Passione Gourmet Picasso, Julian Serrano . Las Vegas - Nevada - By Fabio Fiorillo - Passione Gourmet

Picasso, Julian Serrano . Las Vegas – Nevada – By Fabio Fiorillo

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

Difetti

Visitato il 03-2024


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Recensione ristorante.

Non c’è luogo al mondo come Las Vegas. Non c’è luogo al mondo dove si possono spendere così facilmente, quasi senza accorgersene, i propri soldi. Un enorme luna park, incentrato sui casinò (oltre 2000) e sulla vita sregolata, senza freni. Negli ultimi anni, però, c’è stata una inversione di tendenza, specie in campo gastronomico: oramai i buffet all-you-can-eat a 9,99 dollari costituiscono solo una minima parte della offerta di ristorazione. Sono molti i grandi chef, affermatisi altrove, che hanno aperto le “filiali” dei loro ristoranti nei lussuosissimi e pacchiani hotel della città del gioco.
Guy Savoy, Joel Robuchon, Nobu..per citarne solo alcuni.

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Al Bellagio, per esempio, uno dei pochi alberghi di classe, lavorano fianco a fianco le brigate de “Le Cirque”, di Jean Georges Vongerichten, di Michael Mina e di Julian Serrano. Ed è proprio nel ristorante di questo chef spagnolo che in una torrida serata agostana ci siamo recati fiduciosi delle valutazioni entusiastiche delle varie guide gourmet: 27/30 Zagat, 2 stelle Michelin e 18/20 Gayot lasciavano presagire una indimenticabile esperienza culinaria.

Di indimenticabile, però, i nostri sensi hanno percepito unicamente la grandezza artistica della dozzina di quadri di Picasso (originali) che fanno capolino in sala, omaggio che l’imprenditore Steve Wynn aveva voluto rendere alla sua creatura.
La cucina del “Picasso”, infatti, è soltanto buona, corretta, un po’ manieristica se vogliamo, fatta per accontentare la ricca clientela internazionale che popola l’albergo.

Un incrocio tra l’opulenza francese e la tradizione italiana, non sempre riuscito.

Discreto l’appetizer, cappuccino di patate con spiedino di salmone, ovetto di quaglia e caviale osetra.
L’insalata di aragosta del Maine con Vinaigrette alla mela non è male, la freschezza data dall’acidità della vinaigrette, predispone il palato al meglio per il prosieguo della cena.

Ottima la capasanta leggermente impanata con leggera purea di patate e “jus” di vitello. Semplice ma opulenta, saporita ed equilibrata.

Scaloppa di foie gras con ciliegie al moscato, creme fraiche e mandorle tritate.
Anche in questo caso siamo a buoni livelli, la materia prima è selezionata, ma l’abbinamento, seppur corretto non lascia spazio ad emozioni.

Lombatina di agnello con piselli, carote e cipolle croccanti. Nessun abbinamento azzardato, nessun volo pindarico. Preparazione buona, cottura al giusto rosa, verdurine glassate in accompagnamento. Compitino svolto senza errori, ma nulla più di un compitino.

Palma per la migliore portata, a mani basse, la rivisitazione della Sacher. Un connubio felicissimo di cioccolato ed albicocca, gelato alla vaniglia, marmellata, tronchetto, mousse: tutto buonissimo.

Non vi verrà portata alcuna piccola pasticceria.

Carta dei vini “monstre”, ma è fin troppo facile con un albergo che fattura centinaia di milioni di dollari a supporto. Prezzi, come al solito, che allontanano ogni buon proposito di bere bene a costi contenuti. Un esempio tra tutti: il Fiano di Mastroberardino proposto ad 85 dollari.

La sala è calda ed elegante, il servizio impeccabile e disposto a soddisfare ogni minima richiesta sempre con il sorriso sulle labbra. Le ampie vetrate consentono una meravigliosa vista sulle celebri fontane del Bellagio, giochi di luce ed acqua che allieteranno certamente il vostro pasto. Se siete fortunati cenerete sulla terrazza, ma il caldo del deserto, specie in estate, anche di sera sarà insopportabile. Il conto finale può salire vertiginosamente con il vino, ma, con un po’ di coraggio, provate a fare come noi…il casinò è a 10 metri dal ristorante, puntate alla roulette una somma pari al vostro conto sul rosso e nero…può essere la vostra serata fortunata…

Alcuni piatti in immagini:

Appetizer.

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Capasanta leggermente impanata con leggera purea di patate e “jus” di vitello.

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L’insalata di aragosta del Maine con Vinaigrette alla mela.

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Scaloppa di foie gras con ciliegie al moscato.

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Lombatina di agnello con piselli, carote e cipolle croccanti.

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Dessert : rivisitazione della Sacher.

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il pregio : Atmosfera e servizio da ristorante di gran classe.

il difetto : Cucina corretta ma senza picchi.

Picasso Restaurant – Julian Serrano
Hotel Bellagio
3600 Las Vegas Boulevard
Las Vegas, Nevada
Tel: ( + 01 ) 702 693 7223
Numero coperti : 50
Aperto solo la sera da Mercoledì a Lunedì.
Menu degustazione : 123 dollari più tasse e servizio
Alla carta : 120-140 dollari

http://www.bellagio.com/

Visitato nell’ Agosto 2009

Visualizzazione ingrandita della mappa

Fabio Fiorillo

4 Commenti.

  • Lucien30 Settembre 2009

    la citta' dei balocchi non dispensa emozioni (se non quella di svuotarti il portafoglio), d'altronde era lecito aspettarsi una cucina di maniera in un posto dove tutto è finto... un motivo in piu' per non andarci

  • kinnery1 Ottobre 2009

    Fiorillo, le tue recensioni sono esemplari... ma le foto inguardabili! Almeno curare la messa a fuoco ed il bilanciamento del bianco (che si può correggere anche in post produzione)...

  • fabio fiorillo1 Ottobre 2009

    Kinnery, hai ragione, ma meglio foto pessime che niente, no? :) purtroppo non ho il dono del click.

  • Giovanni Lagnese28 Ottobre 2011

    Devo dire che forse la cucina intellettualmente più onesta di Las Vegas è proprio quella del Fix, un altro dei ristoranti del Bellagio, vicinissimo all'area casinò, dove lo chef cerca di presentare una versione gourmet del comfort food. Giovanni

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