Passione Gourmet Sant Pau , Carme Ruscalleda . Sant Pol del Mar ( Catalunya ) By Il Guardiano del Faro - Passione Gourmet

Sant Pau , Carme Ruscalleda . Sant Pol del Mar ( Catalunya ) By Il Guardiano del Faro

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

Img_2736

Recensione ristorante.

Per una buona oretta l’ho vista brutta .
Poi la serata è girata nel verso giusto, o quasi.
Perché, per quante se ne vivano, ogni volta è ovviamente diversa.
Perché se la prima cosa mangiabile arriva al tavolo dopo 50 minuti dal momento in cui ti sei seduto, specie se al tavolo sei solo, di pazienza ne devi aver messa via parecchio per l’evenienza. Specialmente in Spagna, dove aprono alle nove e i menù sono spesso interminabili.
Tre stelle?
Dalla vetrata vista mare ne ho viste anche di più!

Img_2743

Il rito preparatorio faccia riflettere i ristoratori ambiziosi:
Accompagnamento al tavolo.
Offerta di aperitivo : copita de cava CR20 in questo caso , che significa Carme Ruscallada 20 anni di Sant Pau.
Nessun accompagnamento che possa sostenere questo dimenticabile aperitivo.
Gentile servizio di panno spugna caldo umido per detergersi i polsi e le mani, recuperato il quale , dopo l’uso, e a tempo predeterminato arriva il tovagliolo.
Presentazione del pane di Argentona, bla bla bla e poi portato via per il taglio. Rivista una fettina dopo quasi un’ora.
Poi arriva la carta delle vivande.
Comanda.
Poi arriva la carta dei vini.
Qui forse l’ingranaggio catalano si è incastrato perché sia la mia prima che la seconda scelta dal piccolo volume sobriamente rilegato non ha trovato riscontri concreti in cantina.
Fai una bellissima carta vini ( esteticamente intendo ) e poi succede che due su due non ci sono ?
“Ma vuole bere proprio francese ? ”
“Sa, tra due settimane chiudiamo e quindi la carta vini sarà aggiornata..”
” Hopps, anche questo l’abbiamo finito giusto oggi a pranzo..”

Trovato il terzo , finalmente arriva una forchetta.
Presentazione della brochure cha anticipa graficamente quali saranno gli amuse bouche.
E verso le dieci si comincia a muovere la mandibola.

Img_2743

El caldo de inicio è veramente un buen inicio, appena cremoso, soavemente speziato e profumato di basilico, posticipa la sequenza di quattro piccoli aperitivos da gustare nell’ordine indicato . A memoria, avendo lasciato in giro la brochure, e avendo lasciato pochi ricordi i suddetti, direi una crocchetta calda di patate, una zuppetta con polpettina di crostacei, un terzo piuttosto anonimo ad anticipare l’ultimo, che in effetti ha un senso logico in quella posizione, con il suo carattere spinto di acidità fruttata e lunga persistenza piccante.

La prima entrata del menù di autunno si rivelerà anche essere il miglior piatto della serata: filetto di tonno tiepido ma crudo in estetica insalata connotata dai sapori intriganti di carciofo, pomodoro candito, funghi coltivati e tappetino di cereali.
Anche un dettaglio croccante per una piacevolezza complessiva rimasta insuperata.
Piatto sopra la media generale del menù.

Una calda crema di riso con effetto pellicolato dai cui emergono alcune erbe e verdure tra cui la melanzana, lo zucchino e il pomodoro.
Base cremosa e dolce, contrasti di texture e sapori dell’intreccio vegetale con zucchino infelice di profumo.

Dolci espardenas appena scottate, dove i due ortaggi in crema, rape e spinaci, dovrebbero apportare un tono amaro compensativo raggiunto approssimativamente. Consistenze cremose e delicate, altri elementi citati ma solo vagamente riconoscibili.

Se la cava bene il Domaine de Chevalier 2000, ( terza scelta dopo le assenze del Goutte d’Or 2001 di Ente e il blanc 1999 di Rayas ) Bordeaux bianco delle Graves ancora giovane e quindi ben appuntito e verticale, rinfrescante e sufficientemente complesso per piazzarsi aderentemente ai primi piatti.

Sogliola e fichi non è male. Cottura estrema per la sogliola, che si strappa se la cuoci un minuto in meno del dovuto, alternata da due lamelle di fico crudo e piacevole salsa di frutta all’aceto . Altri ingredienti citati rimasti marginalmente complementari, ma nel complesso un piatto di carattere ben riuscito.

Filetto di orata cotta nel succo dei datteri e abbinata con pasta corta al pesto. Il filettino di pesce diventa stucchevole e pure abbinato in maniera discutibile, dove l’aglio e la dolcezza del dattero non risolvono la loro questione. Lasciato quasi interamente.

La tradizione Catalana del sucrè-salè si manifesta evidente durante il percorso, per quanto compensata da alcune pacate acidità o da toni piccanti .

E’ il caso del piedino di porco battuto finemente e presentato come un toast farcito di sedano e nocciole. Salsa piccante. Bel piatto, presentato anche molto bene, anche se un po’ involgarito dal formaggio gratinato che ne compromette anche la nettezza del taglio al coltello.
Un calice di fresco rosato Chivite servito a richiesta in abbinamento a riequilibrare la grassezza.

Piatto di cinque formaggi con cinque composte che riportano alla sensazione dolce ogni tendenza sapida o piccante che esprimano. Apprezzabile la seconda brochure che racconta quali formaggi e quali accompagnamenti in contrasto sono stati utilizzati.

