Passione Gourmet Il Ristorante di Massimiliano Poggi, Trebbo (BO) - Passione Gourmet

Massimiliano Poggi

Ristorante
via Lame 65, Trebbo (BO)
Chef Massimiliano Poggi
Recensito da Roberto Bentivegna

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • La bella ristrutturazione del casale.
  • Il parcheggio molto comodo.
  • Il dehors per mangiare all'aperto nella bella stagione.

Difetti

  • I dessert, non all'altezza del resto delle preparazioni.
Visitato il 09-2016

L’accelerata qualitativa della ristorazione bolognese avvenuta negli ultimi anni è stupefacente: ristoranti, pizzerie, locali dove bere bene, non sono più così pochi i posti oggi in cui passare una bella serata nella città felsinea. Non che i problemi di una città molto seduta sulla sua fama si possano risolvere in pochi anni, ma i segnali di vitalità sono tanti e lasciano ben sperare.
A questa verve ritrovata ha senza dubbio contribuito anche Massimiliano Poggi: dopo una vita passata in zona Fiera nel suo “Cambio” (ora trasformato in un’ottima trattoria), ha deciso di dare una svolta alla sua realtà lavorativa.
L’occasione si è presentata con la possibilità di prendere in gestione uno storico locale di Trebbo di Reno, che già aveva visto i Fratelli Leoni armeggiare con buon successo.
Occasione unica, considerando anche il fatto che la moglie gestisce la locanda.
E così il passo è stato fatto.

Locanda del Sole e ristorante Massimiliano Poggi: il suo nome al ristorante, a sottolineare una presa di coscienza vera e la voglia di esprimere sé stesso a pieno.
Anche la proposta della cucina nasce tra queste mura: non si poteva riproporre quanto già fatto in via Stalingrado, c’era la necessità di comunicare al cliente una rottura rispetto al passato.
Così è stato.

Tre menù, che rispecchiano tre diverse realtà complementari: “omaggio alla Romagna”, “tradizione”, “la campagna oggi”.
Con il primo menù si è voluto richiamare lo spirito storico di questo luogo, che ha visto negli anni servire spesso rane o fritti di pesce. Un angolo di mare, visto da un bolognese.
Nel secondo menù c’è la storia di Bologna, rivista chiaramente in chiave moderna.
Infine la vera novità è l’omaggio alla campagna, la realtà che probabilmente lo chef sente più sua in questa fase della sua vita: è legata al luogo, a questo casale ristrutturato con intelligenza, alle erbe dell’orto, alla voglia di esprimere un concetto di cucina identitario.
“Rispettare cambiando” è la filosofia del locale: tutta la proposta segue questa logica.
Il risultato è una cucina precisa, gustosa, ben definita. Il sapore è tutto e ogni sforzo è diretto proprio ad estrarre il massimo dagli ingredienti a disposizione. Ogni elemento non risulta mai confuso, ma ben individuabile, protagonista pari tra gli altri.
Come nei cappelletti ripieni di carciofo in brodo di scampi, grande piatto, dove scampo e carciofo emergono in pari misura in una concentrazione di gusto di estremo equilibrio.
O nella semplicità degli spaghetti e medicina, dove la dolcezza della cipolla è dosata in maniera magistrale, con il tocco della verbena ad allungare il gusto di questo grande primo piatto, così intriso di provincia italiana e di cucina domestica.

Il servizio, coordinato da Gianni Fruzzetti, è moderno e informale, con anche le proposte al calice abbinate al menù di gran livello.
Ci sono tutti gli ingredienti per fare bene: bravura, umiltà, ambizione.
Così come ci sono i giusti margini di miglioramento, in particolare tra i dessert -ben fatti ma lontani dalla concentrazione gustativa della parte salata del menù- o lavorando sulla complessità aromatica e finezza di alcune delle portate: la linea da tenere è assolutamente quella della cucina casalinga di campagna, ma si può ancora migliorare sul lato dell’eleganza (in questo senso, i cappelletti sopra citati devono essere il riferimento, così come i tortelloni sono invero migliorabili da questo punto di vista).
La partenza è stata sorprendente, oggi rimaniamo prudenti nel voto ma seguiremo con attenzione questo locale che ha nelle proprie potenzialità il raggiungimento di grandi traguardi.

