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Prime Uve Invitational Barbecue Championship 2018 – Quarta Edizione

“Bbq is not a verb, Bbq is not grill, Bbq is meat… special meat” cantano Rhett&Link nella canzone The BBQ song. Sì, perché se la griglia è un modo per cuocere rapidamente la carne, il barbecue è differente, il barbecue è un vero e proprio stile di vita, tanto che lo scorso anno ci eravamo già preoccupati di spiegarvi nel dettaglio quali fossero le principali differenze tra barbecue e grigliata.

E anche quest’anno come l’anno scorso abbiamo avuto l’onore di partecipare alla quarta edizione del Prime uve Invitational Barbecue Championship, prestigiosa gara di barbecue organizzata nella sede della distilleria Bonaventura Maschio con il supporto di Weber, sponsor tecnico fin dalla sua prima edizione. Una delle gare più celebri del circuito europeo sanzionato da KCBS, la Kansas City Barbecue Society, l’ente più autorevole a livello mondiale, una società no profit che si dedica alla promozione di gare di barbecue nel mondo con oltre 19000 membri appassionati.

Sabato 30 giugno e domenica 1° luglio, 18 squadre provenienti da tutta Europa si sono sfidate per contendersi l’ambìto titolo di Grand Champion ma non solo. Durante la prima giornata infatti, undici team hanno gareggiato per contendersi il primo posto di una categoria special, ovvero la “BBQ & Cocktail Pairing”. Le squadre avevano il compito di proporre un abbinamento tra preparazioni bbq e un cocktail realizzato utilizzando Prime Uve Bianche, Nere e Oro. Food pairing valutati da una giuria di esperti giornalisti enogastronomici capitanati dall’illustre bartender capitolino Massimo D’addezio, esperto di mixology e Food pairing. Noi lo abbiamo intervistato qui, e abbiamo cercato di scoprire le potenzialità della mixology e tutti i segreti di questa splendida arte abbinata a ingredienti insoliti, fatta di proporzioni, bouquet aromatici e semplicità.

I Vincitori? Pure BBQ con il loro Juicy Lucy

Un contest prestigioso, ma in realtà “il Prime Uve” è anche una vera e propria festa, che trasforma la distilleria in un  luna park del gusto. Tante chicche da poter gustare, dopo aver partecipato agli interessanti workshop sui metodi di cottura organizzati dal Chapter Veneto di BBQ4All e Weber. Dal gelato di altri tempi di Simone De Feo della Cremeria Capolinea, che ha presentato alcuni gusti il cui ingrediente era il distillato Prime Uve, al salmone Upstream di Claudio Cerati, passando per le prelibatezze del pirotecnico Giovanni Mandara di Pizzaiolo on the road, birra Menabrea spillata giorno e notte, caffè Nespresso e open bar con Michele di Carlo, con una carta dei cocktail da lui realizzata ad hoc, dedicata all’evento.

Tornando alle scoppiettanti braci, il cuore della manifestazione è la gara ufficiale che si è svolta durante la giornata di domenica. Alle consuete categorie Chicken, Ribs, Pork e Brisket si affiancano le specialità volte ad esaltare il connubio tra pietanze cotte al barbecue e distillati, tra cui quelle della categoria Sauce (nella quale i team si sono sfidati nella preparazione di una salsa con il distillato Prime Uve) e quelle della categoria Barrel Smoke, con preparazioni  realizzate utilizzando i chunks ottenuti dalle botti impiegate per l’invecchiamento di un distillato Prime Uve.
Nella sala dei giudici ufficiali la competizione ha finalmente inizio: è qui dove i team devono consegnare tutte le preparazioni, a scaglioni di mezz’ora e in cronometrate finestre di dieci minuti, e dove l’impeccabile giuria, con metodo e rigore davvero degni di nota, pronuncia il suo giudizio (ricordiamolo totalmente alla cieca, il collaudatissimo metodo di consegna non ammette eccezioni).

E mentre i Pit Masters attendono con pazienza i risultati, il team dei giornalisti si diletta in una gara insolita: Pasta fresca e BBQ, sotto il severo sguardo del “Tortellini Dream Team” composto da Stefano Caffarri e dall’associazione Zdora, Save the caplet. Un’occasione divertente per imparare a realizzare i cappelletti, i ravioli e i plin, un po’ come li facevano le nostre nonne, insieme, intorno a un tavolo, seguendo la tradizione… con la sola (tollerata) variante del ripieno, la cui ricetta è stata adattata all’occasione, era a base di pulled pork e brisket.

Rullo di tamburi… è giunta l’ora di proclamare i vincitori, ed ecco i padroni di casa Anna e Andrea Maschio salire sul palco (sul nostro canale Facebook troverete la diretta). Il premio della categoria Sauce va agli italiani Bros Hog, quello della categoria Barrel Smoke  I Pure BBq, per la categoria Pork vincono invece i BBQ+, mentre per il Brisket il primo posto va ai Bohemian Backyard Barbecue. Il premio di Reserve Grand Champion va ancora a i BBQ+, ma è Bunch of Swines, team europeo dell’anno del ranking KCBS, ad aggiudicarsi il titolo di Grand Champion, oltre ai premi delle categorie Chicken e Ribs. Un fortissimo team (formato da sole due persone, marito e moglie) che nel corso degli anni ha vinto alcuni dei più grandi concorsi europei, che ha ricevuto premi anche in occasione di importanti eventi barbecue invitational negli Stati Uniti.

Ora non ci resta che accendere i nostri barbecue e provare nel nostro piccolo a replicare le sublimi preparazioni dei team, tipiche del bbq americano. E con impazienza attendiamo il prossimo anno, per tornare a trovare Anna e Andrea e tutta la loro squadra, per vivere appieno le emozioni dei team in gara, per respirare il profumo della brace, quella vera, e apprendere tutti i segreti dei guru del barbecue… ma anche della mixology!
All’anno prossimo, Prime Uve!

Il nostro racconto della gara di BBQ più esclusiva in Europa

Vi avevamo lasciati accennandovi di un manipolo di fissati che hanno fatto del bbq uno stile di vita, in Italia e in Europa come negli USA.
Ci riferivamo ovviamente, senza mezzi termini, ai partecipanti delle competizioni di bbq europee, gare che negli ultimi anni hanno registrato un’impennata di partecipanti ma soprattutto un’innalzamento della qualità impressionanti, principalmente per quanto riguarda i team provenienti dal nostro paese.
E se la definizione di “competizione di BBQ” vi ha fatto sorridere, suonandovi nuova tanto quanto curiosa, sappiate che è questo un mondo sì estremamente di nicchia, ma che vale sicuramente un approfondimento, fosse anche solo per l’aspetto gastronomico, davvero degno di nota.

La sublimazione di questa definizione in Italia ha un preciso nome: “Prime Uve Invitational”, una delle gare -per non dire la gara- più prestigiose del circuito europeo sanzionato da KCBS (Kansas City Barbecue Society, l’ente più autorevole a livello mondiale). E tutto ciò non lo raccontiamo di certo noi, ma è altresì ritrovabile nella fierezza dello sguardo dei pitmaster delle 18 squadre presenti alla terza edizione di questo Invitational, così come nella volontà degli amici/supporter di essere presenti per sostenere i team, anche a costo di trasferte importanti, anche solo per dire io c’ero.

Partiamo con il dire che l’esclusività di questa gara è poliforme: innanzitutto, il livello dei partecipanti è davvero alto, in quanto vengono invitati i primi 15 team della classifica TOY europea ufficiale KCBS più tre selezionatissime wild card.
Ma ciò che la rende davvero un unicum europeo, e che la porta ad essere nel concetto molto simile alla gara più famosa e ambita nel mondo BBQ, il Jack Daniel’s Invitational, è che il tutto viene organizzato da un’azienda, all’interno del proprio stabilimento di produzione. Sempre una distilleria ma non nel Tennessee, bensì a Gaiarine, paesello tra Treviso e Pordenone, dove ha sede la distilleria Bonaventura Maschio.

Una gara di bbq che contemporaneamente è una festa e un grande evento. Dove tutto gira intorno alla competizione, ma la stessa ha un ruolo marginale durante il weekend, che diventa più un’occasione di divertimento per tutti. In primis per i team che, normalmente relegati a location molto più modeste e con un pubblico estremamente più di nicchia, si sentono coccolati e proiettati al centro di numerose attenzioni di pubblico, giornalisti e obiettivi in generale.

Ciò è altresì vero per il pubblico -anch’esso contingentato nel numero concesso per legge- che può godersi, senza affanni, calca o resse, tutti gli aspetti dell’evento, per tutta la durata dei due giorni di manifestazione: piccoli workshop sui metodi di cottura organizzati dal Chapter Veneto di BBQ4All e Weber, open bar con Michele di Carlo e carta dei cocktail da lui realizzata ad hoc con prodotti Prime Uve, gelato con Simone de Feo della Cremeria Capolinea, anch’essi con alcuni gusti comprendenti Prime Uve. E poi ancora pizze (e molto altro) del Pizzaiuolo on the road, birra Menabrea spillata giorno e notte, alcune varietà di caffè Nespresso in degustazione e molto altro, tutto a disposizione di tutti dal venerdì sera alla domenica pomeriggio, senza sosta.

