Passione Gourmet Pesce Archivi - Pagina 9 di 11 - Passione Gourmet

Al Molino

Ingredienti.
Intensi, coinvolgenti, travolgenti, violenti, appassionanti, coinvolgenti.
Trascinanti ed energici. Affascinanti e seducenti.
Per una volta non chiamiamola materia prima, come si farebbe per petrolio e affini. Chiamiamoli proprio con il nome che gli compete.
Il viaggio nel mondo degli ingredienti di qualità non può conoscere stanchezza.
E tra le perle che la splendida Sicilia può offrire, c’è senza dubbio uno dei re degli ingredienti in cucina: il pesce.
È solo il pesce di grande qualità che dovete venire a cercare in questo semplice ristorante a due passi dal mare di Santa Maria La Scala. Locale decisamente modesto nelle stagioni più fredde, ma nella bella stagione può sfoggiare anche una bella veranda vista mare. Carta dei vini molto limitata, dessert non di propria produzione e nemmeno particolarmente accattivanti. Ma sono dettagli non significativi qui.
Appena varcata la soglia farete conoscenza del protagonista assoluto: una esposizione del pescato giornaliero, reso particolarmente attrattivo dal rapporto diretto con alcuni pescatori locali.

pescato, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale

Non resterà che scegliere i compagni con cui intrattenersi per le successive ore e il tipo di cottura preferito.
Il gioco è fatto.
Sono proprio le preparazioni più semplici, quelle che lasciano esprimere a pieno il sapore del pesce, le più riuscite.
Dimenticabili solo i primi, eccessivamente conditi, con una salsa non perfettamente amalgamata.
Ma il resto è puro divertimento. Senza tanti voli mentali.
Solo Ingredienti, con la I maiuscola. Punto.

Tartufi di mare e Ostriche
tartufi di mare e ostriche, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
tartufi di mare e ostriche, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Occhi di bue e gamberi: il primo è tipico del litorale acese (il nome scientifico è Haliotis tuberculata lamellosa) anche se sempre più difficile da trovare (con conseguente notevole rialzo dei prezzi, qui infatti ci siamo attestati sui 90 euro/kg). Freschissimi i gamberi.
occhi di bue e gamberi, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
occhi di bue e gamberi, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
occhi di bue e gamberi, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Insalata di mare: polpo di straordinaria qualità, cotto splendidamente.
insalata di mare e di polpo, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
insalata di mare e polpo, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Il Fritto: frittata di neonata (strepitosa), sarde a beccafico, calamaretti, masculini (alici).
frittata di neonata, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
fritto, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
fritto, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Fusiati con melanzane e pesce spada e campanelle con scampi e zucchine.
Fusiati con melanzane, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Pesce alla griglia: Saraghi e Luvari. Semplicità.
pesce alla griglia, Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Scorci di Santa Maria la Scala.
Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Per i più atletici, consigliamo vivamente la camminata che da Santa Maria sale verso Acireale, passando per la riserva naturale della Timpa. I panorami sono da cartolina.
Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale
Al Molino, Santa Maria La Scale Acireale

“Driiin… Ciao Massimo, dove vado a mangiare del buon pesce fatto bene ad Alassio ? …al Pernambucco, ad Albenga”.

Belin quanto sono forti i liguri. Poni loro una domanda e ti rispondono così. Però la schietta sincerità che li caratterizza difficilmente sbaglia. Siete nei dintorni di Alassio e avete voglia di mangiare pesce cucinato alla vecchia maniera? Eccovi per tutta risposta un fritto da antologia, con degli scampi che parlano, con della verdura a Km zero (che pare arrivi dall’orto di famiglia) che la dice lunga sulla qualità di questo posto.
Accompagnare poi il pranzo con un buono, anzi ottimo bicchiere di vino dell’entroterra ligure fatto a due passi dal confine transalpino e con un taglio sud-francese, fa respirare un’aria decisamente costa-azzurrina.

Gran bel posto questo Pernambucco, in cui pare che l’orologio si sia fermato. Camerieri in livrea, patron, servizio e qualità della materia prima d’altri tempi, solo il conto appare … molto attuale. Ma alla fine il prezzo da pagare è ricompensato da una straordinaria accoglienza, da un’esperienza nel complesso molto soddisfacente sul lato mare e anche da dolci che vi faranno alzare sì la glicemia ma sapranno regalare più di un sorriso.

