Passione Gourmet Spazio Milano, Chef Gaia Giordano, Milano - Passione Gourmet

Spazio Milano

Ristorante
Galleria Vittorio Emanuele II, Quarto Piano Mercato del Duomo, Milano
Chef Gaia Giordano
Recensito da Roberto Bellomo

Valutazione

16/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Un grande ristorante travestito da bistrot.

Difetti

  • La toilette esterna al locale e piuttosto distante.
Visitato il 09-2018

La conferma di una fra le migliori tavole meneghine

La galassia di attività creata da Niko Romito nel mondo si arricchisce costantemente di nuovi locali, ma la grandezza del lavoro di questo straordinario chef e imprenditore è garantire la costanza o addirittura il miglioramento nel tempo dei ristoranti esistenti.

Se, nella sola Milano, l’ultimo anno ha visto la nascita di Bomba e di Il Ristorante Niko Romito al Bulgari Hotel, questo non ha certo significato un peggioramento della qualità di Spazio, uno dei valori sicuri per gli appassionati meneghini.
Della location, che regala -nei tavoli più fortunati- una meravigliosa vista del Duomo, si è già detto tutto, così come della formula, nella quale viene dato spazio in sala e in cucina ai tanti ragazzi provenienti dalla scuola di formazione dello chef.

Possiamo quindi concentrarci sulla proposta di cucina, gestita dall’executive chef Gaia Giordano, sempre più interessante e originale, che raggiunge, nei piatti dedicati al mondo vegetale, livelli di eccellenza assoluta.

Eleganza e perfezione con vista Duomo

I picchi di un pranzo che ci ha rallegrato la domenica autunnale sono stati Cavolo arrosto, mandorla, olio al carbone e peperoncino, convincente e complesso nonostante l’umiltà dell’ingrediente centrale e il fresco Sauté di verdure di stagione, estratto di zucca e capperi. Nessun ammiccamento alle mode, ma un manifesto della cucina dello chef con protagoniste eleganza e decisione.
Gourmandise spinta, invece, per le Pappardelle, funghi e nocciole, che fanno leccare i baffi al numeroso pubblico straniero presente. L’unico passo falso è il Manzo, insalata riccia e senape, ‘Omaggio al Reale’, dalla cottura e temperatura decisamente non inappuntabili, ma per il quale non ci sentiamo di penalizzare la valutazione complessiva.

Il reparto dolci, invece, riporta al largo sorriso, con una non originalissima ma impeccabile, rilettura del mont blanc, Meringa, castagne e panna, e, soprattutto, con il Cremoso di mandorle, limone, basilico e frolla integrale, dai dosaggi millimetrici, che esaltano la mandorla e ne azzerano la stucchevolezza.

Solita segnalazione per il pane, che resta il migliore della città nonostante la rinascita in corso, e per un servizio accogliente e ben preparato.

La galleria fotografica:

2 Commenti.

  • Francesco31 Ottobre 2018

    Ciao, ci sono stato 2 settimane fa, e per me il piatto più buono è stato di gran lunga proprio il manzo, esattamente il contrario di quello provato da te; cottura millimetrica (per un taglio difficile come la pancia cucinata a mo' di "tagliata") e temperatura perfetta! Ho trovato molto deludente le pappardelle ai funghi invece, piatto molto semplice e un po' asciutto per i miei gusti (in effetti il tuo sembra più bello). Confermo molto buono ed elegante il cavolo cinese. Grande esperienza comunque.

  • Alessandro5 Novembre 2018

    Il manzo l'ho assaggiato anch'io e ho trovato la qualità (il taglio) e la cottura della carne non all'altezza del ristornate, veramente un passo falso.

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