Francesco Cassarino lascia?
No… raddoppia.
Al locale Caravanserraglio di Ragusa ha affiancato questa nuova creatura, davvero sorprendente.
Sì, perché il Caravanserraglio stava un po’ stretto al vulcanico cuoco ragusano e al suo bravissimo e giovane figlio, che troverete qui in sala in veste di Patron. Con un’esperienza e cultura profonda sugli ingredienti, con una mano sulle preparazioni gentile, pulita e mai invasiva (merce rara da queste parti, indubbiamente) e, non ultimo per importanza, con un ottimo palato.
Francesco è uno dei più importanti scopritori di talenti di questo angolo della Sicilia, e dobbiamo ammettere che non ha mai sbagliato un colpo.
Ma è dotato di un pregio fondamentale: quello di avere spirito di osservazione e palato quando si scelgono gli ingredienti.
A maggior ragione in un luogo che vuole fare della sua bandiera la qualità di questi ultimi, portandoli a tavola nella maniera più pura e semplice possibile. Apparente semplicità, in realtà, perchè poi lo studio sulle cotture, così come sugli strumenti di cucina (ben 3 fantastici green egg) è attentamente curato in ogni suo dettaglio.
Qui troverete appunto una cucina schietta, sincera, senza troppi orpelli. Anche se il piatto di tonno e burrata, così come alcune altre preparazioni del cuoco ragusano, sapranno solleticarvi le papille con eleganza ed originalità.
Completa il tutto un servizio attento e disponibile, la possibilità di degustare una delle migliori pizze della zona e, non ultimo, una cantina di tutto rispetto, per profondità e varietà di scelta. Senza dimenticare il fatto che state pranzando a due passi dal mare, un mare profondo e intenso.
Scorci del bel locale.
La mitica scaccia locale, qui con ricotta e erbette.
Una scelta interessante dalla fornitissima cantina.
L’ottimo pane con farine integrali e lievito madre… un’opera d’arte, signature dello chef.
L’ottimo pizza, con farina di grano duro e prosciutto di Parma.
Tonno, burrata, acciughe cantabriche, senape, salsa di carota e soia.
L’ottimo piatto di crudi.
Ricciola al barbecue e patate.
Tonno tataki, sedano arrosto e verdure primaverili.
L’imperiosa pasta, vongole e patate.
Il ricottamisù.
A volte bisogna proprio provare. Non basta guardare un sito internet, perché potreste essere fuorviati.
Varcata invece la soglia di questo locale vi immergente in un luna park per il godurioso gourmet.
Con una proposta variegata, che è di moda definire polifunzionale, ma di altissima qualità dal primo all’ultimo piatto. Qui al Caravanserraglio si mangia un’ottima pizza, lievitata con maestria e condita con prodotti di grande qualità. Potete venirci per quello, accompagnando la portata principale con patatine fait maison di qualità indiscussa, assaporando una birra di qualità, e finendo con un dolce all’altezza, preparato con sapienza, senso del gusto e precisione.
Oppure, una sera più speciale delle altre, potete sedervi a questi tavoli e farvi trasportare da una cucina sensibile nelle cotture, nella scelta della straordinaria materia prima, ittica o terragna che sia, nella qualità della proposta. Pesci di freschezza imbarazzante, cotti a puntino, accompagnati da verdure preziose. Francesco Cassarino, lo chef patron, è ricercatore instancabile.
Non contento delle carni prodotte nella sua zona le ha sempre cercate altrove, perché una vacca vecchia Galiziana non vale certo una Modicana mal allevata, dice lui. Peccato però che Francesco, testardo, si sia messo in testa di allevarla lui la sua Modicana. Ed ora, ancora in fase di esperimenti, il lavoro, duro e costoso, sta procedendo a pieno ritmo.
I polli, selezionati da un allevatore della zona, le farine, di uno dei pochi mulini antichi che lavorano qualità ormai quasi estinte, e i pomodori, frutto di ricerca e di recupero di una azienda che lavora come Dio comanda. Francesco non è solo grande selezionatore, ma anche un grande maestro del Fuoco. Per lui il forno a legna non ha segreti. E’ in grado di produrre tutte le cotture di questo mondo, bassa temperatura –alla brace– al vapore, perché dice che ogni angolo di un forno, ogni momento della sua vita, ha una temperatura, una umidità, una sensazione diversa.
E poi come dimenticare una cantina, profonda e ricca di qualità enologica da far impallidire anche un bistellato. Borgogna, Mosella (le grandi passioni del titolare), Bordeaux ma anche tanta Italia, e la Sicilia più nascosta ma vera. Francesco è anche attento gourmet, ed è prodigo di belle parole e segnalazioni per i suoi giovani, e meno giovani, colleghi conterranei.
E allora non esitate, fatevi cullare fra le mani di questa meravigliosa famiglia, qui a Ragusa.
Post Scriptum:
Il Caravanserraglio è luogo magico, in cui trascorrere una serata piacevole, cullati dal servizio attento dal giovane erede Cassarino e dalla premurosa Moglie. Un posto dell’anima, profondo ed inteso, un posto che ti fa sentire a casa.
Un grandissimo vino, della zona più borgognona d’Italia.
La focaccia servita con…
…un pane cotto nel forno a legna a lievito madre.
Spaghetti di gragnano, spinacino selvatico.
Seppie, gamberi e tonno crudi…
Un imperioso san pietro…
Una fantastica aguglia imperiale.
Un dessert al cioccolato nero e ricotta indimenticabile…
Siete in vacanza nel ragusano? Cercate un luogo piacevole, discreto ma tutto sommato non troppo formale? Volete partire da un’attenta e ben elaborata cucina territoriale di pesce sino ad approdare alla migliore pizza del circondario? Allora il Caravanserraglio è il posto giusto per voi.
Francesco Cassarino è un cuoco-proprietario sensibile, attento e preparato. La sua pizza alla mortadella, scorze di limone, pistacchi di bronte, bufala e pachino è ormai un cult. Cassarino conosce e studia i prodotti locali con perizia e competenza ed ha una conoscenza del mondo ittico estremamente approfondita ed articolata. La sua selezione della materia prima, degli abbinamenti e dei condimenti è a dir poco maniacale. Ottima la lampuga in crema di patate e cipolle di Giarratana così come l’aguglia imperiale con crema di broccolo e melanzana perlina. Dolci, sugosi ed intriganti i gamberetti di Portopalo alla paprika e tutt’altro che anonimo ed omologato il trancio di tonno al forno, dalla cottura perfetta, con cipolla di Giarratana caramellata. Una particolarità di Francesco e proprio quella dell’ampio utilizzo che fa del forno a legna. Il mantenimento della pizzeria, oltre che strategico per la clientela, lo ha indotto a studiare ed elaborare cotture interessanti e molto intriganti. Buono il servizio, gestito dalla moglie, ed ottima cantina a supporto, con proposte che spaziano sino in Mosella, avendo Francesco trascorso molto tempo in Germania. Tenete presente questo indirizzo di sicuro interesse se vi recate nel sud della Sicilia, non perdetelo assolutamente!
Lampuga in crema di patate e cipolle di Giarratana.
Aguglia imperiale con crema di broccolo e melanzana perlina.
Gamberetti di Portopalo alla paprika.
Trancio di tonno al forno.
Pizza alla mortadella, scorze di limone, pistacchi di bronte, bufala e pachino.
Pizza alla provola.