Un valido indirizzo da appuntare sul taccuino come valida alternativa ai più blasonati della zona. Qui troverete davvero del pesce ben trattato e mai mortificato. Il tutto in un’atmosfera un pò fané, forse agé… ma no, perché?

Tortino di zucchine trombetta… il benvenuto della cucina
tortino di zucchine, Il Pernambucco, Albenga
Un fantastico Chateau de Beaucastel delle lande liguri
vino, Il Pernambucco, Albenga
Zucchine trombette dell’orto e gamberi
zucchine, Il Pernambucco, Albenga
Baccalà e i suoi accompagnamenti
baccalà, Il Pernambucco, Albenga
Scampi
Scampi, Il Pernambucco, Albenga
Polpo e patate
polpo e patate, Il Pernambucco, Albenga
Cozze ripiene alla ligure
cozze, Il Pernambucco, Albenga
Pesce del giorno al forno con patate
pesce del giorno, Il Pernambucco, Albenga
L’imperiale fritto misto
fritto misto, Il Pernambucco, Albenga
La fantasia di dessert. Agé ma anche golosi e ben fatti.
fantasia di dolci, Il Pernambucco, Albenga

Vado a farmi una bella mangiata di pesce a Fiumicino.
Fino a non molti anni fa questo leitmotiv caratterizzava molti romani e non che identificavano la cittadina laziale alle porte di Roma con una delle mecche più gettonate del litorale cui dirigersi per soddisfare un così basico desiderio.
Da alcuni anni è possibile andare oltre tale primario appagamento.
Officia, infatti, da queste parti, Gianfranco Pascucci, uno chef bravissimo e riservato che conosce alla perfezione e ama profondamente ogni ingrediente legato al mare.
Non a sproposito in questo caso si può usare il termine di passione per definire lo spirito che lo anima e che si manifesta chiaro e indiscutibile nelle sue preparazioni.
Laddove, infatti, sarebbe comoda e rassicurante la semplice riproposizione di materia prima declinata in ricette consolidate dal tempo, qui si riesce in modo sistematico e convincente ad associare sempre un elemento, una cottura, finanche una semplice affumicatura a ingredienti primari, ça va sans dire, di eccellente qualità.
In tutti i piatti nulla è banale o scontato essendo il loro concepimento legato sempre a un guizzo estroso, mai fine a se stesso ma volto sempre a sottolineare sapientemente e nobilitare questo o quel protagonista.
Questo modus operandi è esaltato ovviamente dalla scelta del menù degustazione, grazie al quale, specialmente in quello a mano libera, è possibile avere una panoramica completa e soddisfacente delle potenzialità della cucina.
Ma anche scegliendo random dalla carta sarà possibile “pescare” dimostrazioni esaurienti delle abilità dello chef.
I gobbetti alla verza accompagnati da squisito intingolo vivacizzato dalla presenza all’aceto, una vongola nuda e cruda servita dopo una chirurgica ed etxebarriana affumicatura alla brace, sono piccoli esempi di attenzione ai particolari di cui questa cucina è capace.
Altrettanto evidente, anche in piatti più golosi, il certosino equilibrio in essi profuso, come negli spaghetti ai gamberi in cui una dose calibratissima di peperoncino nobilita significativamente la preparazione o i fegatini di triglia con lamponi che accompagnano una tempura di calamaro di nipponica levità.
E’ uno di quei locali che rappresentano una sicurezza costante nel tempo, in una sala, tra l’altro, piacevole, dove l’unico appunto possibile potrebbe essere, con un pizzico di superficialità, la mancanza di una vista mare, cui supplisce però ampiamente la degnissima rappresentanza di esso nel piatto.

