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S’Apposentu di Casa Puddu

Un grande chef baluardo e riferimento della ristorazione sarda

Roberto Petza da tempo può meritatamente fregiarsi del titolo di pioniere, e tutt’ora alfiere, della fascia alta della ristorazione sarda.

I tempi del trasferimento di S’Apposentu dal centro di Cagliari sono lontani. Oggi, a distanza di anni, possiamo affermare, col sigillo che solo il tempo sa apporre, che nel piccolo paese di Siddi lo chef pare proprio aver trovato il suo habitat ideale.

Una territorialità mai compiacente e scontata si coniuga nel suo ristorante, come e più di prima, a una mano felice, garante del suo ormai consolidato e maturo magistero professionale.
I chilometri che separano Cagliari da Siddi nel corso degli anni sembrano sempre più lievi e quando si giunge al portone della casa padronale, ex rinomato pastificio, che ospita il ristorante e l’annessa scuola di cucina si può ben dire di aver compiuto un percorso iniziatico verso la quintessenza della moderna cucina sarda.
Il territorio è il punto di partenza. Dalla bidimensionalità della grande tradizione Roberto Petza ha raggiunto profondità ed eleganza tali da rendere più completa la sua cucina, attraverso un percorso durato almeno quattro lustri.

L’evoluzione in un piatto. Ieri, oggi e domani

Piatti di una rusticità basica come l’Uovo poché in crema di patate, pancetta e cipolla e la Lasagnetta con ragù di pecora fungono da testimonianza del punto di partenza e al contempo da trait d’union verso quell’evoluzione al passo con i tempi che rappresenta il tratto distintivo dell’attuale cucina dello chef sardo.
La delicata Pizzaiola con tracina arrosto, lo squisito Fegato di rana pescatrice affumicato o la Quaglietta alla Vernaccia con pere in agrodolce sono piatti che celano attraverso una veste facilmente riconoscibile la volontà di rivelare sapori più modulati ed eterogenei.
Facilmente si uscirà soddisfatti da questa tavola di piacevolezza inversamente proporzionale alla notorietà di cui essa al momento gode anche grazie a un dehors che saprà dilatare ulteriormente il benessere in questo indirizzo sardo ricco di sorprendenti qualità.

La galleria fotografica

L’apertura di un ristorante è un processo in cui l’avvio rappresenta senz’altro una delle fasi più delicate.
Cominciare dal nulla o ricominciare dopo uno spostamento, è sempre, comunque, una scommessa che comporta diverse incognite. Cambia poco se lo chef in questione è un professionista navigato e di valore indiscusso come Roberto Petza, che da Cagliari nel 2010 si è trasferito nel cuore del medio campidano, a 60 km dal capoluogo per aprire S’apposentu.
Le complessità logistiche generali e la difficoltà nel reperire e assemblare un affidabile e adeguato staff sono sempre ostacoli difficili da affrontare, indipendentemente dal proprio blasone e di questo abbiamo avuto piena contezza nel nostro precedente passaggio.
Adesso che il processo di trasferimento ha raggiunto la fase di assestamento in un’istituzione territoriale, pur se geograficamente defilata, come casa Puddu (famiglia che in quel di Siddi ha espresso probabilmente il più alto magistero regionale nella produzione della pasta) lo chef è tornato a esprimere i valori che gli riconoscevamo in passato.
La traiettoria ha compiuto il suo percorso, il ristorante è ora a pieno regime con annessa scuola di cucina e tutto, non solo a livello di personale, è tarato a livelli tali che ci permettono di dire che finalmente Roberto Petza incarna pienamente il ruolo che gli compete: ambasciatore della cucina sarda tout court.
Il territorio da S’apposentu è, infatti, rappresentato in modo esauriente ed esemplare.
Esauriente per quanto riguarda l’ampio spettro degli ingredienti utilizzati: un vero e proprio piccolo vademecum filologico della cultura gastronomica regionale che spazia dal mare, presente con un apposito menù, alla tradizione dell’entroterra, che caratterizza ancor di più la ristorazione sarda.
Esemplare, poi, per l’indiscutibile padronanza tecnica con cui ogni pietanza è preparata.
Con tanta attenzione e capacità si potrebbe forse osare qualcosa di più, trascendendo le suggestioni del ricco patrimonio territoriale, anima del ristorante, che lega i menù a una matrice fortemente radicata nella memoria gastronomica locale; ma già così una sosta al S’apposentu, il salotto buono della cucina sarda, rappresenta una tappa imprescindibile per qualsiasi goloso che orbiti in Sardegna e, segnatamente, dalle parti di Cagliari.
Una zuppa di fregua ai pesci di scoglio come si deve, gli impeccabili e golosi ravioli di pecorino e cipolla, la ricciola con verdure in agrodolce, lo squisito polpo in eccellente salsa di senape, sono solo alcuni esempi dell’esperienza che attende chi arriva da S’apposentu, piccola oasi del bon vivre gastronomico isolano, dove è anche possibile attingere da una lista dei vini, per lo più sardocentrica, piacevolmente insolita sia per cantine selezionate che per ricarichi applicati.

Chips di mais con quenelle di ricotta ed erba cipollina, noci e pralina di maialino
chips di mais con quenelle di ricotta, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Pane.
pane, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Grissini e pane carasau.
grissini e pane carasau, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Cozze fritte con semola e alga nori, crema di rucola, bottarga.
cozze fritte, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Le lumache in verde, peculiarità del territorio, con mandorle tostate al profumo di limone.
lumache in verde, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Polpo arrostito con susine in salsa di senape, pane alle erbe e ceci, davvero ottimo.
polpo arrostito, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
S’ou cun bagna: uovo poché con salsa di pomodoro al basilico, verdure e pane croccanti. Un po’ rustico, forse, ma piacevolmente caratteristico.
uovo pochè, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Zuppa di fregua (semola fatta a mano) ai pesci di scoglio con crostini, basilico e agrumi.
zuppa di fregola, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Brodo di pecora, pesciolini di scoglio ed erbe aromatiche con ravioli di formaggio acido (casu axedu).
ravioli e brodo di pecora, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Vellutata di ceci con polpettine di salsiccia al finocchio, gnocchi di formaggio alle erbe, chips di cotenna di maiale.
Vellutata di ceci con polpettine, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Spaghetti con salsa di pomodori al basilico e limone, cozze fresche.
spaghettini con salsa di pomodoro e cozze, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Ravioli di cipolla margherita e pecorino, salsa di pecorino stagionato e noci, fiori di basilico, pepe e pomodoro secco.
ravioli di cipolla e pecorino, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Ricciola di fondale con verdure croccanti e in agrodolce, gamberi freschi su acqua di pomodoro e basilico.
ricciola di fondale, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Stinco di maiale in due cotture: bassa temperatura e ripassato alla brace, melanzane arrostite, pane alle spezie, salsa di prugne.
stinco di maiale, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Sorbetto di susine e crumble di mandorle.
Sorbetto di susine, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Cannolo croccante, crema al cardamomo, pera al cannonau e composta di limoni
Cannolo croccante, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Gelato allo zafferano di San Gavino, gatò di mandorle, miele, sapa.
gelato allo zafferano, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Millefoglie, pesche caramellate, sorbetto di pesca, crema alla liquirizia.
millefoglie, pesche caramellate, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Tortino di cioccolato, gelato alla vaniglia, susine e composta di pere.
tortino di cioccolato, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Petit four
petit four, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Un grande vino: solo uve granazza del territorio di Mamoiada per 16° di grande personalità.
sedilesu, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Interno
interno, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi
Colori…
colori, S'Apposentu, Chef Roberto Petza, Siddi

Nel 1985 un gruppo di operatori della laguna di Nora costituì una cooperativa per gestire il patrimonio lagunare, trasformandolo in un’oasi di preservata e salvaguardata tranquillità nei pressi dell’antica città fenicia di Nora, facente parte del comune di Pula.
Contribuire alla formazione di una coscienza ecologica rispettosa dell’equilibrio dell’ecosistema è stato il primo obiettivo di un processo che ha portato alla formazione di un piccolo parco, dove è possibile visitare l’aquarium, fare birdwatching o snorkeling in un angolo di natura incontaminata, nei pressi di spiagge meravigliose e di un sito archeologico di grande interesse.

Non poteva mancare, per completare degnamente tale progetto, la presenza di una ristorazione semplice, per famiglie, ma non solo, che offrisse la possibilità di gustare una sana e piacevole cucina di pesce in un ambiente dalla bellezza primitiva.
Nel 2012 si è deciso di affidare al bravo Manuele Senis, già brillante allievo di Roberto Petza e titolare di varie esperienze all’estero, le redini di questo piccolo ristorante stagionale, aperto solo sei mesi l’anno, affacciato direttamente sul mare, da cui è diviso solo da una vetrata.

La scelta è stata quella di selezionare, rispettando rigorosamente la stagionalità e i cicli riproduttivi, una materia prima costituita non necessariamente da razze pregiate, ma anche da quelle definite “neglette” dagli stessi gestori, come caponi, sgombri o muggini dalla indiscutibile freschezza, presentandole in modo essenziale e genuino, con pochi e chiari accostamenti.
Un angolo di ristoro di vero valore, in una regione che tende a delegare esclusivamente ogni delizia alle bellezze naturali di cui è ricchissima.

Così, approfittando del comodo e invogliante menù degustazione di soli 38 euro, o scegliendo liberamente da una carta contenuta ma interessante, sarà possibile assaggiare con piena soddisfazione, tra le altre pietanze, una buona tagliata di capone con susine cotte e crude, una fresca insalata di prosciutto di muggine con sedano e rape rosse e una gustosa ricciola di fondale con variazione di pomodori e capperi.

Rustica mise en place.
mise en place, Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliari
pane, Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Bottarga di muggine con zuppa di pesche, prugne e fichi d’india, ricotta alla menta.
bottarga di muggine con zuppa di pesche, prugne, ricotta,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Tagliata di capone, susine cotte e crude, croccante alla paprika.
tagliata di capone,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Prosciutto di muggine, rape rosse, sedano, croccante al nero di seppia.
prosciutto di muggine,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Crema di ceci, polpo al rosmarino e porri fritti.
crema di ceci, polpo al rosmarino,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Fettuccine con cozze, melanzane, pecorino e basilico.
fettuccine con cozze e pecorino,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Ricciola di fondale, pomodori, capperi.
ricciola, pomodori e capperi,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Mousse di yogurth, fichi flambati alla Monica (vino rosso locale) e croccante alle nocciole.
mousse di yogurt,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Savoiardo al caffè, crema al mascarpone, nocciole.
savoiardo al caffè,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Tortino di carote e mandorle, spuma di formaggio fresco, olive nere e farro soffiato al miele.
tortino di carote e mandorle,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Dalla limitata lista dei vini, un’autentica sicurezza
vino,  Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Grafico della Laguna di Nora.
 Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
La passeggiata per arrivare all’ittiturismo lungo il terrapieno che separa il mare dalla laguna.
 Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar
Le rovine di Nora con la Torre di Sant’Efisio sullo sfondo.
 Ittiturismo Fradis Minoris, Chef Manuele Senis, Pula, Cagliar