Passione Gourmet Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia - Passione Gourmet

Mauro Ricciardi alla Locanda dell’Angelo

Ristorante
viale 25 Aprile 60, Ameglia (SP)
Chef Mauro Ricciardi
Recensito da Luca Canessa

Valutazione

13/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • L'ottima materia prima.
  • La facilità del parcheggio.

Difetti

  • Qualche calo di tensione in cucina.
  • Il non perfetto dosaggio del sale.
Visitato il 03-2014

Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia

“Solo un prodotto eccellente può diventare il miglior piatto del mondo e accedere alla tavola dei commensali”
E’ quasi impossibile arrivare alla Locanda dell’Angelo senza sentire un brivido sulla pelle, senza provare un briciolo di emozione di fronte a quello che fu un tempio della gastronomia internazionale, davanti a questa casa creata e fortissimamente voluta dal grande Angelo Paracucchi, uno degli indiscussi Maestri della cucina italiana moderna.
Paracucchi nacque a Cannara nel 1929 e, dopo gli studi in agraria, iniziò la sua carriera di chef in un ristorante di Assisi, ma arrivò al successo a Sarzana nei primi anni ’70 dove fece diventare il “Motel dell’Agip” un punto di riferimento per i gourmet di tutta Italia.
Nel 1974 inaugurò la sua “Locanda dell’Angelo”, concepita dal grande Vico Magistretti come uno specchio che riflette il bianco delle Alpi Apuane e l’azzurro del Mar Ligure e, da qui, cominciò la scalata alla notorietà nazionale ed internazionale.
Aprì nel 1983 a Parigi “Il Carpaccio”, all’interno dell’hotel “Royal Monceau” e, dopo qualche anno, inaugurò un’altra “Locanda” a Osaka, in Giappone, diventando così chef di fama mondiale, rinnovando in maniera sostanziale i piatti della nostra cucina tradizionale.
Oggi le redini della cucina della Locanda sono saldamente nelle mani di Mauro Ricciardi, per molti anni patron della vicina Locanda delle Tamerici, che mosse i suoi primi passi come cuoco proprio qui, come allievo del Maestro.
La cucina di Ricciardi ha come elemento caratterizzante ed imprescindibile la qualità delle materie prime, dalle quali cerca di far emergere il massimo delle potenzialità senza stravolgerne l’anima: una cucina di stampo classico, legata al territorio anche senza esserne schiava.
La centralità del gusto e la ricerca dell’equilibrio sono gli obbiettivi primari di Ricciardi, ma non sempre l’obbiettivo viene raggiunto. Alcuni piatti mancano di quel cambio di passo che seduce e convince: un tocco acido, una parte croccante, un gioco di temperature che renda il piatto meno scontato e più appagante.
Nella nostra visita, accanto a piatti ben ideati e realizzati, come ad esempio l’ostrica marinata nello yogurt, mango e spezie ed i tagliolini con calamaretti spillo, profumo di basilico e pecorino, ne abbiamo assaggiati altri meno convincenti.
Buone, ma assolutamente troppo salate, le seppioline al nero con insalatine, mentre la pur ottima, per qualità del pescato, orata di grossa pezzatura con maionese alla nocciola presentava, in una delle due porzioni provate, un taglio ed una cottura del tutto inadeguata.
Ottimo il servizio coordinato dalla brava Paola Bacigalupo, maître e sommelier, già con Ricciardi alla Locanda delle Tamerici e molto interessante la carta dei vini, con un ricco assortimento di importanti etichette nazionali ed internazionali, alcune delle quali a prezzi veramente competitivi.

Focaccia, pane e grissini non indimenticabili.
Focaccia, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
pane, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Ostrica, yogurt,mango.
Ostrica, yogurt e mango, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Salmone affumicato in casa, pane nero, burro.
Salmone affumicato, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Seppioline al nero e insalatine.
seppioline al nero di seppia. Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Astice, scampo, gambero a vapore con gelatina di zenzero: buona materia prima, ma appiattita dalla cottura, dalla consistenza monocorde e dalla poca “grinta” della gelatina.
astice scampo e gambero, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Buona e non stopposa, come spesso purtroppo capita, la rana pescatrice lardellata, con granella di pistacchi.
rana pescatrice lardellata, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Tagliolini con calamaretti spillo, profumo di basilico e parmigiano.
tagliolini di calamaretti, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Orata, maionese alla nocciola, quenelle di patate alle acciughe.
orata, maionese, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Cioccolato, granita al Campari, arance candite
cioccolata, granita, campari, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
Piccola pasticceria.
piccola pasticceria, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
I due vini in abbinamento.
vino, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia
vino, Locanda dell'Angelo, chef Mauro Ricciardi, Ameglia

3 Commenti.

  • lido vannucchi5 Aprile 2014

    Caio Luca ti leggo solo ora, da pochi giorni sono stato in visita a questo glorioso locale, i brividi certo che si, mi sono venuti pure a me, non solo per la storia di uno dei grandi chef della gastronomia Italiana, ma pure per la cucina di Mauro Ricciardi, o Dio Mio, io ho trovato una cucina classica ma rampante, con grinta, sapori accattivanti, ben bilanciati, dei grandi fondi di cottura, abbinamenti superbi, ingredienti ben scanditi e facilmente riconoscibili, cotture ineccepibili, non mi trovo con il tuo 13 ma che dire ritorniamoci entrambi. Un caro abbraccio Lido Vannucchi.

  • Alessandra Meldolesi27 Aprile 2014

    Ciao, anche a me il voto 13 non torna. E' una cucina di grande sapienza che merita un profondo rispetto. La cucina di un maestro per le cui mani transita tanta storia della cucina italiana. Mi ha colpito che Ricciardi abbia investito moltissimo in attrezzature all'avanguardia, e che le sue mani mostrino i segni di fatiche quotidiane.

  • Presidente27 Aprile 2014

    Anche noi abbiamo profondo rispetto per lui e per tutti i cuochi che fanno questo mestiere. Un conto è narrare Alessandra, e in questo trova posto quanto tu affermi, e poi c'è la critica, che deve seguire le sue regole, sempre nel rispetto di tutto. Ciao.

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