Passione Gourmet Villa Archange, Chef Bruno Oger, Le Cannet (Cannes), Norbert

Villa Archange

Ristorante
rue notre dame des anges 15bis, Le Cannet - Cannes
Chef Bruno Oger
Recensito da Presidente

Valutazione

18/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • Una grande tavola, oasi di pace, in prossimità del frastuono rivierasco

Difetti

  • Le mancate segnalazioni
Visitato il 07-2013

520

A circa tre chilometri dalla congestionatissima e ipergriffata Cannes, in prossimità dell’autostrada, il borgo di Le Cannet ospita Villa Archange, oasi di buon gusto e serenità.
All’ingresso, su un lato, c’è la graziosa veranda del “Le bistrot des anges”, la risorsa più semplice della scuderia Oger, nonché avamposto ormai d’ordinanza di ogni grande ristorante che si rispetti.
Sovrastante a essa, alla fine di un piccolo vialetto, troviamo il delizioso e silenzioso giardino della Villa Archange, ai cui tavoli esterni, nella bella stagione, sarà possibile rilassarsi unendo le gioie del palato a quelle del benessere derivante da un ambiente così confortevole.
Bruno Oger è stato il delfino di Georges Blanc e questo trascorso emerge nitidamente dallo stile adottato, chiaramente improntato alla grande cucina classica di cui il cuoco di Vonnas è grande interprete.
A un retaggio così importante lo chef ha apportato un tocco personale che conferisce interessanti tonalità eleganti e mediterranee, caratterizzando i piatti con raffinata leggerezza, cifra stilistica di questo ristorante.
La leggiadria quasi eterea delle commis addette ai tavoli, è il degno completamento di un cadre dove tranquillità e autorevolezza culinaria si fondono mirabilmente.
Se una grande tavola è tale anche per l’attenzione dedicata a tanti piccoli particolari, oltre che per la presenza di grandi piatti, qui ne troviamo conferma assoluta.
I pani, ad esempio, di bontà inenarrabile, rappresentano un attentato alle capacità gastriche di qualsiasi gourmet. La gelatina di pomodoro che avvolge l’aspic di astice è di per sé già golosamente ricca di note acide e speziate così come nella memoria rimane ancora il cappuccino di vin jeaune e scalogno di cui, senza esagerazione, si potrebbe abusare spensieratamente.
Ma è un fondo di cottura, nello specifico caso quello dello stinco di vitello, a stabilire l’esatto livello della cucina, mostrando in tutta evidenza quanta abilità e sapiente tecnica occorrono per tirare alla perfezione una solo apparentemente semplice e affascinante salsa.
Conseguenza di tale perizia sono anche le impeccabili cotture e le concentrazioni di sapori, la cui persistenza, intensa e appagante, è affidata a un utilizzo di grassi e spezie quanto mai misurato ed essenziale.
Niente è affidato al caso qui, ma tutto concorre a un’armonia che rende l’esperienza a lungo impressa nel ricordo.
I costi sono senz’altro proporzionali al valore del ristorante (anche se è presente un interessante menù a pranzo di 65 euro), come i ricarichi di una lista dei vini non molto accessibile né particolarmente ricca di produttori minori.

Mise en place.
520
Meravigliosi pani: baguette classica, al pomodoro e pistou, ai cereali, burro aromatizzato al limone. Che ve lo dico a fare…
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Foie fritto, maccarello, millefoglie ai funghi, Creme Dubarry (vellutata di cavolfiore).
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Zenzero e agrumi, chips di riso.
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Insalata di polpa di granchio con seppia alla griglia. Qui c’è una nuance citrica in accompagnamento di gran classe.
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Astice in gelatina e spuma di pomodoro su crema di piselli, olio del suo corallo.
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Cappuccino di rane e vongole allo scalogno e vin jeaune.
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Scampo, rapa, sedano e royale al dragoncello.
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Rombo su royale di crostacei…
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…accompagnato da squisito potagère de legumes e cannolicchi.
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Granita al limone su marmellata di agrumi, un defaticante e adeguato intermezzo.
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Stinco di vitello cotto 24 ore, patata schiacciata e divino fondo di cottura.
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Tarte al cioccolato e guaranà di alta scuola con sorbetto al cacao e sciroppo di ciliegie.
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Petits fours.
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Ottimo interlocutore.
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Sala interna.
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Le bistrot des anges.
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Giardino.
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3 Commenti.

  • Marco 50&507 Ottobre 2013

    Complimenti, che sia voluto o meno, molto bello vedere il giardino che si specchia nel piatto dell'astice, nel fondo e non solo.

  • TMC7 Ottobre 2013

    Fantastico,bellissima recensione,una classe infinita. TMC

  • F.7 Ottobre 2013

    Interessante.

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