Passione Gourmet Recensione Archivi - Pagina 204 di 220 - Passione Gourmet

Symposium, Chef Lucio Pompili, Serrungarina (PU), Fabio Fiorillo

Questa recensione aggiorna la precedente  valutazione che trovate qui

Recensione ristorante.
Arrivare a Serrungarina fa conciliare con la natura.
Si attraversano vallate, colline, prati e alberi in fiore. Gli ultimi 3/4 chilometri, in salita, li percorrerete probabilmente da soli, nel silenzio assoluto.
Il Symposium 4 stagioni oggi è davvero un bel relais, da un paio di anni sono state create delle confortevoli camere, dove abbiamo soggiornato, a ridosso della piscina. (altro…)

Recensione Ristorante

Quelli di passione gourmet sono esterofili e soprattutto francofili!
Un’accusa che ci sentiamo ripetere spesso, ma un’affermazione che purtroppo oggi viene smentita. Così come lo sono state le alte aspettative che avevamo dato il curriculum dello chef e le positive valutazioni francesi. Omnivore lo premia come personaggio dal futuro roseo, la stella Michelin brilla ormai da qualche anno, la Gault Millau 2011 nomina Didier Goiffon grande chef di domani, alla suonata età di 42 anni 🙂

Noi, umilmente, ci sentiamo di catalogare il giovane cuoco di Bresse tra i seguaci del con-fusion, neologismo mai più appropriato per questa cucina così ricca, opulenta, ma senza una direzione chiara. Un miscuglio di ingredienti che apporta solo confusione gustativa e visiva, senza approdare ad una chiusura dal senso compiuto. Richiami, rimandi (l’ostrica a la coque ne è un limpido esempio) al classico ma resi confusionari da millanta ingredienti aggiunti senza alcun senso e nesso. Il confine tra la genialità barocca e la confusione raffazzonata non è poi così sottile come può sembrare. E’ questo  ristorante ne è un vivido e lapalissiano esempio.
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Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui

Recensione ristorante.

Una porta spalancata sul futuro dell’alta cucina. Un luogo magico, in cui stanno accadendo, giorno dopo giorno, eventi mai visti ed immaginati. Un luogo pervaso da energia positiva, da una tranquillità spirituale e da una carica creativa davvero unici. Un luogo che mi si veste addosso, che mi avvolge di preziose ed inaspettate sensazioni. Un cuoco che sta continuando il suo percorso di crescita con un passo impressionante, inarrestabile. Che ha trovato il suo equilibrio personale, il suo profondo ed originale quanto inatteso sviluppo nella direzione vegetale. Una cucina fresca, d’istinto, mai uguale a se stessa. Una frequenza da capogiro di piatti, ricette e preparazioni che riesce a stordire il più assiduo frequentatore. Da una sera all’altra rischi di non mangiare che pochi piatti già noti, su una sequenza di una decina abbondante di assaggi del percorso creativo a mano libera. Spesso accade che alcuni di questi piatti, veri e propri capolavori, rimangano atti unici, mai più ripetuti. Perché Giorgio Parini è l’emblema dell’arte dell’improvvisazione. E’ l’esplosione pura di talento istintivo, che non ha bisogno di brigate chilometriche e tanto ben addestrate. Che vive d’istinto, che esprime tutta la sua maestria negli abbinamenti, nella tecnica, mai ostentata ma ben presente.
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390

Recensione Ristorante

Molti gourmet, al di fuori dal Regno Unito, potrebbero non conoscere il nome di Bruno Loubet e, di conseguenza il suo ristorante. Anzi, a dirla tutta, siamo più che sicuri che in Italia, a parte il suono familiare, sia totalmente sconosciuto, anche perché il suo bistrot ha aperto i battenti di recente. Il successo però è già enorme. Parente del famoso e più rinomato Edouard? Diciamo che se parenti sono non hanno imparato a cucinare assieme 😉

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390

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Recensione Ristorante

Mi piace rischiare nella vita. Non avrei scelto di fare l’autonomo prima ed il titolare oggi. Riesco a convivere bene con l’aleatorio, l’incerto. Ma anch’io, qualche volta, ho bisogno di confortanti certezze. Di una carezza, di un seno di donna accogliente, di un abbraccio affettuoso e sottile, come un foulard di seta che ti sfiora il viso. Sapere cosa ti aspetta, essere certo di quello che troverai. Ed essere immensamente felice, quando te ne andrai, perché il ricordo rimarrà con te, almeno un paio di giorni, il tempo di smaltire quel persistente sentore d’aglio. Che ti lascerà, solo, a goderti il post prandiale in pace, senza nessun disturbo al tuo fianco, e chi ne avrebbe il coraggio 🙂 (altro…)