Passione Gourmet Luc Salsedo, Nice. Cote d'Azur - Il Guardiano del Faro - Passione Gourmet

Luc Salsedo, Nice. Cote d’Azur – Il Guardiano del Faro

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

13/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 03-2024

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Recensione ristorante.

L’esterno è gradevole e invita ad entrare con fiducia.
L’interno sorprende per l’eleganza delle poltrone in pelle avorio e legno chiaro, la grande parete a specchio , i troemp d’oeil coloratissimi.
Anche l’apparecchiatura della tavola segue armonicamente e rende meno claustrofobico l’effetto creato dai troppi tavoli presenti nell’unica e piccola saletta .
Il servizio è gentile ed attento e dispone al meglio gli avventori

Ma la limitatezza quantitativa e qualitativa della cucina e l’avvilente carta dei vini stonano assai con quanto promesso dal cadre e riportano l’entusiasmo al livello del mare.

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La formula carte-menù da gestirsi autonomamente a seconda del prezzo e dell’appetito consente poche alternative: 3 entrè , 3 piatti principali, tre dessert; con variazione di prezzo se scelti individualmente.

La carta dei vini ?
Bruttina di aspetto, spiacevole da sfogliare, povera di contenuti, equivoca su alcuni nomi.
Perché se leggo sotto la voce Chablis il nome di Dauvissat senza prenom, immagino e spero che si tratti di “quel” Dauvissat e non di un suo tonto cugino. Che poi tonto non è, perché giustamente teme che il vino mediocre che produce vada a male e quindi lo seppellisce sotto una robusta misura di anidride solforosa che farebbe venire il mal di testa anche ad un ippopotamo alcolista.

La denominazione di alcuni piatti è altrettanto allettante , ma la lingua di Molière non ce la può fare a supportare poeticamente quanto arriva effettivamente a tavola.

L’offerta di aperitivi al tavolo che accompagneranno il nostro kir royal (13 euro) è , come spesso capita, rivelatoria del seguito. Stecco con mezzo pomodorino e mozzarellina al pesto, prosciutto e salame anonimi ( ma datemi due cubetti di jambon persillè!… ) , trancio di boudin noir ( questo molto buono) , crostini di pane con ricotta insapore e alcuni ravanelli al naturale.

Messaggio chiaro : cucina rustica fatta di grandi sapori ancestrali e scorciatoie cittadine.

Detto fatto, ecco i medaglioni di piedino di maiale disossati e fritti, serviti su una sgrassante salsa Gribiche e insalata di rucola. Piedini gommosi, panatura spessa, buona la salsa ma ancor meglio l’insalata, la vera protagonista del piatto per qualità della materia prima ed equilibrio del condimento.

Ancora, LEI , la rucoletta a dare un senso di freschezza piccante all’interpretazione della Pissaladière, i cui ingredienti caratterizzanti (acciuga e cipolla ) sono inseriti in tre grandi beignet fritti. Come una tapas da bar, ma piano che scotta, e tra cipolla e acciuga attira a buttar giù una nefasta golata di liquido idroalcolico a base di anidride solforosa.

Un bel risottino con gamberi, gamberi non proprio pescati davanti a Cap d’Antibes, ma degni compari del fondo di crostacei . Cottura e mantecatura dignitosa e immancabile scheggia di parmigiano, che a Nizza ve la metterebbero ormai dappertutto.

Decisamente sopra media invece il trancio alto di branzino selvaggio su coloratissima padellata di julienne di verdure e potente salsa di peperoni rossi arrostiti. Didattico, elementare, ben eseguito.

Polenta cremosa ai funghi con perugine artigianali.
Cioe?
Ma di cosa è fatta la polenta?
Sembra un budino.
I funghi?
I funghi sono passati attraverso il brodo concentrato che nappa la “polenta” e poi si sono eclissati .
Le saporitissime perugine agliate ( piccole salsicce ) salvano il risultato al 90° .
Schegge di parmigiano a esaltare l’inesaltabile, ça va sans dire..

La tradizionale Daube di joue de boeuf, stufatino di guancia senza infamia e senza lode, salsa blanda di consistenza ma con speziatura in evidenza, ingombrante coccio di indipendenti troffie gratinate alla panna.