Infine, questo Invitational è una vera epifania anche per i giornalisti, non relegati a meri reporter bensì coinvolti (iper)attivamente per tutto il weekend. A partire dal sabato nel primo pomeriggio, con un rapido e interessante tour della distilleria con Andrea Maschio, per scoprire come nasce Prime Uve in tutte le sue fasi di vita. Poi subito addosso guanti e grembiuli, e diventiamo tutti Griller per un giorno con l’omonima Masterclass di Gianfranco Lo Cascio di BBQ4All e Weber: dopo una breve introduzione teorica veniamo accompagnati ai Kettle per provare cosa vuol dire, sporcandosi le mani, fare bbq.
A seguire la Masterclass, un’interessante sessione di degustazione dei gelati di Simone de Feo, abbinati ad alcune preparazioni al bbq (Pork Ribs con gelato alla robiola, amarene, senape e olio extra vergine e Beef Ribs con gelato alla panna acida, aglio fermentato e maggiorana).

La domenica invece si entra in clima gara, e i registri cambiano di netto. I team hanno iniziato, già dalla sera precedente e per tutto il corso della notte, le operazioni di affumicatura e cottura delle preparazioni da presentare ai giudici. Fin dalla primissima mattina, i toni rilassati del sabato hanno lasciato spazio a sguardi seri e operazioni precisamente tabellate, ogni movimento nei gazebo avrà un fine preciso ai termini della competizione. I tempi sono strettissimi e rigorosi, e non ci sarà alcuno spazio per errori o improvvisazione.

Per una selezione di giornalisti è prevista una grande opportunità, ovvero prendere parte alla giuria di una categoria di gara creata ad hoc: la Barrel Smoke, categoria in cui i team potranno cimentarsi in una preparazione libera, a patto che essa sia affumicata con il legno di una botte di affinamento di Prime Uve, aperta appositamente durante la cerimonia di apertura.

Grande opportunità per noi perché ci permette, grazie ad un briefing mattutino con Gianfranco Lo Cascio e Haymo Gutweniger, di conoscere in dettaglio il regolamento KCBS e applicarlo nella valutazione. Un macchinoso e complesso sistema di consegna in doppio cieco fa sì che i team non sappiano quali giudici valutino la propria preparazione, e viceversa i giudici non sappiano (ed effettivamente sarà così, nella maniera più categorica) di quale team sia ciò che a loro viene servito. Se volete approfondire in dettaglio i metodi di valutazione KCBS, vi rimandiamo al sito ufficiale.

Ma è nella sala dei giudici ufficiali di competizione che va in scena il clou della gara: a scaglioni di mezz’ora, in cronometrate finestre di dieci minuti, i team devono consegnare tutte preparazioni (che ricordiamo sono Chicken, Ribs, Pork, Brisket come da regolamento internazionale, più Sauce, Dessert e Barrel Smoke quelle aggiuntive per Prime Uve) al banco filtro, che le dividerà e le farà pervenire a 24 giudici, dalle nazionalità più disparate, divisi in quattro banchi di degustazione, che lavorano con un rigore marziale e un silenzio stordente, con una professionalità e una serietà davvero rari. Tanto che (cosa purtroppo strana per noi italiani) la valutazione dei giudici è sempre accettata ed incontestata dai team, proprio perché grazie al rigore del metodo non può esserci alcun tipo di malizia né sotterfugio.

In chiusura, la sentita cerimonia di premiazione, caratterizzata da un montepremi davvero considerevole per gli standard medi di gara. Gli unici due team italiani in gara portano a casa due ottimi primi posti (i Barktenders nel Chicken e i BrigBoys nel Pork) e delle ottime posizioni generali; i vincitori della categoria Ribs sono gli austriaci del Bbq Longhorn Ranch Hands, mentre il primo posto nel Brisket va ai fortissimi inglesi del Bunch of Swines. Grand Champion il team austriaco Bbq Longhorn, Reserve Grand Champion agli inglesi di Miss Piggy’s.
Per quanto riguarda le categorie aggiuntive, i vincitori sono: Dessert Southern Dutch Bbq; Sauce De Rokende Regahs; Barrel Smoke BBQ+; Barrel Smoke Jury VIP Flaming Pig Bbq.

Se siate appassionati di bbq, di distillati, di cocktail ma anche di food in generale, ascoltate un consiglio: fate il possibile per essere presenti alla prossima edizione del Prime Uve Invitational, ad ogni costo.
Noi, che appassionati lo siamo di tutto quanto sopra, abbiamo già fatto partire il conto alla rovescia. Ci si vede il prossimo anno!