Appetizer: Tagliatella al ragù (del giorno prima), frittatina di verdure, pasta pomodoro e acciuga.
Una dichiarazione di intenti fin dal principio: la cucina casalinga ad un livello superiore.
appetizer, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
appetizer, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Capesante.
Coperte da unna leggera panatura, quindi gratinate. Ad accompagnare sorbetto di cipolla, purea di melanzana, spuma di stracchino e cipolla fritta.
Un “omaggio alla Romagna” intelligente, la spuma di stracchino è un grande colpo.
capesante, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Insalata di mare.
Calamari, scampi, seppie, cozze, alghe e schiuma di cozze e vongole.
Viene consigliato l’uso di una pinzetta, non della forchetta: giusto, perché ogni elemento è perfettamente caratterizzato. Una insalata di mare camaleontica, che vira di sapore a ogni boccone.
insalata di mare, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Lumache ed ortica.
Lumache gratinate con lieve panatura al lardo, parmigiano, semi di zucca. Accompagnate da una salsa di ortica e balsamico allo zenzero.
lumache, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Cappelletti in brodo ripieni di carciofi in brodo di scampi (con tartare di scampi, in lenta cottura con il calore del brodo).
Uno dei due piatti della serata, perché, pur essendo un piatto di matrice campagnola, sa svettare per eleganza e finezza. Come una Alfa Giulietta Spider degli anni ’60, che sfreccia leggera tra le strade dei colli.
cappelletti in brodo, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Spaghetti allo scoglio.
Spaghetto di grano duro, brodetto di pesce bianco, ragù di crostacei e molluschi, alga con polvere di cozze e polvere di ostriche.
Altro omaggio alla Romagna, quella della riviera e dei mille lidi.
spaghetti allo scoglio, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Tortelloni burro e oro.
Burro e pomodoro in farcia, ricotta all’esterno. Un gioco divertente, anche se il gusto non si avvantaggia in maniera particolare della scelta di invertire salsa e ripieno. In bocca la pasta risulta leggermente dura. Forse più efficaci in una piccola porzione da degustazione che in un piatto alla carta.
tortellini, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Pane e lardo, tigella all’extra vergine passata in forno con lardo e Parmigiano Reggiano, battuta di manzo piemontese della macelleria Zivieri.
Davvero ottimo.
pane e lardo, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna

pane e lardo, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna

Artusi 495.
“Terrina” di anguilla spinata, fritta in farina di semola, salsa di soffritto, brodo di pomodoro verde.
Da una ricetta dell’Artusi, il secondo piatto della serata, per lo stesso motivo espresso prima. Un nobile in campagna.
anguilla, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Agnello ai ferri.
Costine di agnello cotte al bbq, glassate con salsa speziata, verdure croccanti, yogurt caprino ed erbe dell’orto.
agnello, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Spaghetti e medicina alla chitarra.
Fantastico passaggio verso i dessert.
spaghetti, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Predessert: Pomodoro… e “scarpetta”. Questa portata potrebbe diventare l’icona del ristorante di Massimiliano Poggi: godere del cibo in assoluta libertà è un mantra tra queste mura.
predessert, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Frutta e verdura, yogurt acido, zuppetta di mela.
frutta e verdura, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
More more more…
Sorbetto di more, meringa di more, aceto di more.
more, dessert, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Latte e mandorle.
Gelato di latte caramellato, mandorle salate.
latte e mandorle, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Crema di lambrusco.
Crema con lamponi ghiacciati, salsa al lambrusco e ciambella.
crema di Lambrusco, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
Piccola pasticceria.
piccola pasticceria, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
I vini in accompagnamento.
vini, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
vini, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
pinot grigio, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna
barbaresco, chef Massimiliano Poggi, Trebbo, Bologna

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