Ci tirano su i dessert, anche se dall’aspetto non sembrerebbe. Invece il pain perdu grigliato e speziato alla cannella sostiene con autorevolezza il buon gelato di caramello al sale e i piccoli cubi di mela caramellata.
E le crepes al mandarino , ben fatte, un po’ morbide e un po’ caramellizzate, profumate di Grand Marnier e rinfrescate da un buonissimo sorbetto di mandarino, preciso di profumo e sapore.

Preferirei invece non commentare quel che arriverà con il caffè, e pure le immagini sono venute mosse.

E allora anche stavolta il rifugio pomeridiano consolatorio sarà all’interno di un bar à vins. Questo nei pressi del centro commerciale Nice Etoile. Vin su vin, dove poter bere in compagnia una buona bottiglia bio che rinfranchi lo spirito e ristabilisca il buon umore.

E che non è questa!

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Aperitivi.

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Pissaladiere en beignet…

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Piedino di maiale fritto…

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Polenta (?) cremosa con salsa di funghi e salsiccia.

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Daube e troffie…

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Pane vecchio alla cannella con gelato di caramello al sale e mele caramellate.

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Crepe al Grand Marnier e sorbetto mandarino.

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il pregio : L’ambiente

il difetto : Carta vini difficilmente peggiorabile.

Restaurant Luc Salsedo
Rue Maccarani 14
Nice – Cote d’Azur
tel 0033 (0) 4 93822412
Numero coperti : 30
Chiuso :Mercoledì e a pranzo il Giovedì ed il Sabato.
Prezzi: alla carta 50 – 60 euro
Menù degustazione : 26 – 65 euro

http://www.restaurant-salsedo.com/

Visitato nel mese di Febbraio 2010

Visualizzazione ingrandita della mappa

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E vin sur vin.

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7 Commenti.

  • alvigneto14 Marzo 2010

    Peccato,un gran bel posticino.Eppure dalle foto non si direbbe ,i piatti sono ben presentati.

  • michele150114 Marzo 2010

    Mi dispiace che questo indirizzo da me segnalato sia stato al di sotto delle aspettative. L'ho provato quattro volte nell'ultimo anno. Sempre molto molto bene. Ammetto che il capitolo vino sia un po' deboluccio, con una carta scarna. Il cibo però è sempre stato all'altezza. La pissaladiere e i piedini non li avrei mai scelti alla carta quindi non giudico il vostro parere autorevole. Ricordo di aver assaggiato piatti perfetti come ravioli di zucca in una crema di castagne e funghi strepitosa, oppure l'uovo alla maniera della nonna da leccarsi i baffi. Grandi risotti e grandi dolci come d'altro canto avete decantato. Il punteggio se basato solo sul cibo mi sembra un po' risicato. Un altra opportunità di visita ? Con stima Michele

  • Il Guardiano del Faro15 Marzo 2010

    Non ti preoccupare, non è mica colpa tua ... :-) ... sono piccoli incidenti di percorso che capitano abbastanza regolarmente . Però quando uno chef presenta così pochi piatti in carta dovrebbe applicare una maggiore attenzione. Ne abbiamo provati 8 su 9 (manca la foto del risotto) . Il migliore è stato il dessert di pain perdu. Corretto anche il trancio di branzino (miglior piatto salato) ma il resto è andato tutto sotto media. Ripassarci? Il quartiere è uno di quelli che si frequentano abbastanza abitualmente e quindi perchè no. Anche se i 70 euro a testa inviterebbero alla prudenza. Ci sarebbe anche da provare il nuovo stellato : L'Aphrodite.

  • franco francese15 Marzo 2010

    Stai scherzando vero? Si che stai scherzando...!! :D

  • giovanni gagliardi15 Marzo 2010

    Nizza è la mia seconda casa. Conosco bene il posto. Direi che l'ottimo Guardiano è stato addirittura un filino generoso. Ad Majora

  • Frank15 Marzo 2010

    A quando una rece su Keisuke Matsushima, sempre in quel di Nice? Grazie per il bellissimo sito, Frank

  • velavale15 Marzo 2010

    si è sacrificato per noi grazie GDF

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