Cracker di nero di seppia, acciughe mariunate, ristretto di frutti rossi, crema di uova di ricciola.
cracker nero di seppia, Pascucci al porticciolo, Chef G. Pascucci, Fiumicino
Crema di patate, spuma alle acciughe, polvere dicaffè, limone.
crema di patate, Pascucci al porticciolo, Chef G. Pascucci, Fiumicino
Gobbetti alla verza con piccola bisque all’aceto. Squisiti.
Gobbetti alla verza, Pascucci al porticciolo, Chef G. Pascucci, Fiumicino
Prosciutto di tonno, melone, cialda all’amaranto, aria al gazpacho, cetriolo, polvere di peperone di Senise. Fresco è dire poco.
prosciutto di tonno e melone, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Ostrica, sorbetto di mela e basilico. Anche se, forse, le ostriche andrebbero servite nature
Ostrica, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Vongole alla brace.
vongola alla brace, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Ottimo maccarello marinato prima, passato in salamandra poi, con maionese d’ostrica, forse superflua, cipolla essiccata e ultimi asparagi di stagione.
maccarello, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Gnocchi di carrube ripassati in burro e salvia, foie, calamari e alghe rosse. Per niente stucchevole. Un piatto di terra, di mare….
gnocchi di carrube, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Spaghetti con gamberi, telline, tartufo scorzone e peperoncino. Piatto dalla golosità molto ben temperata.
spaghetti con gamberi, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Pezzogna cotta in foglie di limone, cialda sbriciolata, olio alle mandorle
pezzogna cotta in foglie, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Gamberi rossi al sale, erbe bruciate. Basico e appagante gamberi rossi, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Tempura di calamaro, gelato di cipolla di Tropea, arancia e pepe.Tempura, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Fegatini di triglia, cialda sbriciolata, lamponi.
fegatini di triglia, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Sorbetto di pomodoro con frutti rossi, yogurth e menta
sorbetto di pomodoro, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Bignè allo zabaione, meringa, polvere di caffè.
bignè allo zabaione, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Dolce de leche, cioccolato e mango.
dolce de leche, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Petit fours.
petit fours, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Coerente accompagnamento.
champagne, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma
Interno
interno, Pascucci al porticciolo, Chef Gianfranco Pascucci, Fiumicino, Roma

La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-

“La Baracca dello Zazzeri” è ormai conosciuta da chiunque ami il pesce di qualità in tutte le sue possibili declinazioni: merito indiscusso del patron Luciano che, grazie alle sue indiscusse capacità in cucina, al suo indubbio carisma e alla sua capacità di fidelizzare la clientela con la giusta dose di empatia ed il consiglio giusto, è riuscito a creare un ristorante che, anche in questi momenti difficili, macina coperti a pieno regime.
La storia professionale dello Zazzeri e della sua creatura inizia nella primavera del 1964, dapprima nel piccolo stabilimento balneare, qualche cabina, qualche ombrellone ed in cucina nonna, mamma e zia a preparare piatti semplici e leggeri perfetti per i bagnanti affamati; già allora Luciano, ancora bambino, comincia a dare una mano e ad imparare il mestiere della cucina e della sala.
Grazie all’esplosione del fenomeno vino, cominciano ad arrivare in zona i turisti e gli stessi produttori frequentano assiduamente lo stabilimento ed il ristorante decretandone il successo.
Intanto Luciano cresce, comincia a fare il bagnino e a pescare sulla barca di proprietà della famiglia, ma è nel 1987, dopo una spaventosa mareggiata che danneggia seriamente la struttura, che prende definitivamente in mano le redini dello stabilimento e della ristorazione.
Nel 1996 il ristorante cambia nome, trasformandosi in “La Pineta di Luciano Zazzeri” e diventando punto di riferimento per la ristorazione della zona e non solo.
Oggi La Pineta conserva il suo primitivo aspetto di rifugio per bagnanti golosi, ma l’offerta negli anni si è molto affinata: “lo Zazzeri” continua a districarsi ottimamente in cucina, ma anche in sala, dove riesce a cucire percorsi mirati per la clientela, in gran parte habitué, che si affidano totalmente alle sue cure.
Qui ogni giorno viene servito il meglio del pescato: le barche di proprietà sono diventate tre e permettono un approvvigionamento costante e di qualità indiscutibile.
La cucina della Pineta è quella tipicamente marinara, semplice ed essenziale, volta ad esaltare senza stravolgere la meravigliosa materia ittica.
Il livello rimane sempre costante sia che ci si lasci tentare dall’ormai classico bollito di pesci misti e crostacei, dalla fragrante frittura o da un semplice pesce al sale.
Anche sui primi piatti la mano è sicura, mentre i dessert continuano a non essere all’altezza del reparto salato.
Ottima invece la cantina, ricca di bottiglie importanti sia nazionali che estere, che permette di bere bene a prezzi ragionevoli.
Il servizio è cordiale, caratterizzato da quella punta di bonaria ironia tipicamente toscana che mette di buon umore e riesce a districarsi senza affanni apparenti anche a sala piena.
In conclusione una tappa sempre consigliabile per chi ama il pesce fresco e ben cucinato, in una sala che trasmette l’impagabile sensazione di essere un tutt’uno con il mare stesso.