A seguire il primo pre-dessert.

Il sol, dove la bolla dorata , una volta aperta a mo di un tuorlo d’uovo, va ad incontrare un friabile mentolato. Sensazione replicabile approssimativamente mettendo su di un biscotto morbido neutro, una foglia di menta e uno spicchio di pompelmo acerbo. Decisamente aggressivo.
Eppure il testo recita mango, maracuja, fresas, kirsch, menta e vegetali .

La luna, più indulgente nei confronti del palato, tra cocco, caffè e cioccolato, introduce all’assortimento di piccola pasticceria, qui delegata direttamente al ruolo di dessert, che rialza il tono di una cena di livello medio ma non certo entusiasmante.

Immagini dal Sant Pau.

img_2739

Oltre al vino, manca anche una vocale…

Img_2736

Aperitivi:

Img_2743

Img_2743

Img_2743

Il pane di Argentona.

Img_2743

Il tonno con carciofi, funghi, pomodori, cereali…

Img_2743

Vegetali in crema pellicolata di riso.

Img_2743

Espardenas, espuma de nabos, licuado de espinacas. biscote, judìa del Ganxet.

Img_2743

Sogliola e fichi, chutney di frutta…

Img_2743

Orata cotta nel succo di datteri, pasta corta al pesto.

Img_2743

Piedino di maiale, sedano, nocciole, salsa piccante…gratin di formaggio…

Img_2743

Una delle tre brochure, quella per i formaggi.

Img_2743

Img_2743

Il sole.

Img_2743

La luna.

Img_2743

Dieci divertimenti di piccola pasticceria.

Img_2743

il pregio : Per loro sicuramente l’eccellente food cost.

il difetto : Servizio molto lento. Troppo compassato.

Sant Pau
Carme Ruscalleda
Nou, 10
Sant Pol del Mar (Catalunya)
tel ( +34 ) 937000662
Numero coperti 35 – 40
Chiuso : Domenica, Lunedì, Giovedi a pranzo, 3 settimane a Novembre, 3 settimane in Maggio
Prezzi: alla carta 90 – 130 euro
Menù degustazione : 144 euro

http://www.ruscalleda.cat/

Visitato nel mese di Ottobre 2009

Visualizzazione ingrandita della mappa

gdf

10 Commenti.

  • Luca25 Novembre 2009

    Le foto direi che in questo caso amplificano la recensione, che orrore l'orata con la pasta al pesto 3 stelle boh. O.T. un buon indirizzo da accoppiare con Pic (no Troisgros e Marcon) merci. Luca C

  • Il Guardiano del Faro25 Novembre 2009

    Mi stai chiedendo un indirizzo non distante da Valence per abbinare ad Anne Sophie Pic? Ho fatto una grande cena a Lyon da Le Bec in primavera. E un'altra recentemente a Mionnay, e quest'ultima sarà presto qui commentata.

  • Luca25 Novembre 2009

    Esattamente, grazie dei consigli,volevo provare i Marcon, ma fino ad aprile sono chiusi Luca c

  • Arcangelo Dandini28 Novembre 2009

    Incredibile a dirsi, visitata nel 2000 e mi sembro' allora un formidabile ristorante( non da tre stelle pero'). Servizio fu' giusto, piatti buoni ed equilibrati, insomma un gran bel ristorante...dispiace molto.... Certo la mise en place non era ai livelli di oggi, ma probabilmente c'era molta piu' sostanza.

  • emanuele barbaresi29 Novembre 2009

    Ohibò, Morelli meglio della Ruscalleda, questo non l'avrei mai immaginato! C'è da dire, comunque, che il talento di Carme è sempre stato un po' troppo pompato. Tre stelle qui e una in meno a Girona, Denia ed Errenteria è al di là del ridicolo. Del resto stiamo parlando della stessa guida che ne dà tre a Beck e zero a Parini

  • emanuele barbaresi29 Novembre 2009

    ...anche se nel caso dei Roca la Michelin si è finalmente adeguata, ma con quasi un decennio di ritardo

  • Pat Garrett29 Novembre 2009

    e ne togle una a Lopriore.. :-(

  • Il Guardiano del Faro29 Novembre 2009

    ... se non va bene non va bene, che facciano di nome Bocuse (13) , Lorain (14) , Bras (14) o Carme , con la cautela riservata ad una Signora. Non soffro di sudditanze psicologiche.

  • Il Guardiano del Faro1 Dicembre 2009

    Ho rinvenuto l'altra bruchura con il dettaglio degli aperitivos e dei divertimentos de pasteleria, bene, per completezza di informazione eccoli descritti : C'è tanta aria fritta . Croqueta n°8 de arroz a la milanesa a la manera de Xavier Olivè. Pelota de langostino y cigala con oliaigo e perejl. Tortilla de patata a la gallega segùn Pitila Hormaechea. Brocheta de requesòn pimentado con brioche y arrope Alcorta. Tutto chiaro? Andiamo avanti con i dolci che invece erano decisamente più nitidi: Caramelo de absenta. Polo como una piruleta. Mini helado de tè Hojicha. Coca de hojaldre y cabello de àngel. Bombòn de chocolate con pera williams. Bombòn de chocolate e whisky. Palito de regaliz y sidral. Gominola de limòn y yuzu. Mini madalena de almendra. Espejo de chocolate

  • Enzo6 Gennaio 2015

    Leggo con preoccupazione questa recensione, anche se di quasi sei anni fa Ciò perché ho già prenotato per celler de can roca e desidero abbinare una altro ristorante in zona Avete notizie aggiornate ?

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *