Passione Gourmet Recensione Archivi - Pagina 205 di 220 - Passione Gourmet

Quod Libet, Nocera Inferiore (SA), di Fabio Fiorillo

Recensione Ristorante

Non è facile fare ristorazione in un territorio economicamente non florido. Non è facile fare ristorazione quando un tiepido venerdì sera di inizio Aprile alla fine della serata avrai occupato si e no dieci coperti.

E’ difficile, non lo scopriamo oggi. Eppure il titolare, tra l’altro esperto barman, Francesco Cibelli, in sala, ed il cuoco Raffaele Pappalardo, in cucina, sono due trentenni con una discreta esperienza e tanta voglia di fare, di dare un’alternativa non scontata ad un panorama locale omologato.

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Recensione Ristorante

Luce è un ristorante che nell’arco di un biennio è diventato, senza ombra di dubbio, il migliore di Varese. Perché ha una location affascinante come poche in città, perché ha un servizio di livello, perché propone piatti che spaziano con grande disinvoltura tra la tradizione e l’innovazione, con grandi risultati da ambo le sponde and, the last but not the least, ha il lusso di avere in cucina un certo Matteo Pisciotta, giovane cuoco dalla mano sicura e dalla solida tecnica di cui poco si sente parlare nelle cronache web ma che ha a suo favore la stima e l’affetto di un numerosissimo pubblico di appassionati. Dopo gli anni trascorsi in quel di Besozzo, all’Osteria del Sass, Pisciotta si è trasferito nella splendida Villa Panza, struttura del ‘700 ospitante la collezione d’arte contemporanea di Giuseppe Panza, nonché sede di Fondo Ambiente Italiano. Una bella sosta gourmet (e a Varese ci voleva proprio un posto come questo), una sosta di quelle vere e concrete e non improvvisate come ce ne son tante da queste parti in cui tutto manca, tranne che la potenzialità economica per essere coccolati gastronomicamente parlando. Una sosta che ha come surplus il fatto di trovarsi in un luogo bello. Pisciotta ha cambiato poco rispetto all’ultima era di Besozzo : la sua linea di cucina è infatti incentrata su piatti in cui la tradizione di alcuni abbinamenti si fonde con l’estro creativo, consentendogli di sfornare piatti belli, buoni, a tratti ludici ma, soprattutto, piatti di sostanza. (altro…)

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Recensione Ristorante

Nicolas Le Bec ha senz’altro capacità di “scouting” comparabili alla sua bravura in cucina.
Da quando ha deciso di lanciarsi nell’ambiziosa e impegnativa esperienza del lancio, prima, e della gestione, poi, dello spazio multifunzionale “Rue Le Bec” ha dovuto affidare le redini della sua maison originaria prima alla brava Tabata Bonardi (oggi partita con un suo ristorante a tema giapponese, il T-Maki Shop, di cui si parla bene) e oggi a Takao Takano, che ha anche rinnovato il nome in ditta.
Le presentazioni erano tutte positive e anche la stella assegnata dalla rossa non va intesa come una diminutio, bensì come la prima celebrazione di questo nuovo inizio.
E l’esperienza non ha deluso.
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Recensione ristorante.
Aria nuova a Casa Grugno. Fresca, frizzante, che promette un gran bene. Dopo anni di collaborazione ed una stella michelin appuntata al petto, la strada di Enrico Bruguglio, gourmet appassionato e patron del ristorante e quella dello chef austriaco Andreas Zangerl si sono separate. Non so perché, poco importa. Mi interessa invece molto il pedigree di David Tamburini, 38enne cresciuto alla corte di Pietro Leemann e di Paolo Lopriore. Appena ho letto del suo arrivo mi sono catapultato e non sono affatto rimasto deluso da ciò che ho trovato. Una cucina siculo-loprioriana, neologismo quanto mai appropriato. Ottima materia prima locale, preparazioni che strizzano l’occhio alla clientela prevalentemente internazionale ma che riescono a soddisfare anche l’appassionato gourmet di passaggio. Una cucina in cui la creatività è al servizio del territorio. (altro…)

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Recensione Ristorante

Inevitabile per me, ormai, associare la figura di Niko Romito a quella di un monaco.
Il collegamento è probabilmente dovuto al suo aspetto austero e all’ardente passione che evidentemente lo divora. Passione che lo porta ad immaginare, plasmare, cesellare, arrivando al cuore delle materie prime, dei sapori, estraendo da ogni ingrediente il meglio, il tutto non disgiunto, visto il salto di qualità che ha fatto dalla mia prima visita diversi anni fa, da una ferrea determinazione a migliorarsi.
Determinazione che ha reso ogni volta la sua cucina arricchita da nuove idee, nuovi risvolti, in un continuo fermento che gli permette di vantare a soli trentacinque anni un repertorio di piccoli capolavori che molti grandi chef neanche in una vita riuscirebbero a collezionare.
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