Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
François Simon ne parla come di un esempio della nuova hotellerie, e allora, visto il sito e le belle foto, in un passaggio nei Paesi Baschi ho deciso di fare qui il campo base per le scorribande oltre frontiera. In più, fissando un paio di cene in albergo per conoscere la cucina di Cédric Béchade, giovane e prestante ex secondo di Piège con precedenti esperienze bocusiane.
Sulla sistemazione alberghiera, nell’ala moderna della bella casa tradizionale basca a una decina di chilometri da Saint-Jean-de-Luz, c’è da dire il meglio possibile: di eleganza sobria, molto confortevole, a prezzi ragionevoli (sui 180 euro una grande stanza doppia con balcone sul giardino). Siete a pochi chilometri dal mare e nel pieno della campagna basca, a pochi minuti (traffico estivo permettendo) da Biarritz e una mezz’ora da San Sebastian (e le sue tentazioni …).
L’esperienza culinaria, provata in un duplice passaggio (il menù decouverte a lodevoli 43 euro, senz’altro superiore alla carta provata la sera successiva) è, invece, molto al di sotto delle aspettative forse esagerate, alimentate peraltro da un folgorante amuse-bouche: la mousse di maccarello in gelatina di limone fa presagire mirabilie che non seguiranno, bilanciando sapientemente il riferimento al territorio con una preparazione modernissima, rinfrescante, degna del miglior Inaki.
Illusi, proseguiamo benino con l’axoa di agnello ai capperi, crumble di acciughe e marmellata di pomodori e peperoni rossi, più didascalica nel richiamo al terroir ma complessivamente equilibrata e ghiotta.
Il merluzzo di Saint-Jean al lapsang-souchong, patata fondente al prezzemolo e peperone dolce di Guernica è una prova di stile abbastanza dimenticabile, da buon neobistrot.
Eccellenti i formaggi locali, che precedono un dolce di sfacciata golosità: la prugna Reine Claude passata in padella al miele di erica con gauffre al timo è anch’essa soprattutto molto golosa, ma nulla ha a che vedere con le migliori realizzazioni provate dal suo mentore.
Se sin qui eravamo in un locale non esaltante ma agilmente sul 15 della nostra scala, la prova alla carta è stata decisamente peggiore. Il torrone di foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi con mandorla, fagiolini e ciliegia all’aceto di mela, fa rimpiangere parecchio il formidabile e decisamente più elegante risultato dei Roca sul tema, il carciofo di Navarra con cozze e vinaigrettePer vinaigrette si intende una miscela di sale, olio e aceto. Viene utilizzata come condimento per insalate, piatti di verdure crude o cotte e alcune varietà di pesce. In generale si prepara con 2/3 di olio e 1/3 di aceto e l'eventuale aggiunta degli altri ingredienti a piacere (senape, pepe, vino bianco o aceto balsamico). Per una buona riuscita della... Leggi allo Sherry è davvero mal riuscito.
Pesante, poi, la triglia croccante alle alghe, aceto di mango e ragù di coquillage. Buoni, ancora una volta spinti sulla golosità, i nem di piccione con melanzane pomodori e zucchine.
Pessima riuscita, infine, per l’omelette norvegese al cioccolato e rum flambéProcedimento di cottura che prevede l'aggiunta di liquore (prevalentemente rum o cognac) in una padella calda, a cui viene successivamente dato fuoco. Il fine è quello di imprimere particolari aromi intrinseci del liquore alla pietanza dolce o salata, senza però conferire l'aroma alcolico. Le ricetta al flambé più popolari sono quelle delle crêpes suzette e delle banane al flambé.... Leggi ( lasciato a “flambare” sino a bruciarsi ) con uva e banana, mentre è discreta, senza particolari sussulti, la torta al formaggio con fragole e pistacchi caramellati, gelato al formaggio e granita di fragola.
Impeccabile il giovane servizio e l’offerta di vini, da una carta originale e con un sommelier di provenienza Veyrat.
Per dirla chiara: ottima base ( aggiungete a quanto detto sopra sull’hotel un’eccellente colazione mattutina, peraltro non economicissima ) per andare a cena ( o pranzo ) oltre frontiera, perché il confronto con i maestri di San Sebastian ( o con le formidabili tapasCon il termine spagnolo tapa, si indica un'ampia varietà di preparazioni alimentari tipiche della cucina spagnola consumate come aperitivi o antipasti. Le tapas spagnole sono preparate con ingredienti legati alla produzione alimentare mediterranea. Le tapa possono essere fredde, quando vengono preparate, per esempio, con le olive miste ed il formaggio, o calde, con polpo e calamari fritti. L'origine della parola... Leggi di Alona Berri ) è semplicemente improponibile.
Altri piatti in immagini:
Mousse di maccarello in gelatina di limone
Nem de pigeon…
Triglia croccante
il pregio : Le ottime materie prime.
il difetto : Una cucina decisamente meno elegante del contesto.
L’Auberge Basque – Cédric Béchade
D 307 vieille route de St Jean de Luz
Helbarron / Saint-Pée – France
Tél:+33 (0)5 59 51 70 00
Fax :+33 (0)5 59 51 70 17
Email : contact@aubergebasque.com
Chiuso: lunedì e martedì, venerdì e sabato a pranzo (tranne in estate)
Numero coperti: 40
Alla carta: 65 €
Menu degustazione: 43 €, 48 €, 85€
Visitato nell’ Agosto 2009
Visualizzazione ingrandita della mappa
Orson
Sbaglio o non è molto distante da questo altro posto, di cui pure ha parlato Simon? http://francoissimon.typepad.fr/simonsays/2009/05/hegia-entre-arvo-p%C3%A4rt-m%C3%A9lancolie-et-fulgurances.html
Non sbagli, è molto vicino, ma costa molto meno. Hegia deve essere davvero affascinante come sistemazione alberghiera, non so come cucina che, peraltro, è obbligatoria (nel senso che il prezzo la include). Sono bellissime zone, davvero
Caspita, hai ragione: 600 euro per camera, cibo e vino! Grazie anche per le indicazioni geografiche: dunque vale la pena di non ascoltare le direne gratonomiche della Costa Azzurra e della Provenza, e spingersi oltre ...
oops, intendevo "sirene gastronomiche"!
Cose diverse (ci si può stare benone in costa Azzurra), ma a mio avviso, sì, in Spagna ci sono eccellenze non comparabili. Stay tuned, perché arriveranno altre rece su entrambe le zone molto presto