Passione Gourmet Castello di Spaltenna Archivi - Passione Gourmet

Il Castello di Spaltenna

Una antica finestra sulle verdi colline del Chianti

È la cartolina perfetta per gli ospiti del Castello di Spaltenna: uno dei luoghi più esclusivi del nostro Paese dove ci si gode la quiete di un bellissimo complesso alberghiero medievale, immerso in una verde valle circondata da vigneti, cipressi e ulivi. In sintesi, un concentrato di Toscana.

Questo relais di campagna, che sfoggia una sobria eleganza, si fregia delle storiche costruzioni ancillari, come l’antica Pieve di Santa Maria con torre campanaria, costruita nel 1000 d.C. e l’adiacente monastero fortificato.

La struttura offre 37 accoglienti stanze arredate con stile rustico, tra letti a baldacchino e scrittoi ottocenteschi. Svariati servizi e amenità – una fornita Spa, due piscine, una coperta e una scoperta, che affaccia sulle vigne – sono il viatico per una tranquilla sosta di puro relax.

L’offerta gastronomica poliedrica ed esaustiva è affidata all’esperta mano di Vincenzo Guarino, campano innamorato della Toscana. È lui a curare il buffet della colazione, l’Osteria (in cui è possibile gustare piatti tipici della regione, dai pici alla pappa al pomodoro, dalla fiorentina al cacciucco), il ristorante La Terrazza, la Pizzeria (allestita in uno spazio interamente aperto con tanto di forno a legna, un progetto fortemente voluto dallo chef che si è avvalso della collaborazione del pizzaiolo Gennaro Nasti della pizzeria Bijou di Parigi) e, ovviamente, il ristorante gourmet (stellato) Il Pievano.

La galleria fotografica:

Toscanità mediterranea nel cuore del Chianti: la cucina di Vincenzo Guarino al Castello di Spaltenna

La cornice del meraviglioso Castello di Spaltenna a Gaiole in Chianti, borgo feudale che affaccia sulle colline del Chianti, da sola vale una visita.
L’intera offerta gastronomica di questo luogo senza tempo è nelle sicure mani del levigato Vincenzo Guarino, campano di origini, ma giramondo d’adozione e chef del ristorante Il Pievano.

La sua cucina è sincera e porta con sé il frutto di esperienze e passioni che si intravedono nelle diverse tecniche – spagnole e francesi su tutti – che contraddistinguono le sue creazioni, in cui la tradizione toscana viene contaminata con accenti campani e mediterranei.
Quella di Guarino è una cucina studiata a tavolino, perfetta per ogni avventore e che funziona.
I piatti, appaganti e dal gusto rotondo, sono apprezzatissimi dalla clientela, anche se a nostro avviso potrebbero spingere di più sull’acceleratore per quel che concerne aspetti quali le acidità e i contrasti.

È invece identitaria della Toscana la cucina, che porta nel piatto prodotti del territorio come i fantastici volatili dell’azienda Laura Peri e la Chianina della macelleria Fracassi, eccellenze il cui sapore svetta a ogni singolo assaggio.

Estetica, prodotti regionali e molto altro

A volte ci si focalizza troppo sulla forma, con il rischio di essere fini a se stessi – vedi il gioco sulla Pappa al pomodoro, molto incentrato sulle consistenze, ma a tratti ripetitivo – altre volte più sulla sostanza – come nel Piccione, in cui la cottura classica perfetta risolleva le sorti, con una grande interpretazione del volatile sulle rischiose nuances dolci di zenzero e foie gras o della sontuosa Spigola d’amo, omaggio a Jackson Pollock.

Decisamente meno incisivi i dessert, belli all’aspetto, ma troppo carichi nel sapore e nelle combinazioni.
L’estetica del piatto ha un particolare occhio di riguardo, a cominciare dalle stoviglie e, più in generale, da alcuni piatti in legno, originalissimi e disegnati dallo chef e dai manufatti in ceramica, realizzati da una bottega artigianale, annessa al resort.
I tavoli del ristorante sono gremiti di clientela anche locale. In estate il servizio viene effettuato nel bellissimo chiostro, sotto la Pieve con campanile, e l’atmosfera che si respira, a lume di candela, è a dir poco affascinante.

C’è grande entusiasmo, insomma, e siamo certi che ci sarà una crescita graduale.

La galleria fotografica: