“Giovani forchette alla riscossa. In questo spazio di PG, raccogliamo dunque testimonianze, racconti, itinerari e segnalazioni di giovani penne dall’attitudine ‘buongustaia’, che autonomamente hanno trovato affinità con il nostro approccio. Non sarà consentito loro, per ora, di esprimere un voto, ma solo commenti e descrizioni della loro esperienza. Il canale ‘Young Forks’: ai giovani parole e forchette, a voi la lettura”
All’imbocco della Valle San Martino, ad Ambivere, c’è una riserva di tradizioni bergamasche. In una stupenda villa con un orto da cui germogliano le verdure più genuine, le ricette antiche di nonna Ida vengono custodite dalle nuove generazioni della famiglia Visconti.
In carta non solo carne ma anche diversi piatti vegetariani, da cui i sapori bergamaschi emergono forti, come nel caldo risotto con stracchino all’antica e Moscato di Scanzo, la più piccola DOCG d’Italia, e nell’immancabile, ottima polenta, che racchiude un uovo delle galline del pollaio dietro alla veranda, accompagnato da un altro eccellente formaggio: il Branzi. I casoncelli sono fatti a regola d’arte: la chiusura perfetta e la pancetta croccante ricordano i migliori pranzi in famiglia.
Il servizio è accogliente, attento e disponibile. Lo chef Roberto Visconti mostra fedeltà alla tradizione e attenzione alla naturalità, nonché alla stagionalità, di tutti gli ingredienti.
Recensione ristorante.
In una elegante corte lombarda del ‘500, ad Ambivere, piccolo centro poco distante da Bergamo in direzione Lecco, troverete il locale gestito dalla famiglia Rota, Camillo in sala e Loredana e Fernanda in cucina che proseguono con successo un tradizione familiare ormai bicentenaria.
Successo che deriva indubbiamente dalla semplicità della proposta che riesce a non deludere mai, dall’attenzione nella scelta delle materie prime e dalla cortesia e dal calore del servizio ben orchestrato dal bravo Camillo Rota.