Passione Gourmet NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York - Passione Gourmet

The NoMad

Ristorante
1170 Broadway, New York
Chef Daniel Humm, Abram Bissell
Recensito da Leonardo Casaleno

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • L'apertura sette giorni su sette, da colazione a cena.
  • L'ambiente di charme.

Difetti

  • Uno dei soliti tra i ristoranti d'albergo: il bagno, in questo caso al piano inferiore in una stanza adiacente.
Visitato il 08-2016

All’incrocio tra la Fifth Avenue e Broadway, nella parte nord di Madison Square Park, da cui il nome NoMad, opera indisturbato il duo Daniel Humm e Will Guidara. Protagonisti e promotori dell’alta ristorazione made in USA ma soprattutto del concetto di accoglienza, preso, reinterpretato ed elevato al suo massimo potenziale, rappresentano un punto di riferimento, non solo entro i confini newyorkesi. Tutta la teatralità della cultura americana, scomodando un luogo comune piuttosto banale, si condensa e dona vita ad uno spettacolo in cui nulla è lasciato al caso, a partire dal sito internet del locale (spettacolari i video di presentazione) fino al compimento dell’atto del servizio, senza tralasciare la qualità della cucina.
Il loro NoMad è un hotel di lusso nel cuore della città. Le diverse sale che abbracciano il solarium centrale custodiscono un’atmosfera riservata e romantica, materializzata sotto forma di piccoli tavoli quadrati, assai ravvicinati tra loro, che, come canalizzando l’energia del pubblico, si rendono attori inconsapevoli dello svolgimento della serata. Il gioco di sguardi di una coppia, il sussurrio in sottofondo che copre la musica d’atmosfera della sala, lo strano perverso gioco di complicità che, come riflesso al contrario, si percepisce in maniera intima e propria, fanno parte di una sinfonia orchestrata perfettamente da un servizio di sala attento che fa da cornice ad una sala di per sé molto affascinante.
Tutto questo si traduce nell’atto pratico rendendo il NoMad uno dei locali più “in” di tutta New York.

La cucina, affidata ad Abram Bissel, mostra lampi di brillantezza, rimanendo assolutamente definita e decifrabile, facendo del comfort food neo americano il suo punto di partenza, per poi lasciarsi irretire di tanto in tanto da preparazioni più articolate. La chiave però è la concezione fusion delle suggestioni, in cui in particolare la cucina francese e quella italiana si incontrano fondendosi con la New American cuisine in maniera tanto riuscita da far sfuggire il paragone con un mostro sacro come Thomas Keller. Da segnalare, durante la nostra visita, una discrepanza tra la qualità e la raffinatezza della proposta lunch e quella invece della sera, ben più articolata e precisa. A tal riguardo a breve la formula del pranzo varierà, avvicinandosi coerentemente in maniera più decisa alla filosofia di cucina serale.
L’offerta è così poliedrica che durante l’arco di un solo pasto si potranno assaggiare preparazioni classiche di stampo internazionale come il pollo farcito con foie gras e tartufo (qui pare sia interpretato in maniera mirabile, universalmente considerato uno dei piatti migliori di tutta New York), piuttosto che un hamburger squisitamente americano o piatti che strizzano l’occhio alla sofisticatezza della cucina dell’Eleven Madison Park, fratello maggiore, come la tartare di carota con germogli e insalata.

Il NoMad, pur rimanendo lontano ponderatamente dal suddetto, risulta essere un ristorante accessibile, che al contempo si può tranquillamente definire “di classe”. Piatti curati con consistenze, cotture e salse da manuale, accompagnati e proposti da un servizio attento e premuroso e da una carta dei vini assolutamente riguardevole sono i colori utilizzati da Humm e Guidara per dipingere questo quadro dall’imprinting inconfondibile. Ancora una volta questa coppia di ristoratori ha saputo creare, seguendo un’idea coerente dall’inizio alla fine, un locale adatto ad ogni cliente in ogni situazione.

NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Arriva immediatamente al tavolo una buona focaccia con cipolle, patate e finocchietto.
NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Pomodori marinati con pesche, mandorle e ricotta salata (un must in città). Pomodori buoni ma non eccezionali. Piatto semplicissimo, sapori mediterranei.
pomodori marinati, NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Tartare di carota con germogli e insalata (già un classico all’Eleven Madison Park). Sembra di mangiare una tartare di carne.
tartare di carota, NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Con un uovo di quaglia crudo, stile steak tartare.
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Semplicissime e gustose lasagnette con melanzana affumicata, pomodori e emulsion di “parmesan”.
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Capesante scottate in padella con garganelli, fagioli e minestrone. Sorta di minestra in cui la pasta è un contorno (alla francese). Anche in questo caso le emozioni latitano, ma il sapore è fresco e compiuto.
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Molto buono il poulard, ossia pollo in padella (un grande prodotto cotto in maniera impeccabile) con taccole, fagiolini e fagioli. Non abbiamo amato la crema alla base. Sorta di maionese leggera, a lungo andare prevaricante.
poulard, NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Per chiudere ci consigliano il signature: Milk & honey, Shortbread, Brittle & Ice Cream. Un grande dessert giocato sulle consistenze e declinazioni del binomio latte e miele. Ennesima conferma che il reparto dolciario d’oltreoceano è di livello ipertecnico.
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Ottimo caffè, selezione della casa.
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Insegna.
NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Ingresso dell’hotel.
NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best
Il Flatiron Building.
NoMad, Chef Daniel Humm, Abram Bissell, Broadway, New York, 50 best

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