Passione Gourmet Ristorante Romano, di Romano Franceschini e Franca Checchi, Viareggio (LU) - Alberto Cauzzi - Passione Gourmet

Ristorante Romano, di Romano Franceschini e Franca Checchi, Viareggio (LU) – Alberto Cauzzi

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

390

Recensione Ristorante

Il prossimo 15 Aprile Romano festeggerà i 45 anni di attività. Più degli anni di Roberto, il figlio, ormai pronto per guidare il timone di questo ristorante-simbolo della riviera versiliese. No, non vogliamo mandare in pensione anticipata Romano, sia mai! D’altra parte vederlo all’opera tutte le sere ancor oggi con immutata carica, vitalità, passione è veramente un piacere. E’ assolutamente vero che fare del proprio mestiere anche la propria passione ringiovanisce. Romano pare che abbia l’età anagrafica pari all’età del suo ristorante. E’ vispo, attento, sempre pronto ad una battuta e ad un consiglio simpatico e affettuoso. Difficile è d’’altra parte, Lorenzo a parte, trovare nel raggio di molti chilometri una qualità della materia prima così straordinaria. Una freschezza invidiabile. Trovarsi poi di fronte ad una cantina di profondità e qualità delle scelte da far invidia a moltissimi ristoranti anche più blasonati è come, per un bambino, entrare in una fabbrica di cioccolato. Affidatevi a Roberto che vi saprà guidare ed intrigare con proposte mai banali. Bravo Roberto, davvero, competente, affabile, gentile ed istrione quanto basta. Mi piace Roberto come calchi il palcoscenico, lasciando il giusto spazio all’anfitrione Romano ma non rimanendo offuscato dalla sua ombra. Tanta personalità in sala Roberto, Bravo! E’ ora Romano di dare il giusto spazio all’erede.
Ma veniamo ora alla cucina. La materia prima è da pole position assoluta. Le preparazioni, classiche, sono quasi sempre molto piacevoli ed azzeccate. Toglierei qualche grammo di sale, qualche grattugiata di pepe ed un bel po’ d’olio. Perché è davvero un peccato adombrare la straordinaria materia prima di cui dispone questo luogo con eccessi in questa direzione. Che hanno un senso per carità, perché così è la tradizione delle preparazioni di mare, soprattutto in Toscana. E a dire il vero perché questo è ciò che amano ancor oggi molti clienti di Romano, probabilmente. Guardandosi intorno, le due sere della nostra cena, non un piatto lasciato o contestato. Anzi, molti clienti che, ancor prima di assaggiare, salavano e pepavano qualche scampo stupendo al vapore, mortificandolo con una pioggia di sapidità aggiunta. Ma io oserei in questa direzione, senza esitazioni. E’ un peccato, ripeto, coprire questa materia prima con troppo condimento.
Devo dire sinceramente di aver ululato per gli scampi, carciofi e maionese a la minute, solo sfumati da una cottura pronunciata. Così come con gli sparnocchi e fagioli schiaccioni di Pietrasanta. Fritto misto comme il faut, impeccabile, e ombrina farcita di frutti di mare e pesce al cartoccio migliore la seconda sera, quando è stata richiesta esplicitamente senza pepe aggiunto. I famosi calamaretti ripieni di verdure e crostacei con troppo olio e troppo pepe e con una cottura, anche qui, troppo pronunciata. Sufficiente la pasta con le canocchie, ma non eccezionale. Cottura e mantecatura ancora da perfezionare. Peccato anche per la treccia di sogliola, troppo asciutta, con le patate schiacciate troppo sapide e tartufo bianco ad impreziosire.
Mio modesto ed umile consiglio: via qualche grano di pepe e sale, qualche giro d’olio in meno, attenzione a cotture più gentili e più spazio a Roberto, grandissimo talento e persona attenta a quello che succede nel mondo fuori dalla sua bomboniera in via Mazzini. Con rispetto per la tradizione di un luogo storico ammoderniamo ed attualizziamo le preparazioni, così doneremo altri 45 anni di lunga vita a Romano, un’istituzione della cucina italiana, che ha degni eredi per proseguire il cammino verso il futuro.
Eccovi la carrellata di foto di quanto degustato nelle mie due serate, con alcuni ricordi della sezione enologica, con il piacevole consiglio di Roberto:

Triglie, olive nere, pomodoro, basilico ed olio extra vergine di oliva

390

Sparnocchi con fagioli “schiaccioni” di Pietrasanta
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Fantasia di pesce crudo secondo il pescato
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Calamaretti ripieni di verdure e crostacei
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Treccia di sogliola con patate schiacciate e tartufo bianco
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il tegamino di pesce alla viareggina
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Ombrina farcita di frutti di mare e pesce al cartoccio
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Fritto misto di mare
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Scampi al vapore e carciofi di Sardegna
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Spaghetti selezione oro Verrigni con canocchie
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Minestra di farro della Garfagnana con verdure e pesce (piatto del buon ricordo)
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Crumble di mele verdi con crema al Calvados
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Variazione di cioccolato toscano black
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Millefoglie di pasta Kataifi con crema catalana e fragole
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Il pregio: grandissima carta dei vini, materia prima eccezionale.

Il difetto: troppo condimento nelle preparazioni.

Ristorante Da Romano – Specialita’ Marinare
Via Giuseppe Mazzini, 122
Viareggio
Tel. +39.0584.31382

Menù degustazione 90 Euro
Alla carta sui 100 Euro

www.romanoristorante.it

Visitato nel mese di Gennaio 2011
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Alberto Cauzzi

7 Commenti.

  • Maurizio2 Marzo 2011

    ristoranteromano.com NON esiste.....

  • Fabrizio Provera2 Marzo 2011

    Condivido in toto questa bella e appassionata recensione di Alberto Cauzzi, ma eleverei il voto a 16... Pranzai da Romano nell'agosto 2009: bella giornata perché c'erano sole e al mio tavolo due belle ragazze.. Solo pochi mesi prima ero stato dal sommo Lorenzo Viani... Che dire, la fantasia di crudo e i calamaretti restano ancora oggi impressi nelle mie papille gustative. Inoltre la stratosferica carta dei vini contempla quasi l'intera gamma (molto raro, in Toscana) dei grandi spumanti Valentino del compianto Migliorini, salito in Cielo e ormai stabilmente al tavolo di Giacomo Bologna e Gino Veronelli. Onore e lode a Romano, patron che vorrei associare ad un altro fuoriclasse come Antonio Santini. E il figlio ne è degnissimo erede.. Quindi, Alberto, 16 mi pare un voto appropriato.. Non ho francamente ricordi di ridondanza nei condimenti, ma era piena estate e le mie scelte diverse dalle tue. Saluti e complimenti. Fabrizio B. Provera

  • Presidente2 Marzo 2011

    Grazie Maurizio, sistemato.

  • alberto cauzzi2 Marzo 2011

    Grazie Fabrizio.

  • Claudio2 Marzo 2011

    Io sono uno di quelli che il sale e il pepe lo aggiunge spesso, non fucilatemi per questo, e Romano lo trovo davvero un gran bel posto, anche per me il 15/20 gli va un po' stretto, ma sono certo che non è punitivo, solo migliorativo. Non di rado Roberto passando tra i tavoli con qualche grande boccia in mano offre un assaggio extra di un vino di sua elezione, e senza farlo comparire sul conto, con semplictà e senza ostentare. Cose che solo i grandi anfitrioni si concedono di fare. Bella cucina, grande cantina, conto correttissimo. Specie se consideriamo che in zona spesso i conti son ben più pesanti, quasi fosse un must dettato dai tanti russi che bazzicano la Versilia. Sempre complimenti, Claudio

  • consumazioneobbligatoria2 Marzo 2011

    Alberto quando mi hai raccontato la tua esperienza ti ho manifestato i miei dubbi. Ora devo ammettere che sono d'accordo col tuo servizio. Non perché condivida le tue valutazioni. Ma perché i lettori all'unanimità ti stanno scrivendo che 16/20 sarebbe il voto più giusto per un ristorante come Romano. Io aggiungo solo che non avrei messo la foto del pesce sporzionato in apertura anche se sostiene la tua tesi. Svecchiamo certa Toscana, ma non è da qui che bisogna partire.

  • Alberto Cauzzi3 Marzo 2011

    Ciao Aldo! Mi fa piacere che tu sia concorde con le valutazioni scritte. Poi sai, sui voti ognuno ha la sua opinione e sopratutto la sua visione nel contesto del proprio ambito. Per noi di PG, anche in funzione di altre recenti esperienze, questa valutazione è corretta. Mi fa piacere però che una volta tanto qualcuno non si limiti al numeretto ma legga e discuta in merito al testo, grazie Aldo. Un abbraccio

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