le declinazioni che offre la coltivazione adiacente, penso "solo bio" . Tutte le zucchine, ma anche le diverse carote, i lamponi. Le diversità sono accostate per rilevarne le differenze e ritrovare sapori dimenticati... bravi.

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