Passione Gourmet Hameau Albert 1er, Chef Pierre Carrier-Pierre Maillet, Chamonix Mont Blanc (Fr) di Norbert - Passione Gourmet

Hameau Albert 1er, Chef Pierre Carrier-Pierre Maillet, Chamonix Mont Blanc (Fr) di Norbert

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

14/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

390

Recensione Ristorante

Chamonix. Mont Blanc. La cittadina è un omaggio consumistico al Dio della montagna.
Di tipico, infatti, sembra proprio esserci ben poco qui. Dove ogni esercizio è al servizio degli amanti dell’alta quota come pure dei turisti occasionali, che, in una domenica assolata, invadono come sciami le stradine del paese. Ogni sorta di gioia alpina, infatti, è proprio qui a portata di funicolare, e per chi non si accontenta affatto di fugaci fondue savoiarde, tartiflette o reblochonnade di sorta, disponibili in ogni dove, sono presenti un paio di indirizzi cui fare riferimento.
Del Bistrot dell’hotel Morgane abbiamo già riferito in passato su questi lidi. Ora abbiamo visitato anche il più prestigioso e storico Hameau Albert 1er.
Storico perché il piccolo villaggio all’interno del quale è ospitato l’albergo ed il ristorante appartiene alla stessa famiglia, i Carrier, da un centinaio d’anni e prestigioso perché da una decina d’anni fa parte dei Relais & Chateaux e si fregia di due stelle Michelin. Niente paura perché i prezzi praticati non sono per niente alpini, anzi lodevolmente abbordabili nonostante il blasone. In cucina Pierre Carrier, affiancato da qualche anno dal genero Pierre Maillet, è interprete di una solida cucina classica e tradizionale infiocchettata quanto basta da qualche nota più spiccatamente mediterranea, omaggio del giovane Maillet alle proprie origini.
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La carta dei vini ricca e dai ricarichi meno astrali di quanto si possa immaginare ci permette di scegliere un grande Clos Rougeard Le Bourg 2005 dei fratelli Foucault, un cabernet franc di notevolissima piacevolezza.

Dal menù degustazione grande “la maison de Savoie” presente a 137 euro abbiamo assaggiato, dopo gli anonimi biscotti al chorizo e foie al cioccolato
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il riccio di mare con crème fraiche al cavolfiore ed aria di cavolfiore, classico esempio di tecnica fine a se stessa perché l’aria non sapeva di cavolfiore e la stessa crème, che copriva totalmente il notoriamente delicato ma al contempo potente riccio, lasciava molto a desiderare.
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Il tempo di constatare la bontà dei pani
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ed ecco arrivare l’astice con verbena e crema di sedano senz’altro più equilibrato e rispettoso della materia prima
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Segue una trota valdostana messa sotto sale e cotta in olio a bassa temperatura con scorzonera, schiuma di lardo ed orecchie di maiale fritte. Se è ineccepibile la trota ed accettabile l’accoppiata con la radice che ne sostiene la grassezza, mi è sembrata incomprensibile la presenza della poco coreografica ed insapore schiuma e delle orecchie, pleonastiche.
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Le capasanta appena scottata con tortino di indivia e tartufo nero è di livello, la crema di mandorla in accompagnamento un po’ meno, svolgendo il compito, per me superfluo, di contraltare dolciastro (boh?!) che ha appesantito alquanto il tutto.
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Davvero golosi i calamaretti con pomodori, peperoni e salsa al nero di seppia, piatto di impianto chiaramente mediterraneo
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Con l’ottimo medaglione di manzo Wagyu, gelatina di crostacei e caviale d’Aquitania, si ha una dimostrazione dell’assoluta maestria nella cottura delle carni, buona la gelèe e discreto il caviale per dare un contrappunto alla sontuosità della carne
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altrettanto impeccabili le animelle con cavoletti di Buxelles, classiche e gourmand con salsa da scarpetta
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e squisita la costoletta d’agnello arrostita con patata al forno con ragù di frattaglie.
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Dal carrello dei formaggi
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significativi il Beaufort dello Jurà ed il Mont d’or savoiardo.
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Decisamente anonimi i dolci : creme caramel alla vaniglia con mela al forno e schiuma, sedicente, di aceto di sidro, con pan d’epices
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e la mousse al cioccolato d’ordinanza con gelato al caramello
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L’Hameau rappresenta un indirizzo per chiunque si trovi a soggiornare nel paese e voglia un rifugio dove trovare una cucina discreta ed economicamente abbastanza accessibile. Certo, da un bi-stellato ci saremmo aspettati di più …

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Il pregio: La qualità delle carni.

Il difetto: Troppe inutili ridondanze nel piatto.

Hameau Albert 1er
Chamonix route du Bouchet 38
Tel +33.450530509

Chiuso martedì a pranzo, mercoledì e giovedì a pranzo
Menù degustazione a 56,76, 128, 137, alla carta 120-130 euro.

www.hameaualbert.fr

Visitato nel mese di febbraio 2011
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Norbert

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