Il cestino del pane.
pane, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Il pane carasau.
pane carasau, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Il benvenuto della cucina: alice, pomodoro e cipolla fresca.
alice pomodoro e cipolla fresca, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona
La trippa di mare: trippa di baccalà con fagioli, delicata e molto simile ad una comune trippa di vitello e trippa di pescatrice, dal gusto più deciso, presentata in un panino come il classico lampredotto.
trippa di mare, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Tartare della Pineta: Ricciola, gamberi e tonno, grandissima materia prima.
tartare della pineta, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Gnocchi neri con calamari e carciofi fritti: gustosi e dall’ottima consistenza gli gnocchi, splendidi e piccolissimi i calamari.
gnocchi neri con calamari, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Fritto di mare e verdure: croccante, ottima la varietà; insomma, un gran fritto.
fritto di mare, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Lupicante in guazzetto: un bell’esemplare di astice blu locale cucinato alla perfezione.
lupicante in guazzetto, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Il mitico bollito misto di pesce, crostacei e calamari servito con maionese.
bollito di pesce, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Millefoglie con crema pasticcera e caramello.
crema pasticcera e caramello, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-
Semifreddo al croccante di pistacchi.
semifreddo ai pistacchi, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-

Tortino di cioccolato bianco e salsa di arance.
tortino al cioccolato bianco, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-

Piccola pasticceria.
piccola pasticceria, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-

Bollicine a tutto pasto.
bollicine e a tutto pasto, La Pineta, chef Luciano Zazzeri, Marina di Bibbona-

Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio

Alassio, e più in generale le cittadine della Riviera Ligure, nelle giornate soleggiate di fine inverno hanno un fascino tutto particolare: si può godere appieno del panorama senza ostacoli che osteggino lo sguardo, camminare in pace, parcheggiare con facilità e, con un po’ di accortezza, anche godere di un pasto soddisfacente a pochi metri dal bagnasciuga.
Il Gabbiano ad Alassio, se desiderate tutto questo, può fare al caso vostro: un locale con un’impronta chiara e ben articolata, lontano anni luce dai troppi ristorantini acchiappaturisti che affollano i nostri litorali con proposte almeno improbabili.
Il Gabbiano, gestito con passione da Paolo Quartero e da sua moglie, si trova sulla passeggiata a mare della famosa località rivierasca e, nella bella stagione, permette di mangiare sia nella luminosa veranda panoramica sia nei tavolini esterni posizionati praticamente sulla battigia.
Al Gabbiano, però non si viene solo per il panorama, ma soprattutto per provare la cucina di Paolo.
Il mare è il grande protagonista e non potrebbe essere altrimenti, ma anche i carnivori possono trovare alcuni piatti non banali.
La cucina è piuttosto semplice, il grande protagonista è il prodotto che viene trattato con rispetto e cucinato il minimo necessario per esaltarne le peculiarità senza per questo fargli perdere l’identità.
Cotture precise, sapori netti e un buon equilibrio complessivo, anche se con qualche piccolo eccesso di sale qua e là, fanno sì che il tempo passato a tavola sia nel complesso più che positivo.
Ma oltre agli amanti della tavola, anche i seguaci di Bacco possono qui trovare soddisfazione; infatti l’altra grande passione dello chef è il vino e l’importante carta ne è la dimostrazione tangibile; ben compilata, con in grande evidenza la Francia tutta e la Champagne in particolare, riflette, nel suo complesso, la competenza e l’amore per il vino del suo redattore e permette di bere anche molto bene a prezzi tutto sommato ragionevoli.

Focaccia, siamo in Liguria e non può mancare.
Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Pane bianco e con la polpa di oliva.
pane bianco, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguriaBenvenuto della cucina: involtino di melanzana ripieno di palamita.
melanzana ripiena di palamita, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Scampi cotti a vapore, carciofi di Albenga, salsa al lemongrass: buoni con un pizzico di sale di troppo nei carciofi.
Scampi cotti a vapore, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Passatina di ceci, calamaretti spillo e bacon croccante.
passatina di ceci, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Ottima sogliola cotta alla brace con maionese fatta in casa, tortino di patate e dadolata di verdure.
sogliola cotta alla brace, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Triglie spinate e fritte con carciofi: il pesce forse complice un’impanatura piuttosto spessa è risultatato troppo secco.
triglie spinate, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
L’ottimo vino in accompagnamento.
ottimo vino in accompagnamento, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Cannoli di pasta fillo ripieni di crema al mascarpone e ananas.
Cannoli di pasta fillo, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria
Piccola pasticceria.
Piccola Pasticceria, Il Gabbiano, Chef Paolo Quartero, Alassio, liguria